Lamezia Terme - Si chiude con una condanna a 30 anni per Pietro Iannazzo e Domenico Cannizzaro il processo con rito abbreviato per il duplice omicidio avvenuto a Lamezia Terme nel settembre 2000 di Giovanni Torcasio e Cristian Materasso.
Il gup Chiara Esposito, nel pomeriggio, ha emesso la sentenza di primo grado nei confronti di Cannizzaro, accusato di essere il mandante e Iannazzo, invece, l'esecutore materiale per i quali la pubblica accusa, nel corso delle precedenti udienze, aveva richiesto la condanna all'ergastolo. Nel procedimento in rito abbreviato era stato accusato anche Vincenzo Iannazzo di essere fra i mandanti ma l'imputato è successivamennte deceduto. A reggere le difese i legali Renzo Andricciola, Francesco Gambardella, Lucio Canzoniere e Antonio Larussa.
Giovanni Torcasio e Cristian Matarasso erano stati uccisi in un agguato consumato a Lamezia Terme il 29 settembre 2000, al termine di un lungo inseguimento iniziato nel centro di Lamezia Terme e concluso, dopo circa 3 km, nei pressi del bivio Carrà Cosentino. Secondo le indagini che all'epoca furono realizzate dalla procura antimafia di Catanzaro, il movente del duplice omicidio è potrebbe essere ricercato nella volontà delle cosche confederate di vendicare gli omicidi di Francesco Iannazzo e di Giuseppe Cannizzaro e, al contempo, prevenire ulteriori azioni omicidiarie ai loro danni. Nell'operazione della procura di Catanzaro che portò agli arresti, rimase coinvolto anche Antonio Davoli, oggi sotto processo con rito ordinario e la prossima udienza del procedimento si terrà il prossimo 30 gennaio per l'esame di un collaboratore di giustizia.
G.V.
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