Lamezia Terme - Una vasta operazione è stata effettuata da parte della Polizia di Stato. Centinaia di agenti hanno eseguito decine di fermi, emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Catanzaro, in oltre 20 province italiane. Fra le persone fermate figurano calciatori, dirigenti e presidenti di clubs. L’accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. E’ il calcio-scommesse al centro dell’operazione.
La nuova indagine della Polizia di Stato sul calcioscommesse, condotta dagli uomini del Servizio centrale operativo e della Squadra mobile di Catanzaro, avrebbe accertato l'esistenza di due diverse associazioni criminali in grado di alterare i risultati degli incontri di Lega Pro e di Serie D. Decine le partite che sarebbero oggetto di combine.
Sono oltre 70 gli indagati e 50 i fermi emessi dai magistrati di Catanzaro. La Polizia di Stato sta eseguendo arresti e perquisizioni in Calabria, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Toscana, Liguria, Veneto, Lombardia. Le indagini della Squadra Mobile di Catanzaro avrebbero accertato decine di combine di partite di calcio dei campionati in corso di Lega Pro e Lega D.
I NOMI
CALCIATORI COINVOLTI
Astarita Salvatore, ex calciatore dell’Akragas
Pignatta Luciano Ariel, calciatore del Sorrento
Carotenuto William, calciatore del San Severo
Izzo Pasquale, calciatore della Puteolana
Marzocci Emanuele, calciatore della Puteolana
Ridolfi Giacomo, calciatore del Santarcangelo Calcio
Di Lauro Fabio, ex calciatore Garaffoni Mirko, calciatore del Maceratese
Giampà Domenico, calciatore del Catanzaro
ALLENATORI COINVOLTI
Costantino Francesco Massimo, ex allenatore della Torres
Di Napoli Arturo, allenatore del Vittoriosa Stars (Malta) ex Savona calcio
T. M., ex allenatore del Pro Patria
Solidoro Massimiliano, ex collaboratore tecnico del Savona
Corda Ninni, allenatore del Baretta
DIRIGENTI SPORTIVI COINVOLTI
Moxedano Mario, presidente del Neapolis
Ciccarone Antonio, direttore sportivo del Neapolis
Capitani Domenico, presidente della Torres
Nucifora Vincenzo, ex direttore sportivo della Torres
Flora Antonio, presidente del Brindisi
Morisco Vito, direttore generale del Brindisi
Daleno Savino, dirigente del Brindisi
Di Nicola Ercole, direttore sportivo de L’Aquila
Molino Francesco, direttore sportivo del Comprensorio Montalto Uffugo
Palermo Antonio, dirigente del Comprensorio Montalto Uffugo
Somma Paolo, direttore sportivo del Sorrento calcio
Pagniello Maurizio Antonio, ex calciatore ed ex presidente del Trento
Bingham Dennis Patrick, imprenditore inglese, amministratore unico e legale rappresentante dell’A.C. Monza Brianza 1912
Califano Gianni, direttore sportivo del Monza
Ulizio Mauro, ex direttore sportivo del Monza
Arpaia Claudio presidente del Vigor Lamezia
Maglia Fabrizio, d.s. del Vigor Lamezia
Bellini Felice, responsabile marketing Vigor Lamezia
Ortoli Armando, d.s. del Catanzaro
Iannazzo Pietro, ex d.s. del Sambiase
PROCURATORI SPORTIVI
Ruga Mauro
Piraino Daniele
Sampino Giuseppe
Ascari Eugenio - Procuratore e agente
ALTRI INDAGATI
Moxedano Raffaele, fratello di Mario Ciccarone
Vinicio, fratello di Antonio
Ciardi Daniele, magazziniere del Sant’Arcangelo
Aruci Erikson, amico di Fabio di Lauro
Benini Stefano, uomo di fiducia di Carluccio
Solazzo Marcello, uomo di fiducia di Carluccio
De Palma Diego, uomo di fiducia di Fabio Di Lauro
Dan Ioana Delia, interprete legata a Ulizzio
Pietanza Raffaele, uomo di fiducia di Carluccio e Slazzo
Annis Gimmi, uomo di fiducia Carluccio e Solazzo
Caliufano Bruno, padre del d.s. del Monza
Gianni Cenni Massimo, coinvolto sequestro per estorsione
La Ferla Sebastiano, uomo di fiducia di Bellini Felice
Poggi Raffaele, uomo di fiducia di Malisi
Scarnà Alberto, sovrintendente della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Ravenna
- Ciccarone Antonio
- Noxedano Mario
- Molino Francesco
- Palermo Antonio
- Noxedano Raffaele
- Izzo Pasquale
- Marzocchi Emanuele
- Astarita Salvatore
- Daleno Savino
- Flora Antonio
- Flora Giorgio
- Morisco Vito
- Di Nicola Ercole
- Nucifora Vincenzo
- Di Lauro Fabio
- Brdanin Aleksander
- Milosavljevic Uros
- Jovicic Milan
- Ciardi Daniele
- Malvisi Enrico
- Guidone Marco
- Obeng Francis
- Traore’ Mohamed Lamine
- Ridolfi Giacomo
- Ulizio Mauro
- Carluccio Massimiliano
- Solazo Marcello
- Ulizio Andrea
- Timosenco Ala
- Aruci Erikson
- Gerolino Adolfo
- Melillo Vincenzo
- T. M.
- Benini Stefano
- Scarnà Alberto
- Pagniello Maurixio Antonio detto “Morris
- Dan Ioana Delia detta “Bianca”
- Pietanza Raffaele
- De Palma Diego
- Poggi Raffaele
- Nerjaku Edmond
- Califano Gianni
- Califano Bruno
- Cenni Massimo
- Corda Ninni
- Maglia Fabrizio
- Bellini Felice
- Farruggia Robert
- Farruggia Adrian
- La Ferla Sebastianz
L’inchiesta della Procura Antimafia di Catanzaro ha scoperto una rete di associati, fra calciatori, allenatori, presidenti e dirigenti sportivi, che coinvolgerebbe oltre 30 squadre. Il fermo di oltre 1000 pagine, delinea una rete di personaggi, appartenenti a due distinte organizzazioni criminali, rispettivamente attive nella combine di incontri dei campionati di Lega Pro e Lega Nazionale Dilettanti, capaci di alterare risultati e investire danaro nel connesso “giro di scommesse” in Italia e all’estero.
Perquisizioni e arresti sono in corso nel maxi-blitz della Polizia di Stato sul calcio-scommesse. Diverse perquisizioni riguardano anche sedi di clubs calcistici. Fra i destinatari del fermo, risultano personaggi stranieri. Per alcuni indagati vengono contestate anche le aggravanti mafiose e transnazionali. Fra questi un membro della cosca Iannazzo, potente clan della ‘ndrangheta lametina. Nell’inchiesta risulta coinvolto un poliziotto.
Gli arresti e le perquisizioni eseguite dalla Squadra Mobile di Catanzaro e dal Servizi Centrale Operativo di Roma, riguardano dirigenti, allenatori e calciatori di squadre di Lega Pro e Lega D. Coinvolte nel giro di partite truccate sarebbero diverse squadre fra le quali Pro Patria, Barletta, Brindisi, L’Aquila, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor-Lamezia, Santarcangelo, Sorrento, Montalto, Puteolana, Akragas, San Severo. Ci sarebbe anche il ds della Vigor Lamezia Fabrizio Maglia.
Le indagini della Squadra Mobile di Catanzaro, sviluppate con l’attivazione di innumerevoli attività tecniche sono partite attraverso il monitoraggio di Pietro Iannazzo classe ’75, elemento di spicco della omonima consorteria ‘ndranghetistica che intratteneva rapporti per alterare partite di calcio con presidenti delle società calcistiche coinvolte.
L’attivazione successiva di numerosi presidi tecnici ha consentito di delineare l’esistenza di due distinte organizzazioni criminali rispettivamente attive nelle combine di numerosi incontri di calcio. E’ stato accertato che le due citate organizzazioni erano gestite secondo un medesimo ”modus operandi”; in particolare i componenti principali delle stesse, tutti inseriti anche in ruoli di vertice delle strutture organizzative delle rispettive compagni, hanno fatto valere le loro conoscenze con calciatori disponibili alle combine ai quali venivano corrisposti, di volta in volta, somme di denaro o promesse di ingaggi più remunerativi in altre squadre con il fine di ottenere prestazioni compiacenti finalizzate ai risultati da alterare.
E’ stata accertata, altresì, una particolare capacità da parte dei menzionati indagati nell’approfittare, per propri fini, delle difficoltà economiche di alcune squadre che per tali motivi risultavano maggiormente disponibili ad introiti derivanti dal corrispettivo della combine prospettatigli: le situazioni debitorie oltre che le già compromesse posizioni in classifica di alcune società rendevano le stesse oltremodo permeabili alle illecite offerte di alterazione di incontri che in alcuni casi riguardavano la previsione di risultati particolari (di norme di incontri che terminavano con la realizzazione di diverse reti realizzate da entrambe o da una delle squadre), con conseguente aumento delle quote delle relative scommesse che hanno reso le stesse particolarmente proficue per gli interessi degli scommettitori. Alle combine hanno partecipato a vario titolo quali concorrenti dirigenti, allenatori e calciatori di numerose squadre di calcio, dei menzionati campionati. Le partite accertate oggetto di alterazione sono state disputate nei campionati in corso ed hanno visto il coinvolgimento di 20 squadre di Lega Pro e 13 di Lega Nazionale Dilettanti. Con riferimento all’organizzazione che ha avuto come fine l’alterazione dei risultati delle partite di Lega Pro sono anche emersi profili di transnazionalità in ragione delle scommesse effettuate su piattaforme estere da alcuni degli indagati favoriti in ciò da complici di nazionalità slava, albanese e maltese che si sono evidenziati, oltre che come scommettitori, anche finanziatori delle combine. Oltre ai provvedimenti di fermo sono state eseguite 27 perquisizioni domiciliari delegate a carico di ulteriori indagati, nonché perquisizioni alle sedi delle società calcistiche del Sambiase Calcio e della Vigor Lamezia. Ad alcuni indagati vengono contestati, altresì, i reati di sequestro di persone ed estorsione realizzati a seguito di contrasti interni con riferimento a rapporti di credito-debito tra i diversi gruppi di finanziatori e scommettitori. In tale ambito è stata contestata anche la detenzione di armi a carico di soggetti che si erano resi responsabili dei menzionati reati. Allo stato risultano irreperibili gli indagati indicati ai nn. 8 - 16 - 17 - 18 - 36 - 37 - 48 e 49, per i quali sono in corso attività di ricerche. dopo le formalità di rito gli arrestati sono stati associati presso le Case Circondariali di competenza dei luoghi dove sono stati eseguiti i provvedimenti di fermo.
Ecco le partite prese in esame
Hinterregio-Neapolis del 7 settembre 2014
Sorrento-Montalto del 12 ottobre 2014
Neapolis-Montalto del 26 ottobre 2014
Monopoli-Puteolana del 2 novembre 2014
Montalto-Frattese del 2 novembre 2014
Due Torri-Neapolis del 2 novembre 2014
Neapolis-Akragas del 9 novembre 2014
Neapolis-Sorrento del 23 novembre 2014
Brindisi- San Severo del 23 novembre 2014
Andria-Puteolana del 23 novembre 2014
Pomigliano-Brindisi del 14 novembre 2014
Pisa-Torres del 29 ottobre 2014
Juve Stabia-Lupa Roma del 1 novembre 2014
Santarcangelo-Aquila del 15 novembre 2014
Grosseto-Santarcangelo del 22 novembre 2014
Aquila-Savona del 23 novembre 2014
Prato-Santarcangelo dell’8 ottobre 2014
Cremonese-Pra Patria del 15 dicembre 2014
Monza-Torres del 17 dicembre 2014
Bassano-Monza del 21 dicembre 2014
Torres-Pro Patria dell’11 giugno 2014
Pro Patria-Pavia del 17 giugno 2014
Aquila-Tuttocuoio del 25 marzo 2015
Aquila-Santarcangelo del 29 marzo 2015
Barletta-Catanzaro del 1 aprile 2015
Aversa-Barletta dell’11 aprile 2015
Vigor Lamezia-Paganese del 12 aprile 2015
Barletta-Vigor Lamezia del 19 aprile 2015
Hinterregio-Neapolis del 7 settembre 2014
Sorrento-Montalto del 12 ottobre 2014
Neapolis-Montalto del 26 ottobre 2014
Monopoli-Puteolana del 2 novembre 2014
Montalto-Frattese del 2 novembre 2014
Due Torri-Neapolis del 2 novembre 2014
Neapolis-Akragas del 9 novembre 2014
Neapolis-Sorrento del 23 novembre 2014
Brindisi- San Severo del 23 novembre 2014
Andria-Puteolana del 23 novembre 2014
Pomigliano-Brindisi del 14 novembre 2014
Pisa-Torres del 29 ottobre 2014
Juve Stabia-Lupa Roma del 1 novembre 2014
Santarcangelo-Aqualia del 15 novembre 2014
Grosseto-Santarcangelo del 22 novembre 2014
Aquila-Savona del 23 novembre 2014
Prato-Santarcangelo dell’8 ottobre 2014
Cremonese-Pra Patria del 15 dicembre 2014
Monza-Torres del 17 dicembre 2014
Bassano-Monza del 21 dicembre 2014
Torres-Pro Patria dell’11 giugno 2014
Pro Patria-Pavia del 17 giugno 2014
Aquila-Tuttocuoio del 25 marzo 2015
Aquila-Santarcangelo del 29 marzo 2015
Barletta-Catanzaro del 1 aprile 2015
Aversa-Barletta dell’11 aprile 2015
Vigor Lamezia-Paganese del 12 aprile 2015
Barletta-Vigor Lamezia del 19 aprile 2015
Tra arrestati ds L'Aquila
Tra gli arrestati dell'inchiesta sul calcioscommesse che ha coinvolto Lega Pro e serie D c'è il direttore sportivo Ercole Di Nicola, originario di Atri (Teramo), responsabile dell'area tecnica dell'Aquila calcio. Secondo quanto appreso da fonti investigative, è stato fermato nelle prima ore della mattina a Venezia. Di Nicola sarebbe uno degli uomini chiave dell'inchiesta. Secondo quanto appreso non ci sono indagati tra i rappresentanti della proprietà del club e tra il resto della dirigenza. L'Aquila come società non è coinvolta a livello penale.
Sindaco L'Aquila: a tifosi si deve rispetto
Il comune dell'Aquila si costituirà parte civile nel processo legato all'inchiesta sul calcioscommesse della Procura di Catanzaro "per i danni morali causati - dice il sindaco del capoluogo abruzzese Massimo Cialente - da questa vergognosa vicenda che apre una ferita gravissime nelle tante comunità colpite". "I sindaci - aggiunge - devono reagire, devono scatenarsi per difendere le comunità, i dirigenti e i calciatori non sono mercenari, fanno sport per migliaia di tifosi per i quali si deve avere rispetto".
Malore per arrestato nelle Marche
Uno degli arrestati dell'operazione legata al calcioscommesse, Enzo Nucifora, avvocato ed ex dirigente sportivo di varie società calcistiche, è stato prelevato nella sua abitazione a San Benedetto del Tronto dagli agenti della Squadra mobile di Ascoli Piceno che gli hanno notificato un ordine di custodia cautelare in carcere e condotto poi presso la Questura dove ha avuto un malore. Attualmente si trova all'ospedale Mazzoni di Ascoli per accertamenti in attesa di essere trasferito nel carcere di Marino del Tronto. Nucifora, compatibilmente con le condizioni di salute, verrà interrogato nei prossimi giorni per rogatoria dal gip di Ascoli.
Arrestati due dirigenti del Monza Calcio
L'ex direttore generale del Monza Calcio, Mauro Ulizio (oggi dirigente Pro Patria) e l'attuale direttore sportivo Gianni Califano, sono stati arrestati questa mattina a Monza nell'ambito della maxi operazione 'Dirty Soccer', coordinata dalla Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro. I loro nomi sono inclusi nell'indagine sul calcioscommesse insieme a quelli di altri dirigenti sportivi e calciatori di una trentina di squadre di Serie D e Lega Pro, accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva.
A Ravenna fermato un sovrintendente Polizia
Era in servizio alla questura di Ravenna da poco tempo Alberto Scarnà, il 42enne sovrintendente di Polizia originario di Cosenza fermato nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse della procura di Catanzaro. Scarnà, prima di arrivare a Ravenna, aveva prestato servizio nella sezione di Polizia Stradale di Cesena. La misura è stata eseguita dalla Squadra Mobile che ha fermato anche un altro ravennate, il 52enne Raffaele Poggi, di Riolo Terme.
© RIPRODUZIONE RISERVATA