Catanzaro - Un uomo di 37 anni è deceduto, molto probabilmente a seguito di una dissezione aortica, durante il trasferimento in elisoccorso dagli ospedali Riuniti di Reggio Calabria al Sant’Anna di Catanzaro. Il reparto di cardiochirurgia dello Stretto, sebbene sia stato inaugurato lo scorso 7 novembre dal Ministro Lorenzin, risulta ancora chiuso.
REAZIONI
Cannizzaro (Cdl): "Con gli slogan non si salvano le vite"
"Con gli slogan non si salvano le vite. Aprite immediatamente Cardiochirurgia. Sono passate solo alcune settimane da quando il ministro per la Salute Beatrice Lorenzin è venuta a Reggio Calabria per inaugurare il Centro Cuore all'interno del Grande ospedale metropolitano Bianchi-Melacrino-Morelli e oggi quello che, purtroppo, registriamo è il decesso di un giovane 37enne morto durante il trasferimento in elisoccorso dagli ospedali Riuniti di Reggio al Sant'Anna di Catanzaro". Lo afferma il capogruppo della Cdl al Consiglio regionale Francesco Cannizzaro. "Una storia davvero brutta e dolorosa - prosegue - che mette in evidenza due facce di una stessa medaglia: da un lato il tempestivo intervento dei medici del reparto di Cardiologia del nosocomio che hanno diagnosticato la dissezione aortica del giovane ragazzo, dall'altro la chiusura inspiegabile di quel reparto, la Cardiochirurgia, inaugurato in pompa magna ma ad oggi chiuso, non operativo e all'interno del quale, se fosse stato aperto,i medici avrebbero potuto salvare il ragazzo.
I viaggi della speranza da Reggio a Catanzaro non sono finiti ed è notizia certa che dallo scorso 8 Novembre, giorno in cui il ministro Lorenzin insieme al presidente Oliverio e company hanno annunciato l'attesa apertura del reparto, alcuni pazienti sono stati portati d'urgenza al Sant'Anna. E' stato l'ennesimo inganno, l'ennesima presa in giro fatta ai calabresi di una classe politica che non ha per nulla pensato ai malati, a chi quotidianamente lotta tra la vita e la morte, ma ha approfittato della circostanza per pubblicizzare la Riforma costituzionale che distrugge il diritto alla salute.
Il mio pensiero va in primis ai familiari del giovane ragazzo ai quali questa politica dovrebbe chiedere perdono per non essere riuscita a salvare il proprio figlio, perdono perché non lo hanno protetto, perdono perché non gli hanno garantito il buon servizio sanitario che ogni Stato deve assicurare. La sanità calabrese paga gli errori di uomini e donne che favoriscono clientele e speculano politicamente sulla pelle dei malati". "La Cardiochirurgia di Reggio Calabria - conclude Cannizzaro - non può stare più chiusa. La nostra gente va curata bene e chi non ha a cuore la salute dei calabresi deve andare immediatamente a casa".
Nicolò (FI): "No a conclusioni affrettate ma molti pazienti costretti a trasferirsi da Reggio a Catanzaro"
“Non traiamo conclusioni che esulano dalle nostre competenze e meno che mai ci arrischiamo sul terreno squallido di facili speculazioni sulle tragedie ma non è possibile tacere sulla notizia di queste ore della morte a Reggio di un giovane per dissezione aortica mentre veniva trasferito d’urgenza al Sant'Anna di Catanzaro, senza ricordare, con infinita amarezza e non solo, che il Centro cuore di Reggio è stato inaugurato venti giorni fa ma non è mai entrato in funzione”.
E’ quanto dichiara in una nota il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Alessandro Nicolò, nella quale, tra l’altro, osserva: ”Non sappiamo se il giovane di 37 anni morto ieri durante il trasferimento in elisoccorso dagli ospedali Riuniti di Reggio a Catanzaro si sarebbe potuto salvare qualora fosse stata già operativa la Cardiochirurgia dell'Azienda dello Stretto inaugurata in pompa magna, il 7 novembre scorso, dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, dal governatore Mario Oliverio. Sappiamo però con certezza che non solo il giovane deceduto in eliambulanza ma decine di pazienti con gravi cardiopatie sono costretti dalla provincia di Reggio a trasferirsi a Catanzaro o in altre sedi per interventi ritenuti indispensabili”.
Ancora Nicolò: “Non ci si venga a dire, per decenza, che solleviamo un caso che configura una speculazione politica sulla tragedia perchè la vera e peggiore speculazione politica è stata già consumata con l’inaugurazione solenne e fastosa di una struttura sanitaria assolutamente indispensabile e colpevolmente lasciata, invece, chiusa e inutile di fronte alle necessità dell’utenza territoriale”.
“Capiamo – aggiunge il capogruppo di Forza Italia – che Oliverio, già ‘lupo della Sila’, ha dovuto piegarsi, ormai ammansito, alle esigenze di un governo Renzi trasformato nelle ultime settimane in macchina propagandistica in vista del referendum. Non si può, però, esagerare e utilizzare persino le strutture sanitarie, specie quelle espressamente destinate a salvare le vite umane, per far campagna referendaria e tentare così di raccattare qualche voto per rendere meno cocente la sconfitta del prossimo 4 dicembre”.
Sculco: "Notizia che lascia basiti"
“Non si recupera la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella politica, se non si taglia la distanza fra il dire e il fare. Apprendere della morte a Reggio di un giovane di 37 anni per dissezione aortica mentre veniva trasferito d’urgenza al Sant'Anna di Catanzaro, quando il Centro cuore di Reggio, inaugurato circa un mese fa, rimane inattivo, lascia basiti. Ed esige - afferma la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco - un chiarimento pubblico, rigoroso e tempestivo, che sono certa non mancherà. Le ragioni della non entrata in attività della Cardiochirurgia a Reggio vanno spiegate fin nei minimi particolari.
E se ci sono responsabilità è urgente che siano rese note. La Calabria non può permettersi di continuare a perdere appeal e credibilità sul piano nazionale ed europeo per vicende scandalose che semplicemente non dovrebbero mai verificarsi. Né la politica può permettersi, specie in questa fase di acuto disagio sociale, che le proprie scelte, da quelle di routine a quelle innovative e coraggiose, siano compromesse da chi ha l’onere di tradurle in atti e fatti concreti”.
Risveglio Ideale: "Dopo le inaugurazioni e le passerelle in nulla"
"A quanto pare a Reggio ed in tutta la Calabria dopo le inaugurazioni e le passerelle in pompa magna regna il nulla" affermano da Risveglio Ideale. Il 7 novembre scorso, alla presenza di tutti i rappresentanti delle Istituzioni, regionali, provinciali e comunali al seguito del Ministro Lorenzin, è stato inaugurato il reparto di Cardiochirurgia. Reparto a quanto pare privo di ogni funzionalità.
Una tragedia che poteva, Doveva essere evitata, ma purtroppo un giovane di 37 anni ha perso la vita durante il trasferimento in elisoccorso diretto dagli Ospedali Riuniti di Reggio, dove gli era stato diagnosticato il gravissimo problema, al Sant’Anna di Catanzaro.
Il reparto, quell’eccellenza che tanto hanno decantato prima e dopo la fatidica data tutti “gli inauguranti”, risulta essere inesorabilmente ancora CHIUSO. Ma, probabilmente, questa disgrazia verrà ignorata dai signori governanti nazionali. Loro sono impegnati in campagna elettorale a girare l’Italia ed accolti come i “Messia del momento” anche e soprattutto dai nostri amministratori i quali dimenticano che la Calabria sta morendo per mano di coloro che avvicendandosi al potere hanno unicamente fatto e continuano a fare i loro interessi e non quelli della popolazione!
Anche se abituati alle inaugurazioni di incompiute eccellenti, esigiamo dal Presidente della Regione Calabria e dal Ministro Lorenzin di conoscere le ragioni della chiusura dell’importante reparto del nosocomio reggino".
Dieni: "Cardiochirurgia bluff, Oliverio chieda scusa"
"L'inaugurazione della Cardiochirurgia di Reggio Calabria rappresenta solo l'ennesimo bluff referendario. Oliverio deve immancabilmente chiedere scusa a tutti i calabresi». È quanto dichiara la deputata del M5S Federica Dieni. Che aggiunge: "La tragedia del giovane morto per dissezione aortica durante il trasferimento al Sant'Anna di Catanzaro dimostra, qualora ce ne fosse stato bisogno, l'inganno perpetrato dal Pd di Oliverio e dal ministro Lorenzin nei confronti dei reggini e dei calabresi. La verità è che il reparto di Cardiochirurgia non era pronto il 7 novembre e non è pronto adesso; ma i principali sostenitori del Sì hanno voluto comunque tagliare il nastro nel tentativo squallido di ottenere consensi elettorali".
"Oliverio – continua – ha insomma strumentalizzato il bisogno di avere, a Reggio e in Calabria, una sanità finalmente efficiente e moderna. È un atteggiamento politico riprovevole, ancor più grave se messo in atto da chi, con l'appoggio di un premier spregiudicato, tra qualche mese potrebbe diventare commissario regionale del settore sanitario"."Il governatore – prosegue Dieni – non ha fatto tutto da solo. È giusto il caso di ricordare i manifesti osannanti diffusi dal Pd regionale, che ringraziava Oliverio per l'imminente apertura della Cardiochirurgia. Perché il capogruppo Sebi Romeo adesso tace? Perché nessun esponente dem ha sentito la necessità di fare mea culpa e di ammettere il madornale errore?"."Se conosciamo bene i nostri polli – conclude la parlamentare 5 stelle –, i reggini e i calabresi non riceveranno mai le scuse da parte di chi ha messo in piedi questo spettacolo indegno. Per Oliverio e il Pd, in fondo, contano solo i voti, che siano quelli per il referendum o per le elezioni regionali. Del resto non gliene importa nulla".
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