Lamezia Terme - “Scienza e letteratura a confronto” è il titolo dell’ultimo libro di Antonietta Vincenzo e Antonella Mongiardo, presentato sabato 16 marzo durante la decima edizione del caffè letterario DolceAmaro. Un dibattito si è svolto intorno al tema del rapporto tra cultura scientifica e umanistica, oggetto del saggio edito da Gigliotti Edizioni. Le autrici compiono un viaggio nel tempo, dal mondo classico all’epoca moderna, alla ricerca dei legami più intimi tra cultura umanistica e quella scientifica. Un sentiero ancora poco battuto del sapere, il rapporto tra scienza e letteratura, ma che la critica contemporanea ha iniziato a percorrere già da tempo, seguendo le tracce lasciate da Snow, Calvino e altri autorevoli autori. Il libro è rivolto principalmente agli insegnanti e agli studenti delle scuole superiori, perché rappresenta un interessante spunto di riflessione sulla interdisciplinarità.
“Il collegamento tra le discipline - dice Antonella Mongiardo - continua a restare un punto debole della didattica. Nella scuola italiana si incorre spesso in un grossolano equivoco nell’interpretazione dei saperi. C’è, infatti, la tendenza diffusa a mantenere distinte le materie umanistiche da quelle scientifiche, come se fossero settori separati, a se stanti, senza punti di contatto e senza possibilità di comunicazione. Atteggiamento, questo, che contribuisce non poco a creare discontinuità nella formazione scolastica e una visione distorta nel concetto di cultura in generale”.
Le autrici riprendono le considerazioni di autorevoli critici contemporanei, da Ludovico Ristori a Gaspare Polizzi, analizzando i vari punti di vista e menzionando interessanti esempi di intellettuali, che si sono distinti sia in ambito umanistico che scientifico. Un appassionante viaggio, dunque, ricco di curiosità e riflessioni, nella cosiddetta “cultura unica”. Una problematica affrontata per la prima volta nei primi del Novecento da Percy Snow, autore del rivoluzionario saggio “Le due culture”, che le autrici menzionano frequentemente, commentandone i passaggi più interessanti e attuali.
“Tuttora - ha affermato Antonietta Vincenzo - la ferita provocata dalla separazione tra cultura umanistica e scientifica, anche se con fatica, si sta lentamente rimarginando. Mentre in passato, era più che altro il mondo letterario che si accostava al sapere scientifico, con importanti intuizioni da parte di poeti e letterati, oggi, invece, si assiste ad un’inversione di tendenza, con numerosi esempi di uomini di scienza che si sono avvicinati alla letteratura, trasferendo le loro conoscenze scientifiche nella narrativa, creando romanzi, racconti e trame di film di fantascienza”.
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