Undici anni fa l'omicidio di Lea Garofalo: "Continuiamo a ricordarla"

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Undici anni fa, a Milano, veniva uccisa Lea Garofalo. Nata a Petilia Policastro, Lea aveva 35 anni quando, il 24 novembre 2009 fu vittima di un agguato organizzato dal suo ex compagno, il boss della 'ndrangheta Carlo Cosco. È stata una testimone di giustizia sottoposta a protezione dal 2002 perché decise di testimoniare sulle faide interne tra la sua famiglia e quella del suo ex compagno.

Una storia di grande coraggio, quella di Lea e di sua figlia Denise che ha saputo trovare la forza per denunciare il padre, che, a distanza di anni è importante conoscere e raccontare. Nel 2015 la sua vita è stata ricostruita in un film intitolato semplicemente 'Lea', andato in onda su Rai1. Oggi, diversi i messaggi di ricordo postati sui social. “11 anni fa – scrive in un tweet il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano - veniva assassinata Lea Garofalo, collaboratrice di giustizia, madre di Denise. Ha combattuto la ‘ndrangheta, perché la figlia potesse vivere una vita diversa dalla sua. Continuiamo a ricordarla, contro tutti quelli che la volevano non solo morta, ma dimenticata”.

Messina (Pd): ricordiamo Lea Garofalo

 "A 11 anni dalla sua uccisione, oggi ricordiamo Lea Garofalo, donna coraggiosa e collaboratrice di giustizia che ha combattuto con la figlia Denise contro la 'ndrangheta e per questo è stata barbaramente uccisa. La sua vita è un esempio nella lotta alla criminalità organizzata. Ricordarla, contro chi ha cercato di cancellare la sua stessa esistenza e la sua testimonianza, è un atto di gratitudine e mantiene alta la necessaria sollecitazione ad azioni concrete. Sempre in difesa di principi e valori etici, condizioni indefettibili per una vita effettivamente libera e dignitosa". Lo dichiara la senatrice del Pd Assuntela Messina, componente della Commissione Parlamentare Antimafia.

Rosato: lotta senza compromesso premessa per cambiamento

“I mali della Calabria non sono dovuti al caso ed una grande responsabilità cade sulla mai sconfitta presenza della criminalità organizzata che, pervasiva, entra nella pubblica amministrazione, nella politica, nella vita sociale. La lotta alla ‘Ndrangheta, senza nessun tipo di compromesso è la premessa per il cambiamento in quella terra straordinaria e accogliente”. Così interviene su Facebook Ettore Rosato, presidente di Italia Viva. “Anche per questo oggi ricordiamo che, 11 anni fa, veniva uccisa Lea Garofalo una donna coraggiosa e indipendente che riuscì a ribellarsi alla mafia diventando testimone di giustizia. Il suo involontario ma consapevole sacrificio per la legalità e la giustizia non deve essere dimenticato”.

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