Vescovo di Locri: “Mai più uomini di mafia a Polsi”

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San Luca (Reggio Calabria) - "Qui a Polsi tanti, veramente tanti, sono venuti in pellegrinaggio, hanno pregato, si sono confessati ed in molti si sono convertiti. Ma questa ricchezza di grazia è stata profanata da quegli uomini di 'ndrangheta che sono venuti, per organizzare progetti di morte". Lo ha detto il vescovo di Locri-Gerace, monsignore Francesco Oliva, nell'omelia tenuta nel Santuario di Polsi, a San Luca, durante la funzione religiosa dedicata "all'esaltazione della Santa Croce".

"Costoro - ha aggiunto monsignore Oliva - hanno versato sangue innocente ed hanno crocifisso il Signore. Nessuno venga mai più qui per progetti criminali. Mai più qui uomini di mafia! Chi viene qui armato, torni a casa col cuore pentito e convertito dalla tenerezza della Madre Maria. A Polsi, Maria, la cui festa è stata celebrata il 2 settembre scorso, e la croce sono strettamente legati, secondo la tradizione del rinvenimento della Croce, che ha dato origine al Santuario; Polsi è luogo di preghiera, ma anche di perdono".

"Per quanti hanno profanato il nome di Maria e la sua immagine sacra con la violenza, l'immoralità ed ogni genere di male - ha detto ancora il vescovo di Locri - chiedo perdono. Perdona, Signore, quanti visitano questo santuario e covano nel loro cuore vendetta, odio e rancore. Ciò che deve prevalere è la logica di un amore senza limiti, che si spende fino in fondo. La famiglia si confronta quotidianamente con questa logica. Lo fa, quando si lascia conquistare dalla logica dell'essere l'uno per l'altro".

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