Lamezia, nessun apparentamento sulle schede in vista del ballottaggio. Bevilacqua ago della bilancia

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Lamezia Terme - Attenderanno probabilmente invano gli addetti al Comune di Lamezia Terme che da oggi (ore 9-12) e fino a domani sempre alle 12, aspettano che qualcuno dei coordinatori o rappresentanti dei raggruppamenti dei partiti e movimenti politici di questa tornata elettorale, si presenti presso l’Ufficio della Segreteria generale per formalizzare apparentamenti. Quello più logico e "naturale" tra le liste del candidato del centrodestra, Mario Murone, ovvero Lamezia domani, Noi moderati, Calabria azzurra, Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia e quelle del candidato uscito "sconfitto" al primo turno, Gianpaolo Bevilacqua, ovvero Gianpaolo sindaco, Lamezia nel Cuore-Italia del Meridione e Indipendenza, non si farà .

Tanto meno quello con l'altra candidata a sindaco, Doris Lo Moro e con le liste che la sostengono: Pd, Movimento 5 stelle, Azione, Per vivere bene ed Era Ora. Stando a quanto da noi appreso, infatti, Bevilacqua non farà nessun apparentamento . Se richiesto o non richiesto, lo sapremo nella conferenza stampa prevista per martedì 3 giugno presso il laboratorio di idee. Così come sapremo se lo stesso Bevilacqua lascerà liberi i suoi elettori di decidere a chi votare, e se votare. In città l'attesa cresce in vista del voto di domenica 8 e lunedì 9 giugno, quando i lametini che decideranno di recarsi alle urne dovranno decidere a chi affidare la guida del Comune. Se a Mario Murone che al primo turno ha conquistato 15636 preferenze o a Doris Lo Moro che parte da una base di 11276 voti. Decisivi dunque potrebbero rivelarsi gli 8585 voti (o parte di essi) di Bevilacqua, a favore dell'uno o dell'altra candidato.

A.C.

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