Alta tensione al carcere di Catanzaro, scontro tra detenuti e feriti alcuni agenti

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Catanzaro- Alta tensione nella casa circondariale di Catanzaro per una violenta lite scoppiata tra detenuti e che per oltre tre ore ha interessato il carcere. L'allarme è scattato attorno alle 13 e solo dopo alcune ore la situazione sembra essere tornata sotto controllo.  Alcuni tra i detenuti dell'istituto penitenziario  hanno occupato un intero piano del carcere a quanto pare a causa di uno scontro scoppiato tra due sezioni detentive. La situazione è degenerata velocemente, portando all'intervento immediato gli agenti di Polizia Penitenziaria in servizio. Ad intervenire anche il Provveditorato regionale dell' Amministrazione Penitenziaria, il Nucleo Investigativo Regionale, oltre ad essere stati richiamati gli agenti che oggi non erano in servizio. L'area esterna è presidiata dalle forze dell'ordine e vi sarebbero alcuni feriti fra gli agenti.

"Una ventina di detenuti di due diverse sezioni si sono affrontati, a una prima ricostruzione animati anche da sentimenti xenofobi. Poi i detenuti se la sono presa anche con la polizia penitenziaria intervenuti, fino a tentare di sottrarre le chiavi dei cancelli a uno di loro. Promotore della sommossa detenuto non nuovo ad azioni simili in varie carceri del Paese e ripetutamente anche a Catanzaro, dov'è ritornato nonostante fosse da lì stato trasferito proprio per ragioni di ordine e sicurezza. Solo ieri sera, come in altre circostanze, aveva aggredito violentemente due appartenenti alla Polizia penitenziaria". A riferirlo, Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria. "Ormai nelle carceri si assiste a veri e propri episodi di guerriglia - sottolinea De Fazio - quello di Catanzaro, peraltro, è il maggiore penitenziario calabrese, con circa 640 detenuti presenti e solo 344 operatori di polizia penitenziaria assegnati (di cui molti solo sulla carta), laddove ne servirebbero almeno il doppio. Se a ciò si aggiunge una gestione complessiva sia dei circuiti detentivi sia dei sistemi organizzativi, condotta dal Provveditorato regionale, che lascia molto a desiderare, è inevitabile che i livelli di sicurezza siano insufficienti".

Reazioni

Fp-Cgil: “Potenziare organico”

"Continuano le violenze nei confronti degli agenti della Polizia penitenziaria dell'istituto penitenziario di Catanzaro. La notizia ci preoccupa ma non ci stupisce. Da mesi ormai mettiamo in evidenza l'emergenza e la carenza del personale in cui sono costretti a vivere gli operatori di sicurezza dell'istituto penitenziario". E' quanto si afferma in una nota della segreteria regionale e di quella dell'Area Vasta (Catanzaro- Vibo Valentia- Crotone) della Fp Cgil "dopo le ultime aggressioni avvenute nel carcere di Catanzaro e che hanno visto protagonisti numerosi detenuti, i quali hanno persino tentato di sottrarre le chiavi del cancello". "Oltre a manifestare la nostra assoluta e incondizionata solidarietà agli agenti coinvolti e in particolare a quelli feriti - è detto nella nota - non possiamo non focalizzare l'attenzione sul problema che sta alla base. Il nostro invito infatti è rivolto a chi dovrebbe inviare il personale dove è deficitario o assente. Il nostro impegno quotidiano è di organizzare il lavoro ma è evidente che gli agenti che vivono nel carcere sono in sottonumero". "Non è più tempo di attendere - si sottolinea nella nota - per la sicurezza dei detenuti dell'istituto penitenziario e per gli agenti che lavorano instancabilmente. Ora più che mai è urgente inviare personale".

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