Trame 5, prefetto Latella: “la mafia è un gioco pericoloso”

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Lamezia Terme – ‘Educare alla legalità’, questo il titolo che ha aperto la seconda giornata del Festival Trame.5. A parlare di educazione alla legalità introdotti dalla giornalista Elisabetta Tonni sono stati per primo Anna Maria Lapini di Confcommercio che sostanzialmente dichiara l’importanza di legare al mondo del lavoro l’aspetto della legalità e la necessità che nel mondo del lavoro non vi sia nessun abuso di  potere o di qualsiasi sorta sia: in riferimento all’arresto per tangenti dell’ex presidente di Confindustria Palermo Helg, Lapini afferma di aver visto e notato, “una notevole fame di potere e di poltrone, situazioni che nuocciono alla società”. “Noi come Confindustria sosteniamo fondazioni benefiche quali ‘Libero Grassi’ e sosteniamo il premio ‘Ambrosoli’. L’altro ospite Lorenzo Misuraca dell’associazione DaSud spiega l’importanza di del far capire la stratificazione delle mafie nel territorio, a tal proposito è stato realizzato un gioco particolare ‘Mammamafia’, “una mamma però che è una matrigna cattiva, ma anche una provocazione perché lo stato si preoccupi maggiormente dei cittadini”. Maria Teresa Morano della fondazione Trame spiega invece l’importanza dell’aver fatto entrare Trame nelle scuole un modo, “per rendere i giovani già da piccoli, consapevoli delle realtà del malaffare che attanagliano la nostra società”. Anche il prefetto di Catanzaro Luisa Latella riflette sull’importanza della consapevolezza sulla tematica mafie. “La mafia - ha detto il Prefetto - è un gioco pericoloso che non porta nulla, perché le alternative cui si va incontro sono ben poco allettanti: l’essere arrestati nel migliore dei casi, vivere in solitudine in un bunker o, nell’alternativa peggiore, essere ammazzati”. In merito alle ultime operazioni delle forze dell’ordine Andromeda e Dirty Soccer avvalora come, “queste abbiano dato un certo respiro alla città, perché esiste una parte sana a Lamezia e questo festival lo dimostra “.

Francesco Ielà

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