I vertici dello Stato ai funerali della presidente Jole Santelli: feretro a Catanzaro per la camera ardente in Cittadella

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Cosenza – Intorno alle 19, subito dopo la celebrazione dei funerali, il feretro della presidente della Regione è stato trasportato a Catanzaro - nei locali della presidenza alla Cittadella regionale - dove domani dalle 9,15 fino alle 15 sarà allestita la camera ardente pubblica. Ad attendere nel piazzale della Regione il vicepresidente e presidente facente funzioni Nino Spirli', e diversi assessori tra cui Franco Talarico e Sandra Savaglio, funzionari e dirigenti regionali.

La Chiesa di San Nicola a Cosenza ha ospitato la cerimonia funebre in forma strettamente privata con la presenza di familiari, amici, politici e autorità. Presenti alle esequie anche il premier Giuseppe Conte, la presidente del Senato Elisabetta Casellati, il ministro dell'interno Luciana Lamorgese e il vice presidente della Camera Ettore Rosato in rappresentanza dell'assemblea.  A officiare il rito funebre, l‘arcivescovo di Cosenza - Bisignano, mons. Francesco Nolé, affiancato dall’arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano, mons. Salvatore Nunnari e dall’eparca di Lungro, mons. Donato Oliverio. "Un grande dolore per una grande donna. L'ho sentita di recente e quando le ho chiesto se aveva paura del Covid, mi ha detto di no perché era abituata a combattere tutti i giorni con la sua malattia". Così la presidente del Senato Elisabetta Casellati al suo arrivo a Cosenza. 

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"La vostra presenza, per il saluto doveroso a Jole Santelli, per noi rappresenta anche un segnale di speranza, di incoraggiamento". Lo ha detto l'arcivescovo di Cosenza, monsignor francesco Nolè, a conclusione dei funerali del presidente della Regione. "Questa è una terra difficile - ha aggiunto - ma anche ricca di tante potenzialità. Spetta a noi, anche con il vostro aiuto, valorizzare, voltando seriamente pagina. Basta con le raccomandazioni, sì al merito,. Basta con la malavita, sì alla cultura e alla bellezza".

"Quello che viviamo oggi - ha detto durante l'omelia l'arcivescovo Nolé - è un momento di sconforto per la morte di Jole Santelli ma a noi fedeli non rimane che ringraziare questa persona per il bene che ha fatto durante la sua vita". "Jole aveva come la sua famiglia forti radici religiose - ha aggiunto il presule - ed ha servito la comunità con dedizione e passione. Ringraziamo il Signore per il lascito della testimonianza di dignità, di delicatezza, del coraggio con il quale ha affrontato il suo dolore. Jole è stata una donna intelligente, preparata e determinata che ho imparato ad apprezzare quando da sottosegretario alla giustizia impedì la chiusura del tribunale di Tursi. L'ultima volta che parlammo - ha detto ancora mons. Nolé - ho avuto la conferma di quanto amasse la sua terra, la sua città, con un'umiltà capace di accogliere e di comprendere chiunque si trovasse in difficoltà. Con la sua elezione a Presidente si era accesa una luce rosa su questa nostra terra che dobbiamo tenere viva. Cosa ci lascia Jole come testamento e testimonianza di cui fare tesoro? La dignità, la riservatezza e la sua delicatezza, non cedendo mai alle provocazioni. Ma anche il coraggio con cui ha affrontato la malattia, non facendola mai pesare sul suo lavoro e sulla sua attività amministrativa. La malattia, diceva, ti fa conoscere la libertà e ti spinge a non avere paura più di niente. È stata una donna intelligente, preparata e determinata, capace di vivere il suo ruolo al meglio per il bene comune. Cara Jole, prega per noi, ora che sei davanti alla verità e alla misericordia di Dio".

"Jole - ha detto ancora l‘arcivescovo mons. Francesco Nolé - ha fatto un miracolo, ha radunato qui tanti rappresentanti istituzionali". Poi, rivolto a loro: "Grazie e che sia un incoraggiamento affinché la vostra presenza sia di speranza e di sostegno, che ci sia speranza, conforto, vicinanza. Ne abbiamo bisogno. Mancano gli educatori alla legalità, e forse anche noi dobbiamo fare mea culpa. Dobbiamo impegnarci tutti affinché questo stato di diritto possa far esprimere le tante belle potenzialità della Calabria. Dobbiamo farlo per dare speranza al futuro. È questo il miglior modo di onorare Jole". All'uscita dalla chiesa i cittadini hanno tributato un lungo applauso al presidente Santelli. Il corteo funebre é poi partito alla volta della Cittadella regionale di Catanzaro.

Il feretro questa mattina, intorno alle 10:30, ha lasciato la casa di via Piave, nel centro di Cosenza, per dirigersi verso la chiesa dove è stata allestita la camera ardente. Questa sera, dopo la funzione sarà portato in Cittadella regionale. Sabato 17 ottobre, infatti, dalle 9 alle 15, sarà allestita in piazza San Francesco di Paola, una camera ardente per consentire a quanti vorranno di renderle omaggio. Alle 15, il presidente della Cec e arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone, benedirà la salma del presidente della Regione. In tanti, rappresentanti istituzionali, politici, ma anche semplici cittadini, si sono recati a casa della governatrice della Calabria Jole Santelli per rendere omaggio alla salma. Per la giornata di oggi, non solo le grandi città calabresi, ma anche tanti piccoli comuni hanno deciso di proclamare lutto cittadino. Bandiera a mezz'asta anche in diversi centri del lametino, così come nella città di Lamezia. Inoltre, alle 11, i cittadini e le istituzioni pubbliche e private, in segno di cordoglio e rispetto, sono invitate ad esprimere in forma autonoma la loro partecipazione al lutto, osservando un minuto di silenzio.

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