Si è spento a Mammola l’artista e ideatore del 'Musaba' Nik Spatari - REAZIONI

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Mammola - Si è spento a 91 anni nella sua Mammola Nik Spatari, al secolo Nicodemo Spatari. A darne notizia sulla sua pagina facebook il sindaco di Mammola Stefano Raschellà: “È morto Nik Spatari. Nella tarda mattina di oggi, 25 agosto 2020, è stato registrato l'atto di morte del maestro di fama mondiale. È in corso in questo momento un cerimoniale a porte chiuse presso il Musaba, allo stato attuale vige riserbo sulla notizia. Mammola si stringe addolorata attorno alla grande personalità mammolese”.

Pittore, scultore, architetto e fondatore del MuSaBa (Parco Museo Santa Barbara).  Artista prolifico ed energico, Spatari si è formato nel mondo a contatto con i grandi nomi dell’arte e della cultura del Novecento, da Jean Cocteau a Picasso, da Max Ernst a Le Corbusier e Jean Paul Sartre. Gradualmente il suo ritorno in Italia lo spinge ad avvicinarsi nuovamente in Calabria, dapprima nel 1966 a Milano dove insieme ad Hiske Mass fonda la galleria d’arte Kiske, poi nel 1969 la realizzazione del suo sogno: il Museo – Laboratorio d’arte contemporanea a Mammola, sui resti di un monastero basiliano sul fiume Torbido. All'interno è ospitato il grande affresco tridimensionale del Sogno di Giacobbe.

Reazioni 

Santelli: "Non possiamo disperdere il patrimonio che ci ha donato"

“Come presidente della Regione rendo omaggio a uno dei più grandi artisti calabresi che ha contribuito a costruire le migliori espressioni del Novecento collaborando come allievo di Le Counusier e considerato sodale di Jean Cocteau, Max Erst, Jean Paul Sartre. Anche chi non era un esperto d’arte attraversando la strada per Mammola rimaneva subito colpito nel vedere il parco artistico MUSABA. Un progetto nato nella temperie degli anni Sessanta grazie alla creatività di Nik Spatari e alla visione della sua compagna Hiske Maas, che abbandonano i successi internazionali di Milano e New York per ritornare alle radici di Nick e sulle macerie di un rudere in dissoluzione edificano un’esperienza artistica resiliente che pone la Calabria al centri di sperimentazioni internazionali di altissimo livello. Come Regione Calabria ci spetta il compito di non far disperdere l’enorme patrimonio artistico che ci è stato donato e che dobbiamo tramandare e far conoscere ai turisti che vogliono conoscere la Calabria e i suoi giacimenti culturali".Così il cordoglio del presidente della Regione Calabria Jole Santelli.

Sindaco Reggio Calabria: "Nik Spatari è immortale. La sua opera continuerà a parlarci di lui "

"Nik Spatari è immortale. La sua opera continuerà a parlarci di lui e le future generazioni sapranno sempre e tutto del creatore del Parco Museo Santa Barbara". Questo il commento del sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, che in una nota stampa ha aggiunto: "Oggi piangiamo la morte dell'uomo. Dell'artista no. Quello non morirà mai. Reggio, Mammola, la Calabria, l'Italia ed il mondo intero perdono un brav'uomo; una persona che ha dedicato la propria esistenza all'arte e alla bellazza, il più puro e semplice fra gli scultori" .

Ed ancora: "Nik Spatari, nonostante bravura e spessore, non si è mai sentito un artista arrivato. È stato sempre immerso nella ricerca ingaggiando, ogni volta, una sfida fra l'essere umano e la materia, lui che è stato allievo di Le Corbusier e che ha scelto la sua Mammola a Parigi e Milano". "Nik Spatari - ha concluso il sindaco metropolitano - può considerarsi fra gli esempi migliori del reggino innamorato delle proprie radici. Nel suo paese d'origine ha dato vita al Musaba, qualcosa di unico ed inimitabile, un luogo di amore e passione che infonde uno spirito internazionale ad un posto diventato tempio dell'arte contemporanea. Spinto dall’orgoglio di essere nato tra il fiume Torbido ed il mare Jonio, Nik Spatari si è sempre fatto forte dell'idea di aver scelto di tornare a vivere in Calabria assieme alla sua Hiske. A lei, adesso, va il nostro pensiero".

Spirlì: "Invidio i cieli che lo accolgono"

"Apprendo con grande tristezza la notizia della morte di Nik Spatari. La Calabria perde uno dei Suoi Figli più Nobili, ma l'Arte della Pittura consacra al Cielo un grande Maestro. Queste nostre contrade e la nostra Gente devono tanto a Nik Spatari, che, amorevolmente ancorato alla Sua inseparabile Hiske Maas, compagna di una vita, ha scelto il ritorno e la residenza tenace fra le pietre dell'Aspromonte, arricchendolo di un Eden artistico spavaldamente prepotente, visibile da ogni orizzonte e visitabile in ogni tempo. Un dono divino all'Umanità, impreziosito da opere di inenarrabile bellezza e inequivocabile significato. Non cancellerà, il tempo, un pomeriggio trascorso assieme al Maestro, qualche anno fa, il Quale mi ha regalato la Propria guida, preziosa e indimenticabile, attraverso le sensazioni misteriose che Il Sogno di Giacobbe sa far penetrare dentro ogni ruga dell'Anima. Oggi, pur intristito da questo addio terreno, invidio i Cieli che Lo accolgono con canto di Inni e suono di cimbali." Così Nino Spirlì, vicepresidente e assessore alla cultura e ai beni cultural della Regione Calabria.

Oliverio: "É stato un faro di coraggio"

"La scomparsa di Nik Spatari rappresenta il tramonto di un'epopea creativa che ha fatto di Mammola, in Calabria, una tela privilegiata su cui si è espresso il flusso della sua arte feconda, sublime. È stato e rimane un faro di coraggio, di incontenibile forza espressiva che ha fatto del Musaba una scuola di pensiero". Lo afferma, in una dichiarazione, l'ex presidente della Regione Mario Oliverio. "Appena appresa la notizia - aggiunge Oliverio - ho sentito Hiske, che anche nel dolore è la donna forte di sempre. La Calabria deve essere grata a questo geniale artista per aver scelto la nostra terra, per averne fatto la sua casa, il suo laboratorio. Il suo corpo ha abbandonato il percorso terreno, ma Nik Spatari non morirà mai".

Anastasi: "La sua arte, un patrimonio inestimabile che ha voluto regalare alla Calabria e che bisogna preservare e far conoscere a tutti"

"A confortare la perdita di un artista di così elevata statura qual era Nik Spatari rimane il suo dono più grande, la sua arte, un patrimonio inestimabile che ha voluto regalare alla Calabria e che bisogna preservare e far conoscere a tutti". È quanto dichiara il consigliere regionale di “Io resto in Calabria” Marcello Anastasi, che aggiunge: "La sua straordinaria creatività ha arricchito il nostro mondo di linee, forme e colori che nel tempo continueranno ancora ad emozionare e a mantenere vivo il ricordo del suo nome. Nik Spatari diceva che la morte e la vita non esistono, che siamo sempre vivi. A Mammola, assieme alla compagna Hiske Maas, è tornato e ha lottato fin dal 1969 per creare il Parco Museo Laboratorio MuSaBa, una testimonianza unica di come un artista possa imprimere sulle tele e sui muri le sue visioni e i suoi racconti in maniera così totalizzante da fare della sua stessa esistenza un’unica, grande opera d’arte. Da docente di storia dell’arte e da consigliere regionale – conclude Anastasi – farò di tutto perché si apra nelle sedi competenti un dibattito forte sulla tutela e la valorizzazione dei beni culturali in Calabria e non posso che impegnarmi a far sì che le opere e l'esempio di Nik Spatari siano sempre di più il simbolo di una Calabria che, soprattutto nei suoi territori più difficili, riesce ad esprimere se stessa elevando lo spirito attraverso la condivisione della bellezza che, come scrisse Dostoevskij: salverà il mondo".

 Iacucci: "Una perdita enorme"

"Una perdita enorme per tutti noi la morte di Nik Spatari: se ne va un artista straordinario il cui nome, però, resterà immortale. Un genio poliedrico: pittore, scultore, architetto. Partito da Mammola, visse a Losanna, Parigi, Brera, entrò in contatto con i più grandi artisti del ’900. Ma nonostante il successo internazionale gli avrebbe consentito di vivere e lavorare ovunque, Spatari scelse di tornare qua, per amore delle sue radici, da vero calabrese" Franco Iacucci Presidente della Provincia di Cosenza. "Innamorato della sua terra e dei colori, innovatore e sperimentatore ideò e realizzò, proprio a Mammola, il Parco Museo Santa Barbara, forse la sua eredità più importante che, ora più che mai, abbiamo il dovere di valorizzare e promuovere. Grazie allo spirito visionario di Spatari, in questi anni tantissimi turisti hanno potuto godere di un posto unico al mondo, un museo all’aperto integrato nel paesaggio solare della Locride: un tributo all’arte e alla sua terra che furono la sintesi di tutta la sua vita e che resta a noi e alle generazioni future come indelebile ricordo della sua grandezza".

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