Trame 8, Carlo Tansi: “Chi ha una casa abusiva non deve avere paura del terremoto, ma terrore”

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Lamezia Terme – Nella terza giornata dell’ottava edizione di Trame, nello scenario di palazzo Nicotera è stato ospite il Capo della protezione civile Calabria Carlo Tansi. L’incontro dal titolo ‘La citta dei diavoli’ è stato corredato dalla presentazione del libro: ‘Mafie & urbanistica. Azioni e responsabilità dei pianificatori nei territori contesi alle organizzazioni criminali’, scritto dalladocente e ricercatrice in Pianificazione Daniela De Leo. Mentre, a coordinare l’incontro è stata la giornalista Manuela Iatì.

 La giornalista ha introdotto gli ospiti e ha spiegato il tema di dibattitto che ha riguardato il sempre e più forte fenomeno relativo all’abusivismo edilizio, un elemento, questo dell’abusivismo illegale, che è anche “chiaramente illustrato nel libro della professoressa De Leo, in quanto spiega come la figura di un buon pianificatore possa essere fondamentale nel contrastare la criminalità organizzata, che si fa forte del possesso del territorio in cui essa vive e spadroneggia, senza volerne far cambiare la conformazione dello spazio. Il pianificatore, - ha spiegato - incide sul territorio togliendo spazi dove persiste la criminalità”.

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Carlo Tansi nel suo intervento, unanime a quello della Iatì e del libro della De Leo, ha illustrato quanto sia forte la relazione fra criminalità, territorio e abusivismo. E, relazionandone in merito ha evidenziato la vastità del ‘fenomeno abusivismo’ soprattutto in alcune aree del sud Italia. “In Calabria ci sono più di 140 mila manufatti illegali, basti pensare che nel comune di Petilia Policastro (Crotone) ben oltre il 90 per cento delle case sono abusive-quindi lì vi è il degrado più totale”. Altrettantanto degradanti e pericolose - ha continuato Tansi - sono la troppa reticenza, i condoni facili, la logica del ‘favorino’, non si può condonare tutto come, ad esempio, una casa costruita sul letto di un fiume”.

“Una calamità naturale, - come spesso Tansi ha detto -, ad esempio un terremoto, non uccide, ma a farlo sono le case costruite male o illegalmente”. “Esempio - ha proseguito - ne è un terremoto avvenuto in Giappone recentemente, di magnitudo di circa 6.4, esso ha provocato solo la caduta di un cornicione causando due vittime, ben più gravi danni e vittime avrebbe fatto in altre zone con costruzioni illegali”. In conclusione del suo intervento Tansi lancia un monito: “Chi ha o vive in una casa abusiva non deve avere paura del terremoto, ma terrore. Pertanto chi abita in case abusive deve cominciare a dormire sonni poco tranquilli”. 

A completare l’intervento del Capo del capo della Protezione civile è la professoressa Daniela De Leo che chiarisce come nel suo libro, “l’azione dell’urbanista è importante perché riesce a cambiare l’idea sull’uso dei manufatti della città, contenendone concretamente gli abusi, quindi fare una corretta pianificazione senza chiedere alcun favore, ma avvalersi di un tecnico esperto”.

Francesco Ielà

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