Operazione Artemis a Lamezia, Cassazione annulla ordinanza cautelare per Molea

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Catanzaro - La Suprema Corte di Cassazione annulla l’ordinanza custodiale genetica del GIP e quella del Tribunale della libertà a carico di Molea Andrea, accusato di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza, reati aggravati dall’agevolazione mafiosa.

La Corte di Cassazione, in accoglimento del ricorso cautelare avanzato dal difensore di fiducia di Molea Andrea, avv. Arturo Bova, ha annullato senza rinvio l’ordinanza genetica del GIP e quella del Tribunale del Riesame di Catanzaro relativamente al capo di imputazione per il reato di corruzione in atti giudiziari aggravato dal metodo mafioso, mentre ha annullato con rinvio ad altra sezione del Tribunale della Libertà di Catanzaro relativamente al secondo capo di imputazione, concernente il reato di falsa testimonianza aggravato dall’agevolazione mafiosa.

L’operazione risale allo scorso 7 novembre allorquando i Carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro – hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 59 indagati, emessa dal Gip di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine ai delitti di associazione di tipo ‘ndranghetistico, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, anche aggravata dalle modalità e finalità mafiose, e altri numerosi reati in materia di coltivazione, detenzione, e commercializzazione di sostanze stupefacenti.

Il presunto sodalizio, secondo gli inquirenti, era operativo nei territori di Lamezia Terme e nei Comuni a cavallo delle province di Catanzaro e Vibo Valentia, in particolare nei territori di Maida e Cortale. I Giudici della Suprema Corte, nell’annullare l’ordinanza hanno ritenuto meritevoli di accoglimento i motivi di ricorso avanzati dal difensore avv. Arturo Bova relativamente ai capi d’imputazione ascritti a Molea Andrea.

La Corte di Cassazione aveva rinviato per ben due volte l’udienza con la motivazione: “ considerata l’importanza delle questioni trattate”. Nel pomeriggio del 3 luglio u.s. è stata data lettura della decisione. Particolare soddisfazione e’ stata espressa dal difensore di fiducia avv. Arturo Bova che ha avuto modo di sottolineare che “sebbene il processo sia ancora da celebrare, la decisione della Corte di Cassazione riporta la vicenda nella sua più appropriata sede e veste processuale, sfrondando definitivamente la posizione di Molea Andrea, da ogni e qualsivoglia connotato di mafiosita’. Niente e nessuno potrà ripagarlo dell’ immane sofferenza patita per essere stato ingiustamente incolpato di aver agito per favorire una cosca mafiosa, ma almeno potrà recuperare quella dignità pubblica che gli era stata ingiustamente sottratta. Fortunatamente la Magistratura ha in se’ gli anticorpi per rimediare ai propri errori”.

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