Studenti istituto “Luigi Costanzo” di Decollatura al Festival della Legalità di Castrovillari

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Decollatura - Ha partecipato, al Festival della Legalità di Castrovillari, anche l’IIS “Luigi Costanzo” di Decollatura, guidato dalla Dirigente Scolastica Antonella Mongiardo, nel giorno in cui l’Italia intera ha ricordato la strage di Capaci, dove morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre uomini della scorta di Falcone: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Le classi del “Costanzo” presenti alla manifestazione sono state la IIIF, la IVF, la IIIG, la IVG dell’indirizzo Liceo Scientifico e la classe IIIB dell’indirizzo Socio Sanitario. I docenti Iolanda Pulice, Patrizia Fittante, Barbara Borelli e Cesare Mancuso hanno accompagnato i ragazzi in questa bella esperienza. Nel partecipare alla manifestazione l’IIS “Costanzo” ha accolto con entusiasmo l’invito della dottoressa Flocco, Presidente del Consiglio d’Istituto, che ha sottolineato l’importanza di una simile esperienza per i giovani. Tante le iniziative realizzate durante il Festival, a cui hanno partecipato numerose scuole calabresi: estemporanee di pittura, esposizioni di costumi di scena, incontri, testimonianze, piece teatrali che hanno rappresentato personaggi simbolo della lotta alla mafia, come Rocco Chinnici, Rosario Livatino, Peppino Impastato, Leonardo Sciascia, Rita Atria, Don Pino Puglisi.

“La cultura della legalità – dice la preside Antonella Mongiardo – costituisce un aspetto fondamentale dell’offerta formativa dell’IIS “Costanzo”, si costruisce con l’esempio quotidiano e si alimenta del confronto con le forze sane della società, del dialogo con le nuove generazioni, chiamate ad ereditare i valori di coloro che, nel recente passato, hanno sacrificato la propria vita nella lotta alla criminalità. Esempi di giustizia, democrazia, civiltà e coerenza che i giovani devono conoscere e amare, per poter diventare vere donne e veri uomini. I nostri studenti – continua la preside Mongiardo - devono imparare che la prepotenza non è la via giusta per affermare le proprie ragioni. Non lo è mai! Essi devono imparare da noi, e dovranno insegnarlo un giorno ai loro figli, che il male non si sconfigge con la forza, bensì con l’impegno, con il rispetto, con la dedizione, con lo studio critico, con l’abitudine a ragionare, con il coraggio di dire no, scegliendo in modo netto da che parte stare”.

Una giornata, quella di ieri, che i ragazzi del “Costanzo” non dimenticheranno. Hanno imparato a conoscere meglio, più da vicino, figure che si sono distinte nella lotta alla mafia, fino al sacrificio estremo della vita, e che perciò rappresentano sicuri modelli di comportamento da seguire.

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