Un lungo serpente colorato invade i boschi di Platania nella prima escursione del 2020

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Platania - Un lungo serpente colorato ha invaso le montagne di Platania. Si è aperta così la stagione escursionistica 2020 per tanti appassionati di trekking e amanti della natura. Un’alternativa alla solita domenica per un’esperienza indimenticabile. Savocà, Case Dani fino alla Faggeta di Condrò, il gruppo di escursionisti (oltre 130) ha così preso parte all’incantevole escursione accompagnati dalla guida naturalista Francesco Bevilacqua per una giornata all’insegna della “rigenerazione”. Provenienti da tutta la Calabria, gli escursionisti (qualcuno anche alla prima esperienza) si sono dati appuntamento alla villa comunale di Platania per poi partire per l’indimenticabile avventura tra i boschi. Nel gruppo anche speciali escursionisti, due instancabili amici a 4 zampe. L’evento è stato organizzato da Kalabria Trekking, Festival delle Erranze e della Filoxenia, Conflenti Trekking, Jamuacaminare, con la collaborazione della Pro Loco di Platania e dell’amministrazione comunale.

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Tre i comuni toccati: Platania, Serrastretta e Decollatura, calpestando sentieri, sorgive, ruscelli, boschi con la piacevole sensazione di camminare tra le foglie: un soffice tappetto colorato. Nel percorso anche alcune rovine, segno di un insediamento antico. Attraversate pinete e castagneti fino ad arrivare alla spettacolare faggeta, una delle più importanti della Calabria. “Raccomando di intendere il cammino non come un fatto sportivo, atletico o ludico, ma come archeologia, scavo interiore, relazione col Tutto, preghiera. Ammiriamo e decodifichiamo il paesaggio, tracciandone l’evoluzione e la storia” sottolinea Bevilacqua. Attraversando la foresta e immergendosi nella natura, gli escursionisti hanno potuto avvertire la pace che quei luoghi trasmettono. Brevi soste di meditazione e riflessione prima di rimettersi in cammino.

Durante il percorso Bevilacqua ha parlato anche del significato simbolico del cerchio: “la concezione ciclica del tempo (nascita, crescita, morte, rinascita) del mondo greco antico contro quella lineare e storica del tempo giudaico-cristiano (nascita, crescita, morte, attesa della resurrezione dei corpi). Il paese, i luoghi, sono immersi in un rito collettivo di rigenerazione. Queste comunità, noi stessi abbiamo solo bisogno di comprendere il valore e la dignità dei nostri paesaggi, dei luoghi, dei saperi, che sono l’unica, vera attività produttiva di questa regione. Non dobbiamo - ha evidenziato - chiedere alle amministrazioni ma offrire. E occorre che ci facciamo noi stessi istituzioni, ogni giorno. È solo da qui che possono scaturire rigenerazione, progresso, futuro”. Intorno alle 16:30 il gruppo è tornato al punto di partenza pensando già alla prossima escursione, foto di gruppo prima ritornare nelle proprie case, stanchi ma con la pace nel cuore per affrontare al meglio la settimana.

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