Zes Calabria, ok a succursale azienda Callipo a Lamezia: “Autorizzazione concessa in soli 7 giorni”

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Lamezia Terme - È Pippo Callipo l’imprenditore cui è stata rilasciata la prima autorizzazione a rendere operativo nel Lametino, in area Zes, un nuovo magazzino, ultima succursale in ordine di tempo della sua rinomata azienda di produzione di tonno e prodotti in scatola. L’autorizzazione, a seguito di una richiesta pervenuta il 12 gennaio 2023, è stata rilasciata il 20 gennaio, ovvero a distanza di circa una settimana, grazie alle notevoli semplificazioni burocratiche e amministrative previste dalle Zes (Zone economiche speciali) che interessano, fra le numerose aree toccate in regione, anche la zona industriale dell’ex Sir, dove Callipo aveva già trasferito un primo magazzino di deposito prima ubicato a Maierato.

Importanti anche i vantaggi fiscali delle Zes, che consentono di beneficiare del credito d’imposta commisurato all’investimento effettuato nell’area, ed esteso all’acquisto o all’ampliamento di immobili, a patto che l’impresa permanga nell’area per un tempo minimo di sette anni. Hanno salutato con entusiasmo quello che sembra solo l’inizio di un’iniziativa utile al territorio, in una conferenza stampa presso la sede del Corap, il sindaco Paolo Mascaro, il commissario Zes Calabria Giuseppe Romano, il presidente Unindustria Calabria Aldo Ferrara, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico e attrattori culturali Rosario Varì, e naturalmente l’imprenditore Pippo Callipo, che decide oggi di investire nel lametino, e che è, nelle parole di Mascaro, “simbolo di una Calabria che non si arrende e vuole raggiungere nuovi traguardi”. Tutti si augurano in realtà che Callipo possa essere il primo di una lunga serie, e che la novità delle Zes, come affermato da Ferraro, “possa portare ad un’inversione di tendenza, ed essere fattore di stimolo agli investimenti degli imprenditori sul territorio, dall’Italia e dall’estero, riqualificando le aree industriali – sulle quali è attesa una “bomba d’acqua” di finanziamenti nazionali ed europei”.

La pensa così anche Callipo, che sembra quasi non poter ancora credere di essere riuscito ad ottenere l’autorizzazione in soli sette giorni, quando i tempi evidentemente sono di solito molto più lunghi – “otto mesi, un anno” – tanto da scoraggiare gli investimenti di molti. “Dobbiamo uscire dalla Calabria e far capire anche fuori che si può fare, che è cambiato il vento”, incoraggia, precisando che i suoi nuovi dipendenti saranno assunti rigorosamente sul territorio. E sembra trovare una porta aperta nelle parole dell’assessore Varì, che preannuncia fra l’altro nuove misure per attrarre le aziende, relative all’ambito finanziario ed energetico, in particolare “un bando per le microimprese che prevede un finanziamento a fondo perduto dell’80% per dotarsi di un impianto fotovoltaico di valore compreso fra i 5.000 e i 25.000 euro, e un bando per piccole e medie imprese per impianti di importo superiore”. “Ci tengo a precisare che questo non è il lieto fine di una storia ma il mero abbrivio di qualcosa” chiarisce in conclusione il commissario Giuseppe Romano, che procederà con il monitoraggio e preannuncia comunque l’arrivo di nuove richieste, su tutto il territorio regionale, che sarebbero già al vaglio, spiegando “un nuovo modo di agire che deve essere la regola e che deve partire dal rapporto diretto con gli amministratori e con gli imprenditori locali”, un approccio che porti già a monte a soluzioni tecniche veloci ed efficaci.

Giulia De Sensi

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Presidente Consiglio regionale Mancuso: "segnale forte in direzione sviluppo sostenibile"

"Sono questi i segnali di cui la Calabria ha bisogno, semplificazione amministrativa e rapidità nelle scelte, in funzione dello sviluppo sostenibile. E sono questi i segnali che la Calabria ha bisogno di mandare al Paese e all'Europa". E' quanto afferma il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, appresa la notizia che la "Giacinto Callipo conserve alimentari srl" è la società alla quale è stata rilasciata l'autorizzazione numero 1 per una nuova attività in una delle aree comprese nel perimetro della Zona economica speciale. "Al di là degli obiettivi generali su cui punta la Zes, che darà finalmente slancio anche all'area industriale di Lamezia Terme - aggiunge Mancuso - condivido l'intento del commissario Giuseppe Romano di 'alimentare il circuito della fiducia'. In particolare da parte del sistema imprenditoriale, in una regione che ha il vantaggio di trovarsi in una posizione dall'importanza strategica, quale ponte dell'Occidente verso l'Africa e l'Asia".

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