Trame 8, il rapporto tra 'ndrangheta e massoneria deviata nel libro di Arcangelo Badolati - VIDEO

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Lamezia Terme - Ad aprire la seconda serata di Trame Festival, ottava edizione,  il libro del giornalista d'inchiesta Arcangelo Badolati "Santisti & Ndrine. Narcos,  massoni deviati e killer a contratto".  A coordinare l'incontro,  al Chiostro,  Alessia Candito de Il Corriere della Calabria.  Il dialogo,  teso a dare uno sguardo dall'interno della 'Ndrangheta fino all' esterno,  ai paesi del Nord Italia e del mondo,  è stato impreziosito da Giovanni Bombardieri,  Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria,  e dallo storico John Dickie.  

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"La 'Ndrangheta nasce da un mito falso - ha affermato Badolati - la Gardegna, una società segreta mai esistita. Il libro racconta di calabresi lontani dalla Calabria,  che arrivati in America cambiano nome e cognome, pone grande attenzione al rapporto fra 'Ndrangheta  e massoneria deviata, alla 'Ndrangheta dei rifiuti tossici,  ancora riprende i racconti di alcuni pentiti, non credibili ma comunque necessarie, infine emerge una' Ndrangheta comunista". 

Un libro con cui,  ancora una volta, il giornalista bada molto a 'dirci la verità'. Inoltre pone l'accento sulle stragi,  sullo sfondo anche Licio Gelli. Per lungo tempo la 'Ndrangheta è stata vista in modo residuale,  ma la violenza e la brutalità accanto ad essa sono sempre esistite. Difficile trasmettere l' interpretazione dei giudici che da vicino hanno avuto modo di studiare il fenomeno,  con i suoi codici, i suoi mutamenti, mediante i processi,  ai giudici di tutta Italia.  

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"Oggi ci sono pronunce giudiziarie che fanno storia - ha detto Bombardieri - che danno la dimensione della 'Ndrangheta in tutto il mondo.  Difficile spiegarlo a giudici che hanno sensibilità giuridiche diverse".  Poi ci tiene a ribadire un concetto su cui spesso si tende a generalizzare,  stando ai risultati di numerose inchieste,  indagini e arresti.  "La' Ndrangheta è dappertutto,  ovunque ci sono soldi - ha detto - la 'Ndrangheta non scende a patti con la politica ma con soggetti politici". Più volte ripresa questa analogia,  con la massoneria deviata.  "È un libro che spazia fino agli Stati Uniti - ha commentato John Dickie - la massoneria è qui un filo rosso,  per la mafia la massoneria è un centralino di contatti.  Ma il quadro che ne deriva è confuso". 

A questa confusione,  ha cercato di fornire risposte,  dietro le quali si trovano anni e anni di studio dettagliato sul fenomeno della 'Ndrangheta,  lo stesso autore del libro. "La massoneria arriva ad inventare un grado,  all' interno delle logge - ha detto Badolati - partecipando a questi incontri la mafia diventa più forte quindi non solo nella propria cosca ma anche altrove". 

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Un particolare accenno,  sempre restando sul piano delle percezioni intorno alla Calabria,  all'Italia,  ed il resto del mondo,  è stato posto da Alessia Candito a proposito del coraggio delle donne di mafia che si ribellano,  rischiando così di perdere la propria famiglia,  pur di garantire un futuro migliore ai propri figli.  "All'estero non viene data tanta rilevanza all'azione di ribellione delle donne - ha concluso Dickie - viene vista più in chiave folklorisfica". 

Valeria D'Agostino

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