Troppi ritardi nel progetto, saltano i lavori per la nuova aerostazione di Lamezia - REAZIONI

sacal-aeroporto-foto-panoramica1-07252018-122253_6101d_17e52_b99e0_32603.jpg

Lamezia Terme - I lavori di costruzione della nuova aerostazione nell'aeroporto di Lamezia sono stati esclusi dal programma operativo regionale a causa dell'eccessivo ritardo nell'inizio dei lavori.

La notizia arriva direttamente dall'Europarlamento, dove la commissaria europea, Elisa Ferreira, rispondendo a un'interrogazione di marzo dell'eurodeputata del M5S , Laura Ferrara, ha chiarito che il progetto è stato ormai accantonato. "Il programma operativo regionale Calabria per il periodo di programmazione 2007-2013 - sostiene la commissaria europea - prevedeva finanziamenti per la costruzione di una aerostazione nell'aeroporto di Lamezia Terme. Il progetto ha risentito di ritardi ed è stato infine escluso dal programma. Il programma ha sostenuto due progetti relativi all'aeroporto di Lamezia Terme con un finanziamento di 19,5 milioni di euro: 18,4 milioni di euro per l'allungamento della pista e 1,1 milioni di euro per sistemi di gestione del traffico".

"Il programma operativo regionale Calabria 2014-2020 - aggiunge nella risposta scritta - non prevede alcun investimento per l'aeroporto di Lamezia Terme poiché tali investimenti non sono ammissibili nel periodo di programmazione 2014-2020. Il programma sostiene tuttavia i collegamenti ferroviari "di ultimo miglio" tra l'aeroporto e la stazione ferroviaria di Lamezia Terme. Tale progetto sta risentendo di notevoli ritardi, che mettono a rischio la sua attuazione nell'ambito del programma regionale 2014-2020".

Reazioni

Comune Lamezia: "Ogni sforzo sarà fatto per dare avvio ad ampliamento”

In merito alla nuova Aerostazione da realizzarsi presso l'Aeroporto Internazionale di Lamezia, dall’amministrazione comunale, in una nota, precisano alcuni aspetti. “Già da almeno due anni - si legge nella nota - il progetto che prevedeva una spesa di complessivi 51 milioni di euro per la realizzazione di nuova Aerostazione, che doveva estendersi su area di circa 24.000 mq, è stato di fatto accantonato in quanto il medesimo necessitava, stante la normativa vigente sugli aiuti di Stato, di un intervento della Sacal con risorse proprie pari a circa 34 milioni di euro; non disponendo la società di gestione di detta somma, e non riuscendo a definire mutuo con istituto bancario per l'ottenimento della stessa, è divenuto inevitabile ricercare altra soluzione. Al riguardo, sin dall'insediamento dell'Amministrazione Regionale vi è stata continua interlocuzione per consentire l'adeguamento dell'Aerostazione all'aumentato numero di passeggeri; sul punto, è da precisare che ancora oggi esistono accantonati fondi per euro 25.000.000 che hanno quale destinazione proprio la realizzazione dell'Aerostazione e che dovrà procedersi entro la data del 31/12/2020 alla rimodulazione del progetto”.

Dal Comune aggiungono che “anche nella giornata odierna vi è stato colloquio con la struttura regionale che ha confermato la sussistenza dei fondi e soprattutto la ferma volontà dell'Amministrazione Regionale di procedere alla realizzazione di opera di ammodernamento ed ampliamento dell'Aerostazione. Diventa, quindi, oggi necessario, cessata l'emergenza Covid 19, indirizzare ancora di più e congiuntamente gli sforzi verso detto obiettivo che è pienamente perseguibile e per il quale, si ripete, vi è il pieno sostegno della Regione e della Presidente Jole Santelli. La Sacal dovrà, poi, indirizzare necessariamente ogni suo sforzo nel reperimento di risorse da destinarsi, prioritariamente e senza indugio, all'obiettivo dell'adeguamento dell'Aerostazione. Con riferimento, infine, al Collegamento Multimodale Stazione Lamezia Terme – Aeroporto Lamezia, precisano: “i diversi incontri ed i quotidiani contatti che si stanno tenendo negli ultimi mesi tra il Comune e la Regione hanno condotto già alla pubblicazione del bando di gara per l'affidamento del servizio di architettura e ingegneria per l'esecuzione di prestazioni relative al livello di approfondimento di progettazione di fattibilità tecnica ed economica, con termine di presentazione delle offerte al 18/06/2020 ed apertura delle stesse al 30/06/2020; nel contempo, si sta procedendo, sempre in perfetta sintonia con la Regione Calabria, al progetto di rimodulazione della mobilità veicolare e pedonale nelle aree circostanti la Stazione Ferroviaria di Lamezia Terme Centrale con prossima sottoscrizione di Protocollo di Intesa anche con RFI, come da nota inviata in data 04/05 u.s., la quale procederà a breve ai lavori di riqualificazione”. 

Guarascio: "Fare di tutto per non perdere il progetto"

"Lamezia e la Calabria non possono permettersi di veder sfumare l'ampliamento dell'aerostazione. Le notizie che ci arrivano dall'Unione europea su una possibile esclusione del progetto per ritardi nei lavori sono clamorose e richiamano ognuno a un'urgente assunzione di responsabilità e di iniziative. Ciò che si potrebbe consumare a danno di una regione intera, dei suoi operatori economici, dei cittadini e del loro diritto alla mobilità non ammette attenuanti: il Comune di Lamezia Terme, la società Sacal e la Regione Calabria attivino tutte le azioni possibili per salvare un investimento di enorme valore per il futuro di questa regione. In ballo vi è infatti l'ammodernamento di uno degli scali aerei più importanti del Mezzogiorno, punto di snodo di comunicazioni logistiche e di traffico di passeggeri. A maggior ragione oggi, alle prese con i drammatici risvolti economici dell'emergenza sanitaria, assume aspetti paradossali l'insopportabile superficialità con cui l'esecuzione di questa grande opera sia stata affrontata da una classe politica e istituzionale purtroppo inadeguata, inaffidabile e disattenta. Il nostro compito da questo momento è vigilare affinché ogni tentativo di salvataggio venga messo in campo".

Raso: "Giusto discutere delle responsabilità ma ora lavoriamo insieme per rilanciare la struttura" 

“Ragionare delle responsabilità è giusto e doveroso ma ora, di fronte alla notizia della perdita di un consistente finanziamento europeo per la costruzione della nuova aerostazione di Lamezia Terme, l'imperativo categorico è quello di garantire comunque l'ammodernamento di una struttura che è si localizzata nella città della Piana ma è decisiva e strategica per l'intera regione. Potremmo passare ore a discutere di come si sia giunti a questo punto, chiamare in causa gestioni non brillanti e sistemi di governance che hanno miseramente fallito ma ritengo più utile, essendo alla prima esperienza regionale, guardare al futuro ed alle cose che possono e devono essere portate a compimento. Ci sono comunque, in un quadro che amareggia e non poco, notizie positive. La prima è che sono a disposizione ben 25 milioni di euro di provenienza regionale, ora la rimodulazione del progetto e le iniziative che Sacal deve assumere,  sono obiettivi  sui quali  vigilerò con estrema attenzione. A prescindere dalle opinioni personali sulla scelta fatta in passato e cioè quella di assegnare a Sacal la responsabilità degli altri due aeroporti calabresi non c'è dubbio, per ragioni oggettive ed evidenti a tutti, che la piena operatività ed il potenziamento dello scalo aeroportuale di Lamezia sono elementi decisivi anche per la sopravvivenza degli aeroporti di Crotone e Reggio.  La seconda, sempre su iniziativa regionale, è il bando destinato alla progettazione del collegamento tra la Stazione centrale e l'aeroporto di Lamezia Terme; anche in questo caso, per chi conosce i luoghi, si tratta di un intervento essenziale atteso da non so più quanti anni. So, per averne già discusso, della ferma determinazione della Presidente Jole Santelli nel garantire l'efficacia di questi finanziamenti e non appena saranno costituite le Commissioni in Consiglio regionale mi attiverò affinché sugli investimenti strategici per l'aeroporto di Lamezia Terme l'attenzione sia costante. Evidenzio infine come più che positivo ed espressione di una piena responsabilità istituzionale il dialogo tra Comune lametino e Regione Calabria; Lamezia Terme ha perso troppe occasioni di sviluppo, è tempo di percorsi nuovi e scelte concrete”.

Piccioni: "Perdita finanziamento aerostazione. Cittadini calabresi devono sapere chi sono i responsabili"

"La paventata perdita del finanziamento europeo per la realizzazione dell’aerostazione di Lamezia, come emergerebbe dalla risposta del commissario europeo per la coesione e le riforme all’interrogazione dell’europarlamentare Laura Ferrara, se dovesse essere confermata è l’epilogo drammatico di una vicenda che mostra tutta l’inadeguatezza della politica regionale e delle ultime gestioni Sacal nonché la totale mancanza di incisività della classe politica e dirigente lametina.  E’ una doccia gelata sul futuro non di un aeroporto o di una città, ma dell’intera Calabria". Lo afferma il consigliere Rosario Piccioni. "Rivolgo immediatamente un accorato appello al sindaco Mascaro, al presidente della Regione Santelli, ai parlamentari calabresi perché al più presto si faccia chiarezza sullo stato dell’arte e si trovi una soluzione nell’interesse della Calabria. Non possiamo perdere altro tempo. Servono subito risposte sul futuro del progetto dell’aerostazione. Altrimenti è giusto che i cittadini sappiano di chi sono le responsabilità. E' giusto che i cittadini sappiano che la politica e i vari management hanno avuto a disposizione non mesi o un anno, ma cinque anni per avviare l’iter dell’aerostazione. A nessuno di noi piace dire "L'avevo detto io...".  Ma sono anni che il sottoscritto, attraverso mozioni e interrogazioni in sede di consiglio comunale come in tantissime dichiarazioni pubbliche che tutti possono leggere, di fronte alle tante perdite di tempo, lancia “allarmi” su quella che ho sempre definito la madre di tutte le battaglie quando si parla di sistema aeroportuale in Calabria: la nuova aerostazione dell’aeroporto di Lamezia. Lo abbiamo fatto quando ci sono state le inchieste che hanno travolto la Sacal, lo abbiamo fatto quando sciaguratamente si è cominciato a parlare di gestione unica, lo abbiamo fatto puntualmente in questi tre anni di totale immobilismo da parte dell’attuale management. Sempre inascoltati e, purtroppo, quasi completamente isolati. E’ mai possibile che un aeroporto internazionale, considerato di rilevanza strategica dal governo e che tocca i 3 milioni di passeggeri in transito ogni anno, debba ancora trovarsi nelle condizioni in cui, come ogni estate denunciamo, arrivano i passeggeri dai voli internazionali, con attese ore e ore sotto il sole, magari sotto pittoreschi “tendoni”, nella più totale disorganizzazione?

Se dovesse essere confermata la perdita del finanziamento a causa dei ritardi nella realizzazione del progetto, è un dovere morale che i cittadini calabresi conoscano fino in fondo le responsabilità della politica e delle ultime governance Sacal che evidentemente hanno preferito annunci roboanti e dichiarazioni trionfalistiche, comprese iniziative di marketing che non abbiamo esitato a denunciare, piuttosto che concentrare gli sforzi per portare a termine il vero investimento decisivo per il futuro della Calabria. Ora alla politica regionale e locale chiediamo di tentare non il possibile, ma l’impossibile per cercare di trovare una qualche soluzione. L’aeroporto internazionale di Lamezia, e con esso tutta la Calabria, non può essere vittima di manifeste incapacità che oggi ci vedono rimandare indietro milioni e milioni di risorse europee".

Reale: “Se Lamezia vuole difendere l’aeroporto è necessario seguire con attenzione scelte Sacal”

“Leggo i commenti alla notizia che la Commissione Europea non è intenzionata a finanziare i lavori di allargamento ed adeguamento dell’aeroporto di Lamezia Terme e mi pare che la discussione si stia sviluppando su un piano sbagliato. Infatti, non solo la notizia era già stata digerita - scrive Italo Reale in una nota - da alcuni mesi ma l’Amministrazione Regionale (presidente Mario Oliverio) aveva, nel 2019 già chiesto alla Sacal di rimodulare l’intervento tenendo conto di un intervento dello Stato di 25 milioni di euro che prevedeva un co-finanziamento di questa Ultima Società Ricordo che un primo studio preliminare era già stato posto in essere dalla Sacal ma, per quanto mi risulta, non siamo ancora ad un punto soddisfacente e non è chiaro attraverso quale meccanismo la società di gestione intenda reperire la sua parte dei soldi. È evidente che, a questo punto, pesa anche la riduzione del traffico aereo per l’epidemia del Covid 19 ed, ancora di più, appare velleitaria la scelta di tenere aperti 3 aeroporti in Calabria con la candidatura di un quarto (la sibaritide). La scelta dovrebbe essere intuitiva ma non aiuta la circostanza che vi sia un’unica società di gestione e che la Presidenza, a mio modo di vedere, non appaia particolarmente attenta ai problemi dell’aeroporto della Piana. Sorvoliamo, per restare in tema, che le somme sul bilancio dello stato (nella disattenzione dei parlamentari della Provincia di Catanzaro e Cosenza) per Reggio e Crotone prevedono un co-finanziamento della Sacal che dovrebbe avere una capacità economica che sicuramente non ha. Ovviamente sono favorevole non a quatto aeroporti ma a quaranta, a 179 Ospedali ed a 55 nuove Provincie per la nostra Regione; Mi pare però che qualche scelta programmatica bisognerebbe farla se vogliamo servizi di livello e sostenibili. Già perché dopo il diluvio di soldi pubblici bisognerà garantire funzionamento e manutenzione e francamente non vedo chi potrà assicurarli se lo Stato sarà impegnato a sostenere le produzioni ed a coprire quello che oggi investe o distribuisce in aiuti. Ovviamente esprimo solo un’impressione ma credo che se Lamezia vuole difendere l’aeroporto della Calabria è necessario seguire con attenzione le scelte della Sacal imponendo una pronta definizione di un nuovo progetto in linea con le capacità finanziarie richieste ed individuando le modalità di acquisizione delle somme necessarie che sono indispensabili per attivare quelle previste dallo stato. Conosco e stimo il rappresentante del Comune di Lamezia Terme (avvocato Giovanni Lacaria) ma credo che, invece di proclami, sarebbe necessario sostenerlo con tutta la forza della nostra città”.

Nuovo Cdu: "Soldi persi per colpa dei ritardi nell’esecuzione dell’opera"

"Purtroppo ciò che sosteneva l’Ing. Manlio Guadagnuolo, rappresentante della nostra città presso la Sacal negli anni scorsi, si è puntualmente verificato. In tutti i consigli di amministrazione, per conto del comune, proponeva di portare avanti il progetto esecutivo cantierabile per non rischiare di perdere i finanziamenti già stanziati". Lo sostengono Giancarlo e Giuseppe Muraca del Nuovo Cdu Lamezia che, aggiungono: "E, anche dopo la sua sostituzione, ha continuato a portare avanti questa teoria. I soldi stanziati per la costruzione della nuova aerostazione dell’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, si sono persi per colpa dei ritardi nell’esecuzione dell’opera. In Italia, per queste cose, non si riesce mai a trovare il colpevole e, probabilmente, anche questa volta useremo la stessa famosa frase: la burocrazia è contorta e farraginosa. Non sappiamo e non vogliamo accusare nessuno, ma crediamo che in questa vicenda non abbia vinto né Reggio Calabria, né Crotone (se vogliamo essere campanilisti) ma probabilmente ha vinto, se esiste, solo chi ha remato contro affinché tale opera non venisse portata a termine. Sicuramente hanno perso i lametini, Lamezia e la provincia di appartenenza, la Calabria e tutti i politici calabresi, regionali, nazionali ed europei. Come si giustificheranno questi personaggi importanti che vantano amicizie e conoscenze ministeriali ed europee? E soprattutto ci chiediamo, che direzione prenderanno questi fondi restituiti al mittente? Come saranno utilizzati? Qualcuno si sente responsabile e si dimetterà o verrà sollevato dal suo incarico? Non vogliamo trovare colpevoli, ma speriamo che di questo intoppo (o di questo errore) qualcuno possa rispondere. Se il finanziamento non potrà essere recuperato, almeno bisognerebbe adoperarsi, tutti insieme, per valorizzare ciò che esiste e, magari, cercare nuovi finanziamenti che possano migliorare, valorizzare ed ampliare, anche in modo modulare, la struttura già esistente e far sì che l’aerostazione si possa adeguare alle nuove esigenze dei viaggiatori. Ora bisogna lavorare tutti assieme, politici di ogni schieramento e con i diversi incarichi, per cercare di recuperare, se possibile, i finanziamenti ed il tempo perduto. Ricordiamo a noi stessi prima che agli altri, che politicamente tutto è possibile sempre nei limiti della legalità, quindi anche questo può accadere. Solo così la Politica con la P maiuscola, potrà riappropriarsi del ruolo che le compete, altrimenti vuol dire che saremmo solo e tutti politicanti di piazza, di social e di televisione".

Pitaro (G. misto): interrogazione alla Santelli sul progetto di nuova aerostazione

“Preso atto della risposta del Commissario europeo per la coesione e le riforme Elisa Ferreira ad una interrogazione dell’europarlamentare on. Laura Ferrara, secondo cui il progetto di nuova aerostazione per l’Aeroporto internazionale di Lamezia Terme sarebbe stato escluso dal programma di investimenti europei per i ritardi sull’avvio dei lavori” e che “la Calabria dovrà fare a meno di un’infrastruttura  moderna e tecnologica, da estendersi su 24 mila metri quadrati, capace di contenere oltre un milione di passeggeri in più rispetto a quelli attualmente in transito che sarebbero intorno a 2,5 milioni l’anno”, il consigliere regionale Francesco Pitaro (Gruppo misto) ha rivolto un’interrogazione alla Presidente della Regione Calabria. Pitaro chiede di sapere dall’on. Santelli: 1)se ha contezza di quanto evidenziato  dagli organi di stampa, in merito al fatto che il progetto relativo alla realizzazione della nuova aerostazione di Lamezia Terme è stato escluso dal programma di investimenti europeo; 2)quali interventi intende porre in essere, con riferimento alla Sacal di cui la Regione è detentrice  di importanti quote azionarie, al fine di comprendere le ragioni dei ritardi a cui è imputata l’esclusione del progetto e le eventuali responsabilità; 3)quali atti e interventi politici e amministrativi intende adottare al fine di permettere all’Aeroporto internazionale di Lamezia Terme, in cui vi è un importante flusso di passeggeri, e che è centrale e fondamentale per gli spostamenti da e per la Calabria oltre che strategico per qualsivoglia progettualità di sviluppo reale,  di realizzare la nuova aerostazione moderna e tecnologica che tutto il territorio e i calabresi attendono da anni”.

Federalberghi Calabria: "Per il turismo è indispensabile la nuova aerostazione”

"Abbiamo appreso ieri della risposta del Commissario Europeo per la Coesione e le Riforme Elisa Ferreira ad un’interrogazione dell’eurodeputata Laura Ferrara con cui si comunica che il finanziamento per la realizzazione del nuovo terminal è stato escluso dal programma europeo d’investimenti per colpa dei gravi ritardi sull’avvio dei lavori" è quanto si legge in una nota di Federalberghi Calabria.

"Vogliamo ricordare - spiegano - che lo scalo lametino, nel 2015 con Decreto del Presidente della Repubblica, è stato inserito tra gli aeroporti di particolare rilevanza strategica proprio per le grosse opportunità di crescita tali da poter essere il riferimento per l’intero meridione. La realizzazione della nuova aerostazione è di fondamentale importanza per lo sviluppo dell’offerta turistica calabrese che, negli ultimi anni è cresciuta esponenzialmente (arrivando a quasi 10 milioni di presenze turistiche) e che si accingeva quest’anno, se non ci fosse stata la pandemia, ad un incremento di oltre il 20% rispetto allo scorso anno. Parallelamente è indispensabile la realizzazione del collegamento ferroviario "di ultimo miglio" tra l'aeroporto e la stazione ferroviaria di Lamezia Terme per poter offrire, in pochi minuti, un collegamento veloce con le altre zone della Calabria". "È umiliante - riporta Fabrizio D'Agostino Presidente di Federalberghi Calabria- per le nostre strutture rinunciare all' incoming dei tour operator che non trovano slot e la Sacal crea dei disservizi con un aeroporto che implode. Su questa vicenda saremo duri e pronti a fare battaglie vibranti. Il turismo calabrese, del dopo covid, parte da una new vision dall'aeroporto di Lamezia. Chiediamo, a gran voce, al Presidente Santelli di interessarsi in prima persona dello sviluppo di un piano industriale sostenibile e della valorizzazione dello scalo lametino. Lo chiede la Calabria lo chiedono i turisti".

Gigliotti (Italia Nostra Calabria): "La  vicenda non vada sottovalutata"

"La triste vicenda del mancato finanziamento della nuova aerostazione dell'aeroporto di Lamezia Terme con fondi europei, mette in evidenza una gestione del tutto approssimativa dell'attuale management a capo della sacal. La dimostrazione è nel tentativo dell'acquisto di tendoni per il pre imbarco a cui la stessa avrebbe fatto riferimento" è quanto si legge in una nota di Giuseppe Gigliotti Vice presidente regionale Italia Nostra Calabria. "Noi - precisa - riteniamo che la vicenda non vada sottovalutata e che tutte le responsabilità sia a livello regionale che a livello di gestione sacal vengano tutte fuori. La gente, i calabresi devono sapere di chi è la responsabilità .A chi bisogna addebitare il ritardo per non avere dato avvio ai lavori di costruzione della nuova aerostazione dopo 13 anni. La Calabria ha perso così un altro importantissimo treno  un'occasione unica per dare spessore e prestigio all'aeroporto di Lamezia Terme e alla Calabria. Avrebbe permesso lavoro a tantissima gente a tanti calabresi che specialmente in questo periodo sono disperati e alla fame.

"Diciamo con chiarezza - aggiunge -  che ci sorprende la presa di posizione di quanti soci sacal mi riferisco ai soci pubblici tendano a sottovalutare la questione e sembra che abbiano fretta di andare oltre. Perché? A noi sembra si sia data prova di incapacità di essere inconcludenti e di operare in maniera approssimativa e dilettantistica quando la situazione avrebbe richiesto grande competenza, grande capacità,livelli di management che con molta onestà non riconosciamo agli attuali dirigenti sacal. Come non riconosciamo capacità e competenza a quanti a livello regionale avrebbero dovuto prodigarsi in tempo per non perdere l'importante finanziamento europeo. Evidente che non mi riferisco soltanto all'attuale presidente Santelli ma il pensiero va anche ai precedenti governatori regionali. L'occasione c'è propizia per chiedere un cambio di rotta nella gestione dell' aeroporto di Lamezia e quindi con un nuovo presidente e un nuovo management. Quanto in questi mesi hanno evidenziato i lavoratori sacal sia nella disparità di trattamento e sia nel non fornire spesso assistenza anche spicciola agli stessi per far fronte ai bisogni economici e finanziari sta a dimostrare quanto lontana sia questa dirigenza dai bisogni reali dei lavoratori e del trasporto aereo. Su tutti questi temi noi chiediamo un pronunciamento severo anche da parte dell'amministrazione comunale di Lamezia Terme sia perché l'aeroporto ricade in questo comune e sia perché lo stesso non è un socio trascurabile. Si avvii un confronto serio e pubblico sul futuro dell'aeroporto di Lamezia Terme che teniamo a sottolinearlo non è di proprietà privata. I cittadini calabresi e quelli lametini del Vibonese del Cosentino della Calabria intera hanno diritto di sapere e di essere coinvolti in questo obbiettivo che è fondamentale per la Calabria. Troppe nubi in questi ultimi anni hanno interessato l'aeroporto di Lamezia Terme crediamo sia arrivato il momento di abbracciare competenza e trasparenza".

Fratelli D’Italia Lamezia Terme: " Il sogno aerostazione è anch’esso sfumato cos’ altro ci resta al quale aggrapparci?"

"Fratelli D’Italia Lamezia Terme ha responsabilmente osservato le dinamiche politiche della Città, nella premessa e con l’auspicio che la classe politica cittadina, desse un segnale di presenza in questo territorio per le vicende che affliggono la nostra comunità. Restiamo in attesa di fattivi segnali. Responsabilmente siamo stati in silenzio, anche e soprattutto per effetto della pandemia che ha colpito la nostra nazione e la nostra città, sulla quale, responsabilmente, non abbiamo voluto compiere alcun atto di sciacallaggio politico. Fratelli d’Italia, non può assistere però inerme anche alla “sconvolgente” notizia che ci vede, ulteriormente, penalizzati nello scenario regionale e nazionale, riguardo alla bocciatura della nuova aerostazione Lametina, ma ancor prima, Calabrese! Il sogno dell’aerostazione al centro del Mediterraneo è anch’esso sfumato cos’ altro ci resta al quale aggrapparci? Pur scrutando attentamente all’orizzonte, non vediamo altri…. Lumi!” è quanto si legge in una nota. “Ma andiamo per ordine – precisano – è di questi giorni la vicenda della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, sulla quale il Presidente De Felice ha riproposto il Braccio di Ferro con i lavoratori rifiutando loro, l’anticipo per mancanza di “liquidità” e sulla quale auspichiamo per altro, una positiva soluzione riguardo ai circa 400 lavoratori Calabresi (ed alle loro famiglie); Emerge – proisall’attenzione dell’opinione pubblica anche un ulteriore vicenda che riguarda un centinaio di famiglie, rimaste, a causa di alcune scellerate e nevrotiche decisioni manageriali, senza alcun aiuto a sostegno del reddito (se così si può dire giacché non percepivano già alcun reddito. Ci riferiamo agli stagionali aeroportuali, ovviamente”. “Di chi è la responsabilità di tale catastrofe sociale – proseguono - che colpisce soprattutto le famiglie dei lavoratori aeroportuali? Dulcis in fundo, il 20 maggio 2020 Elisa Ferreira a nome della Commissione Europea, sentenzia che in seguito a innumerevoli ritardi, il progetto di finanziamento del POR Calabria 2007/2013 per ben 19,5 Milioni di Euro a fondo perduto, per la nuova aerostazione di Lamezia, viene escluso dai finanziamenti europei, e, come se non bastasse, per evidenziare l’inadeguatezza di questo “management”, segnala anche “la messa a rischio dell’attuazione” riguardo al progetto ultimo miglio (collegamenti Aeroporto-Stazione), in seguito a notevoli ritardi di questa gestione”.

“A questo punto – aggiungono -  il presidente Arturo De Felice ha l’obbligo morale oltre che legale, di relazionare alla Città di Lamezia Terme oltre che alla Calabria tutta, ed osiamo dire alla Nazione poiché il trasporto aereo calabrese “risulta anch’esso d’interesse nazionale”, del disastro “apparentemente” causato e che incombe nel trasporto aereo regionale frutto di “assai singolari decisioni” dallo stesso adottate. Il presidente, ignorando a quanto pare quanto accaduto, e senza alcuna remore (Per la sonora bocciatura della Commissione e per le dichiarazioni rilasciate sull’assenza di liquidità per l’anticipo della CIGS ai lavoratori), il giorno seguente, ovvero il 21 maggio 2020, sollecita il CdA ad approvare l’impegno di € 2.500.000,00 a favore dell’aeroporto reggino quale co-finanziamento di un ulteriore fondo erogato dallo Stato di € 25.000.000,00 per il tramite di ENAC”.

“A scanso di equivoci, Fratelli D’Italia Lamezia, pur comprendendo l’esigenza e l’urgenza dell’aeroporto reggino così come di quello crotonese, ha l’obbligo nei confronti della comunità, di chiedere lumi nel merito, ma sia ben chiaro che, la situazione è generale e va vista in una prospettiva diversa ma non certamente campanilistica, giacché, è ben noto ormai a tutti, che se non “tira” l’aeroporto di Lamezia, Crotone e Reggio non hanno certamente alcuna possibilità di poter sopravvivere. E’ quindi anche nel loro interesse, sviluppare prima di tutto, l’aeroporto centrale della Calabria – e si legge ancora - invochiamo quindi lo stesso presidente a voler relazionale nella massima assise comunale in merito alla sua gestione ed alle sue scelte a dir poco discutibili, ed invochiamo altresì, il Sindaco Sergio Abramo per la provincia di Catanzaro e Paolo Mascaro per il comune di Lamezia Terme quali soci pubblici dei territori maggiormente danneggiati da queste scelte le cui ricadute sociali saranno a danno dell’intera collettività calabrese, nonché alla Presidente della Regione Calabria Iole Santelli la quale siamo sicuri interverrà a tutela della mobilità Calabrese che le starà certamente a cuore giacché pendolare da una vita nonché cittadina di questo territorio servito dall’aeroporto del Mediterraneo. I cittadini chiedono di sognare, non di vedere decapitati i loro sogni da una gestione manageriale quanto meno “approssimativa”.

“Facciamo appello al sindaco affinché in base all’ art. 39 co. 2 del D.lgs. 267/00, convochi urgentemente un consiglio comunale con la presenza e puntuale relazione del Presidente della Sacal, poiché pensiamo che il socio di maggioranza relativa, così come tutti gli altri soci del resto, ne abbiano tutto il diritto. Fratelli D’Italia, in qualità di primo partito d’opposizione della Città, ritiene di aver il diritto di sapere, in seduta pubblica, come stanno realmente le cose. De Felice dia il dovuto conto del proprio operato, giacché, l’aeroporto Lametino è un bene della Calabria che si sorregge prevalentemente su fondi pubblici ed ancora oggi a prevalente capitale pubblico, sebbene come le è noto sia solamente un dettaglio, poiché il trasporto aereo è ad interesse nazionale ed a servizio della collettività calabrese.”

Carè (IV): “Amarezza per la perdita del finanziamento, ora rilanciare l’opera e rispettare tempi”

“Non posso che essere deluso e amareggiato per l’accantonamento, a causa di ritardi nella realizzazione dell’opera, del progetto di 51 milioni di euro, approvato dalla Commissione europea nel mese di luglio del 2016, che prevedeva la realizzazione della nuova Aerostazione nell’Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme. Un’opera necessaria, in quanto lo scalo calabrese, tra i 12 aeroporti nazionali ritenuti a rilevanza ‘strategica’, non è più sufficiente ad accogliere il transito di passeggeri sempre crescente che si attesta sui tre milioni circa all’anno”. E’ l’intervento dell’On. Nicola Carè, deputato di Italia Viva, originario di Guardavalle ed eletto nella circoscrizione estero Africa-Asia-Oceania e Antartide. “La comunicazione ufficiale dell’esclusione del progetto, peraltro già nota, da parte del Commissario Europeo per la coesione e le riforme Elisa Ferreira, implica – osserva l’On. Carè - l’assunzione di un forte senso di responsabilità e la necessità di rilanciare l’idea e realizzare un’infrastruttura che è indispensabile per lo sviluppo della Calabria. Da quanto si apprende, infatti, esistono accantonati fondi pari a 25 milioni di euro destinati proprio alla realizzazione dell’Aerostazione che attestano la volontà dell’amministrazione regionale di procedere alla materializzazione dell’opera e la necessità di procedere entro la data del 31 dicembre 2020 alla rimodulazione del progetto”. “Questa volta, però, è necessario – conclude l’On. Carè – rispettare tempi, termini e modi di realizzazione dell’opera. Non bisogna più sbagliare. Solo così è possibile rilanciare il sistema aeroportuale calabrese, incrementando le rotte internazionali su Lamezia Terme e creando uno sviluppo sinergico con gli scali di Reggio Calabria e Crotone”.

Callipo: "Ritardi e insuccessi affossano la Calabria, operazione verità sui fondi Ue"

“La notizia della bocciatura, da parte della Commissione europea, del progetto di costruzione della nuova aerostazione nell'aeroporto di Lamezia Terme è la cronaca di un fallimento annunciato, un’altra occasione persa per l’intera Calabria. È indispensabile che si faccia prima possibile una seria operazione verità sui fondi europei”. È quanto dichiara Pippo Callipo, capogruppo di “Io resto in Calabria” in Consiglio regionale, che aggiunge: “Tra l’altro è di qualche giorno fa anche l'audizione del ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano, in Commissione Affari europei del Senato, durante la quale è emerso un ritardo della Calabria sul Fondo europeo di sviluppo regionale, il cui utilizzo è fermo al 25%. Un dato preoccupante, tanto quanto quello emerso dalla risposta del Commissario europeo per la coesione e le riforme Elisa Ferreira all’interrogazione dell’europarlamentare Laura Ferrara sul progetto dell’aerostazione di Lamezia. In quest’ultimo caso la Commissione europea – prosegue il capogruppo di IRIC – conferma ciò che si sapeva già da tempo, ma resta il fatto che è stato presentato un progetto ambizioso e poi tutto è rimasto sulla carta, con i lavori che non sono mai partiti. Regione e Sacal ora almeno dicano cosa intendono fare per investire sull’aeroporto che rappresenta la nostra principale porta d’ingresso internazionale, visto che anche in relazione ai collegamenti di “ultimo miglio” tra la stazione ferroviaria e l’aeroporto si registrerebbero notevoli ritardi. Tutto ciò è grave e non può passare sotto silenzio. È doveroso che i calabresi sappiano di chi sono le responsabilità di questi clamorosi insuccessi e che chi ha dimostrato tanta inadeguatezza politica e gestionale ne risponda pubblicamente. Non si può perdere altro tempo. Se non si mette in campo una pianificazione seria che porti a ricadute reali sull’economia – conclude Callipo – è inutile anche solo parlare di qualsiasi ipotesi di sviluppo per la nostra regione”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA