Sindaco Conflenti chiude querelle su scuola Passo Ceraso: “I documenti vanno letti per intero per coglierne il significato”

Serafino-Paola-sindaco-conflenti.jpgConflenti - “Finalmente è uscito fuori questo benedetto “decretum principis”.  Altro non è che la delibera del Consiglio comunale n. 16 del 30 aprile 2018!  Potevano dirlo subito e sgombrare ogni dubbio i famigerati (nel senso di oramai universalmente noti, per carità!) genitori del “Gruppo contestatori” di San Mazzeo.” È quanto dichiara il sindaco di Conflenti, Serafino Paola, in merito alla vicenda della scuola di Passo Ceraso. “Temevo - prosegue il primo cittadino - fosse un papello scritto in latino, di difficile comprensione per chi, come me, non è riuscito a completare gli studi universitari ed ha un bagaglio culturale evidentemente circoscritto. A tal proposito colgo l’occasione per ringraziare questi gentilissimi signori per il titolo di “dottore” ripetutamente attribuitomi nello scritto divulgato nei giorni scorsi. Un’altra sola volta, nell’arco di tutta la mia vita, sono stato gratificato dal titolo di “dottore”: in quell’occasione fu un posteggiatore abusivo di Napoli ad apostrofarmi con un simpaticissimo “dottò” ed al quale elargii, per il sorriso divertito che mi procurò, una discreta mancetta. Troverò sicuramente il modo, anche in questa occasione, per disobbligarmi. Il “decretum” non è quindi un papello scritto in latino. È invece una semplice deliberazione del Consiglio comunale di Conflenti, scritta completamente in lingua italiana. Vorrei sottolineare che le delibere di un Consiglio comunale non sono espressione di un organo monocratico che assume decisioni senza doverle prima dibattere e condividere”. 

“Il Consiglio comunale - aggiunge il sindaco Paola - è la massima espressione istituzionale della democrazia di una comunità. C’è la rappresentanza della maggioranza, che ha ottenuto il consenso da parte dei cittadini ed ha il dovere di assumersi la responsabilità di operare scelte amministrative e c’è la rappresentanza della minoranza, che ha il dovere morale e politico di controllare e di contribuire, anche con proposte concrete, all’approfondimento degli argomenti posti in discussione. È sommamente errato quindi attribuire alla arbitraria volontà di un singolo le scelte operate attraverso meccanismi assolutamente rispettosi delle regole democratiche. Si potrà non condividere le scelte deliberate dal Consiglio comunale di Conflenti e questo rappresenta un atteggiamento più che legittimo. Ma non è giusto né è accettabile cercare di falsare la realtà al solo scopo di piegarla in direzione di una, peraltro assai maldestra, campagna per la denigrazione e demonizzazione di un avversario politico”. “Nel merito dei contenuti della delibera n. 16 del Consiglio comunale – sottolinea Paola - scritta in un italiano intellegibile dal segretario comunale, essi possono essere facilmente compresi anche senza la necessità di un titolo di studio universitario, essendo sufficiente una cultura di medio livello oltre che, naturalmente, la mente libera da rancori e avversità preconcette. Nella delibera sono puntualmente richiamate le riunioni, tenutesi in più riprese nella Sala consiliare del Comune con qualificate figure che operano nel sistema scolastico (dirigenti, docenti ed operatori) e che avevano avuto ad oggetto l’approfondimento e la disamina della concreta possibilità di una chiusura dei plessi sottodimensionati e della prospettiva per la comunità di Conflenti di perdere definitivamente la scuola a seguito di accorpamenti che si sarebbero effettuati certamente al di fuori del nostro territorio.  In questo contesto, all’epoca dell’assunzione della deliberazione del Consiglio comunale (aprile 2018) era, tra l’altro, già in una fase di avanzata di discussione l’idea progettuale definita dalle “Aree interne” di procedere alla chiusura delle scuole del territorio interessato dalla Strategia, quindi anche quelle di Conflenti, per creare a Savuto un unico Polo scolastico. Circostanze, queste, espressamente richiamate nell’atto deliberativo”.

“La decisone di delocalizzare la Scuola Media di Conflenti a Passo Ceraso – dichiara ancora il sindaco - va quindi contestualizzata ed è maturata in una prospettiva di tutela, di difesa, di protezione e di salvaguardia dell’istituzione scolastica nel territorio di Conflenti perché noi, la maggioranza che amministra oggi Conflenti per intenderci, siamo fermamente convinti che essa sia un irrinunciabile presidio di speranza per il futuro della nostra comunità. Perciò, oltre a contrastare l’istituzione del Polo unico del Savuto, ci siamo premuniti attraverso la realizzazione di una struttura utilizzabile anche come scuola unica e baricentrica affinché, ove si rendesse opportuno ed anche nell’ipotesi di una contestazione per insufficienza di alunni nei due plessi di Conflenti centro e San Mazzeo, si possano ricostituire i numeri necessari per consentire la continuità delle attività didattiche nell’ambito del nostro territorio. Questo è il contenuto della delibera n. 16 del 2018, assunta dal Consiglio comunale di Conflenti, non altro. Non abbiamo deliberato la chiusura della scuola nel nostro comune, ma piuttosto abbiamo deciso di voler predisporre la sua salvaguardia, di volerla difendere, quando probabilmente sarebbe stato meno complicato e faticoso abbandonarla al suo destino. E abbiamo dimostrato di volerla difendere non con le chiacchiere, non con il vociare inconsulto, non con le caciare, non con accuse, che noi sì avremmo potuto lanciare a piene mani, sulle responsabilità di chi oggi si nasconde dietro sigle da genitore uno e genitore due ma che ha amministrato e distrutto quel poco di buono che era rimasto a questo sfortunato paese”.  

“Noi abbiamo dimostrato di voler difendere la scuola a Conflenti – dice inoltre Paola - attenzionando tempestivamente i problemi ad essa connessi, confrontandoci con esperienze e conoscenze, assumendo decisioni ponderate e responsabili, noi stiamo dimostrando di voler difendere la scuola a Conflenti con fatti concreti, con la passione, con il sacrificio quotidiano e soprattutto stiamo dimostrando di voler difendere la sicurezza di tanti figli  innocenti chiedendo ed ottenendo le risorse necessarie non per la chiusura, ma per la messa sicurezza di due strutture scolastiche, la “E. Isabella” di Coscaro e la “C. Alvaro” di Conflenti centro, lasciateci in eredità in condizioni fatiscenti e di pericolo da una congrega di amministratori irresponsabili ed incapaci. Noi - conclude il sindaco - andiamo avanti senza tentennamenti sulla strada intrapresa che è quella della lealtà, della verità, della tutela del bene comune e del rispetto dell’altro contro le falsità, contro le cattiverie, contro le calunnie, contro gli egoismi e gli interessi personali perché, nel nostro cammino, troviamo sempre maggiore forza nell’incoraggiamento di tanta gente che percepisce chiaramente come, a differenza di ciò che è avvenuto in passato, il nostro impegno amministrativo sia dettato da un unico ed assoluto valore: quello dall’amore, straordinario e smisurato, per Conflenti”.

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