Vescovo Cantafora ha celebrato messa del Crisma in Cattedrale

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Lamezia Terme - “Per poter vivere il nostro ministero sacerdotale cerchiamo l’incontro, primariamente, con tante persone che sono in attesa del lieto annuncio del Vangelo. Non ci servono le dogane davanti alle chiese, ma le porte aperte! Non possiamo perdere il contatto con la gente, selezionando i nostri destinatari e rischiando di trasformarci in un “gruppo di eletti che guardano a se stessi”. E’ il monito ai sacerdoti del vescovo di Lamezia Terme Luigi Cantafora che questa mattina ha presieduto in Cattedrale la celebrazione della Messa Crismale, insieme ai sacerdoti e ai religiosi della Diocesi lametina. La funzione ha aperto il Triduo Pasquale, i tre giorni in cui la Chiesa celebra l’evento centrale della fede cristiana: la Passione, la Morte e la Resurrezione di Gesù Cristo. La celebrazione è stata animata dalla Corale “Benedetto XVI” accompagnata dall’orchestra del Liceo Campanella.

Dal vescovo lametino, un invito ai sacerdoti a custodire ed essere testimoni di quella gioia, che ha origine nell’evento pasquale della Resurrezione di Cristo “c’è una  tristezza che avvelena la vita di molte persone, compresi noi sacerdoti: è un tarlo mortifero.  Se abbiamo gustato la vera gioia, non temeremo di smascherare l’insoddisfazione profonda che alberga in ogni chiusura in se stessi”. Sul tema delle vocazioni, per il Vescovo di Lamezia “ogni sacerdote che vive veramente il suo ministero è attento a scorgere le vocazioni dei giovani e delle giovani. Occorre chiedere al Signore - per noi - una vera paternità in questo campo e osare di più e meglio nell’accompagnamento. Così, anche se ogni vocazione è dono dall’alto, Dio chiede la nostra collaborazione per donare più sacerdoti e consacrati alla sua Chiesa”. Nel corso della celebrazione sono stati benedetti gli oli santi utilizzati dalla Chiesa nei Sacramenti. Questa sera il Vescovo presiederà la Santa Messa in Coena Domini in Cattedrale. Domani, Venerdì Santo, dopo l’Azione Liturgica della Passione del Signore in Cattedrale alle 18, seguirà la processione con le effigi del Cristo Morto e dell’Addolorata e a seguire la celebrazione della Via Crucis su Corso Numistrano animata dai religiosi e dalle religiose della Diocesi.

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