Lamezia Terme - A gennaio 202l la Prima Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, aveva annullato per la seconda volta il decreto applicativo della confisca prevenzionale disposta nei confronti di Giorgio Galiano in relazione ad alcuni beni sottoposti a confisca con rinvio alla Corte di Appello di Catanzaro, Sezione Misure di prevenzione, per un nuovo giudizio.
Ora, la Terza Sezione Penale della Corte di Appello di Catanzaro, giudicando in sede di rinvio della Suprema Corte di Cassazione, in totale accoglimento delle argomentazioni difensive dell’Avv. Antonio Larussa e Francesco Gambardella difensori di Galiano Giorgio, ha annullato la confisca in relazione ad un terreno ad uliveto, rimasto in confisca dopo due annullamenti da parte della Suprema Corte di Cassazione. Nel decreto di annullamento, la Corte di Appello di Catanzaro, afferma come il provvedimento emesso dalla Corte d'Appello in data 21.6.2024, a seguito di perizia, aveva dato conto delle risorse patrimoniali del proposto e del suo nucleo familiare, ritenendo quindi giustificati una serie di acquisti immobiliari, ed in particolare quelli di cui ai nn. 3), 4), 5), 9), 10), 12)
Quanto, in particolare, al bene di cui al punto 4), su cui la Corte non aveva provveduto in dispositivo, va evidenziato che si tratta di un terreno coltivato ad uliveto, acquistato da Galiano Giorgio con risorse lecite, cosi come evidenziato dal perito, il quale ha dato conto della capacità reddituale del proposto, sufficiente per le acquisizioni immobiliari in questione. Ne deriva, pertanto, che anche in riferimento al bene di cui al punto 4), andava disposta la revoca della confisca e la restituzione dello stesso all'avente diritto.
Nel 2019, il Tribunale, Misure di Prevenzione aveva confiscato diversi beni costituenti patrimonio immobiliare di Galiano Giorgio e del suo nucleo familiare per oltre un milione di euro sulla scorta del giudizio di pericolosità sociale e della sproporzione tra redditi accertati e le possidenze, ma già, successivamente la Corte di Appello di Catanzaro nel 2021 aveva annullato quel provvedimento di confisca in relazione all’abitazione del Galiano, ad alcuni fabbricati ed in relazione al terreno annesso, mantenendo la confisca sugli altri beni Successivamente, la Suprema Corte di Cassazione, aveva annullato quel decreto per difetto assoluto di motivazione in ordine ai presupposti della confisca. A seguito di quel giudizio di annullamento, la Corte di Appello di Catanzaro aveva disposto la revoca della confisca su quasi tutti i beni del Galiano Giorgio, residuando un conto corrente e due terreni coltivati ad uliveto uno dei quali oggi torna completamente nella disponibilità del Galiano.
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