Viaggio nel Liceo di Lamezia eccellenza della Calabria, la dirigente Goffredo: “Possibilità di sviluppo frenate da emergenze strutturali”

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Lamezia Terme - Una perla preziosa in un guscio di cartapesta, ostinata a crescere anche senza sostegno: il Liceo Scientifico “Galileo Galiei” di Lamezia Terme si è confermato per il secondo anno consecutivo come la scuola migliore della regione, secondo i dati di Eduscopio, progetto nazionale accreditato che valuta gli istituti di formazione secondaria in base ai risultati universitari e agli esiti lavorativi dei diplomati. “Un risultato importante”, sottolinea la dirigente scolastica Teresa Goffredo, “ottenuto grazie a tutto il mio staff e soprattutto ai ragazzi, veri protagonisti di questa vittoria, ottenuta nonostante la struttura che ci ospita non sia più assolutamente adeguata”. Con 1025 studenti, di cui 229 nuovi immatricolati, e un organico di 89 docenti distribuiti in 45 classi e 7 sezioni, il Galilei, che potrebbe contenere solo 900 unità, si attesta senza dubbio come la scuola più quotata a livello territoriale, anche e soprattutto per la sua capacità di aggiornarsi dal punto di vista didattico e stare al passo con i tempi.

Offerta didattica all’avanguardia

“Attualmente abbiamo due indirizzi” continua la dirigente, “Ordinamento e Scienze Applicate, dove il Latino è sostituito dall’Informatica. Inoltre, ogni sezione prevede delle materie specifiche di potenziamento: A e B hanno il doppio delle ore settimanali di Scienze, la C ha un’ora in più di Diritto, E F e G hanno il potenziamento in Inglese, cosa che prevede, grazie ad una convenzione con l’Istituto di Certificazione Cambridge, di effettuare gratuitamente la preparazione che consente di ottenere, già al termine del Biennio, una certificazione B1, sostenendo soltanto le spese dell’esame finale. La possibilità è estesa anche ai ragazzi delle altre sezioni, che potranno frequentare allo stesso scopo delle sessioni pomeridiane”. L’Istituto offre inoltre da quest’anno la possibilità di una preparazione gratuita, per i ragazzi delle IV e V classi, al Test d’Ammissione per la Facoltà di Medicina, attraverso sessioni pomeridiane di Logica, Matematica, Fisica e Scienze. “Un modo”, spiega ancora la dirigente, “per evitare costi aggiuntivi alle famiglie, le quali non sempre possono permettersi onerosi corsi privati, che rischiano di avvantaggiare solo alcuni”. In aggiunta, viene offerta dalla scuola la possibilità di conseguire la Certificazione Informatica CDL, valida per ottenere crediti universitari, e la possibilità di frequentare un laboratorio per acquisire l’uso della Stampante 3D, appositamente acquistata dall’Istituto, utilissima nelle facoltà di Ingegneria e Architettura: grazie a quest’investimento, di recente gli studenti hanno ricostruito un modellino originale dell’Arco di Sant’Antonio. Nemmeno l’area umanistica viene trascurata, attraverso un progetto di Educazione al Teatro effettuato in collaborazione con AMA Calabria, che prevede la possibilità di 13 posti riservati ai ragazzi per ogni spettacolo della Stagione di Prosa. Ma il Galilei è anche una scuola che non lascia indietro nessuno. “I nostri progetti Pon – ben 15 attivi al momento – vengono dedicati soprattutto al recupero competenze, importante nel periodo post-covid: abbiamo previsto per tutti ore aggiuntive di Italiano, Latino, Scienze, in modo da recuperare il tempo perduto”, insiste la Goffredo. Un impegno notevole per i ragazzi, sorretto però da metodologie all’avanguardia: in particolare, il metodo “debate”, di derivazione anglosassone, che prevede un potenziamento dell’interazione e della partecipazione attiva degli studenti durante le ore di lezione. E i risultati ci sono.

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Tanti studenti ma poche aule

Ma, è inutile negarlo, le forti criticità di tipo strutturale rischiano di rovinare il futuro. “Stiamo pensando di rinunciare alle nostre attività di orientamento quest’anno”, denuncia la dirigente, “perché abbiamo già ampiamente superato il numero di studenti – solo 900 – che la scuola può contenere: per ricavare più aule abbiamo già dovuto eliminare quasi tutti i nostri Laboratori – un danno considerevole per i ragazzi – e addirittura effettuare una turnazione: ogni sezione ha un giorno libero settimanale durante il quale le aule vengono occupate a ruota da altre classi. È una situazione che produce un disagio notevole, e infatti ho mandato lettere alla Provincia, alla Regione, al Comune e alla Prefettura, per provare a fare richiesta di una nuova struttura o approntare una soluzione, anche provvisoria, che ci permetta di ottenere nuove aule, ma finora è stato inutile, e l’anno prossimo non sappiamo davvero come fare. Siamo un’eccellenza sul territorio, è vero, ma non otteniamo dal territorio alcun riconoscimento”. Una conclusione amara, a pochi passi dalla “Settimana della Scienza”, manifestazione che animerà l’Istituto dal 19 al 22 dicembre, e che vedrà presenti diverse autorità: si attendono dunque sviluppi per una vicenda che coinvolge in primis le nuove generazioni della città, meritevoli di partire con il piede giusto nella loro scalata verso il futuro.

Giulia De Sensi

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