Operazione Reventino Storm: Rinvio a giudizio per alcuni imputati e un patteggiamento

 

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Lamezia Terme - Sono state rinviate a giudizio alcune delle persone coinvolte nell’Operazione “Reventino Storm”, oggi durante l’udienza preliminare davanti al Gup Barbara Borelli. Rinvio a giudizio che era stato lo stesso pubblico ministero Luigi Maffia a chiedere: a presentarsi davanti il giudice monocratico per l’udienza dibattimentale del 28 gennaio saranno Marcello Perri, Matteo Pane, Saverio Scalzo, Francesco Donato, Peppino Festante, Danilo Torcasio, Angelo Lucente, Luca Torcasio e Salvatore Bonacci. Per tutti loro le accuse riguardano , a vario titolo, i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare eroina, “in concorso e continuato”.

Per quanto riguarda la posizione di Antonio Godino, 26enne di Decollatura, i suoi difensori, gli avvocati Antonio Gigliotti e Renzo Andricciola hanno chiesto il patteggiamento della pena, fissata a 3 anni, 9 mesi e 25 giorni di detenzione con 14mila euro di multa. Per due imputati, invece, il processo seguirà secondo l’abbreviato: il rito alternativo è stato scelto, infatti, da Salvatore Mingoia e Alen Pasquini. Ha chiesto il rito abbreviato condizionato all’escussione di un teste un altro imputato, Giacomo Pascuzzi: richiesta che il Gup Barbara Borelli ha accolto e quindi nella prossima udienza verrà ascoltato il teste chiamato dalla difesa. Analoga richiesta di rito abbreviato condizionato era già stata avanzata dall'imputato Francesco Marchio, per il quale il difensore aveva chiesto l'effettuazione di perizia fonica.  

A luglio furono quattro gli arresti mentre altri dieci gli indagati, tutti ritenuti coinvolti in un giro di spaccio in diversi comuni dell’area del Reventino (da qui il nome dell’operazione) e, in particolare, a Decollatura, Soveria Mannelli con riferimenti anche a Lamezia.

Tutte le indagini, portate avanti dai Carabinieri di Soveria Mannelli, hanno avuto inizio con le intercettazioni relative all’attentato presso l’abitazione di Domenico Mezzatesta, ora latitante e condannato all’ergastolo insieme al figlio Giovanni, per il duplice omicidio di Decollatura. Ascoltando le intercettazioni i carabinieri hanno scoperto l’attività di spaccio e quindi hanno cominciato un’intensa attività di indagini continuata fino alla metà del 2013 e che ha portato poi agli arresti e ai relativi fermi.

C.S.

 

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