Lamezia Terme, 11 dicembre – Notte alquanto movimentata quella appena trascorsa in città. Si è iniziato ieri sera quando, attorno alle 20:45, un’auto di un giovane senza alcun precedente è andata a fuoco in una traversa del centro cittadino. Poi, tra l’una e trenta e le due, sono stati esplosi sei colpi di pistola di grosso calibro nei confronti della saracinesca di un outlet in via Adda. I proprietari hanno scoperto la “sorpresa” questa mattina, al momento di aprire il negozio per lo shopping domenicale pre-natalizio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che, assieme alla scientifica, hanno effettuato i rilievi del caso e transennato la zona antistante il negozio all’angolo di via Crati. L’ultimo episodio, infine, si è verificato all’alba di stamane quando due automobili di proprietà di un ispettore della polizia penitenziaria e della moglie sono state incendiate, sempre a Lamezia Terme. Le vetture, una Ford Focus ed una Fiat Cinquecento, erano parcheggiate nei pressi dell'abitazione dell'ispettore, che lavora nel carcere di Vibo Valentia, dove qualche settimana fa i detenuti sottoposti a regime di alta sicurezza avevano attuato una protesta contro le restrizioni disposte nei loro confronti. A dare notizia dell'intimidazione è Gennarino De Fazio, componente della Direzione nazionale della Uil Penitenziari. "Al collega - afferma de Fazio - giungano i nostri più vivi sentimenti di solidarietà e vicinanza, nella certezza che questi vili atti intimidatori non potranno in alcun modo avere influenza sulla professionalità e sull'impegno che tutta la polizia penitenziaria di Vibo Valentia e dell'intera Calabria, profonde ogni giorno, sebbene in condizioni di estrema difficoltà operativa. Se poi c' è un nesso tra quella protesta e l'atto intimidatorio di oggi, saranno le indagini a verificarlo".
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