Catanzaro – Nuova udienza davanti al Gup Commodaro per le 43 persone coinvolte nell'operazione antimafia della Dda di Catanzaro denominata "Chimera 1 e 2", contro presunti affiliati al clan Torcasio-Cerra-Gualtieri, con accuse che vanno dall'associazione a delinquere di stampo mafioso, alla rapina e all'estorsione. La maggior parte degli imputati ha chiesto il rito abbreviato mentre quattro, Antonio Gualtieri, Cesare Gualtieri, 37 anni, Ottorino Rainieri e Pasquale Cerra, hanno chiesto il rito abbreviato condizionato all’ascolto di alcuni testimoni persone offese. Se il gup dovesse accogliere tutte le richieste di rito alternativo, dovrebbero proseguire secondo la via della normale udienza preliminare solo tre persone Lucia Vaccaro, Peppino Festante e Gianfranco Puzzo che oggi non hanno chiesto l'abbreviato. La prossima udienza è stata fissata al cinque maggio quando, tra l’altro, sarà nominato il giudice che seguirà il processo con rito abbreviato considerato che il giudice Commodaro risulta parzialmente incompatibile per aver già giudicato alcuni degli imputati nell’operazione Remake.
L'operazione "Chimera" è stata portata a termine tra maggio e ottobre dello scorso anno per l'esecuzione di un'ordinanza cautelare relativa a due tronconi della maxi inchiesta antimafia. I promotori della cosca, "da anni contrapposta in una faida al clan dei Giampà" hanno ricordato i magistrati, sarebbero, secondo le ipotesi di accusa, il capo storico della consorteria criminale Nino Cerra che, insieme alla sorella Teresa, a Vincenzo e Pasquale Torcasio, e a Cesare e Antonio Gualtieri, avrebbero tenuto le redini della cosca lametina. Con "Chimera", secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe stato ricostruito lo scenario criminale della cosca "Cerra - Torcasio", un tempo autonoma e poi alleata con quella dei Giampà, ed alla quale, in epoca successiva alla scissione, si è avvicinata la famiglia "Gualtieri" che fino al 1992 non era inserita nel contesto mafioso come famiglia autonoma o aggregata ad altre consorterie criminali lametine. Un clan mafioso, quello "Cerra - Torcasio - Gualtieri", che dopo la disarticolazione delle cosca Giampà con le operazioni della Dda denominate "Medusa" e "Perseo", hanno evidenziato ancora gli inquirenti, approfittando "del declino dei Giampà risultava essere l'unica cosca delinquenziale operante a Lamezia Terme".
1.CERRA Nino, inteso "il vecchio" e "Zu’ Nino"
2.CERRA Teresina;
3.CERRA Pasquale, alias "Ciancimino",
4.CERRA Luca;
5.TORCASIO Vincenzo;
6.TORCASIO Alessandro;
7.TORCASIO Pasquale, inteso "Carni' " e "Cicciobello”;
8.TROPEA Francesco;
9.GUALTIERI Emilio Francesco, alias "cinque lire", "U' russu";
10.GUALTIERI Maria;
11.GUALTIERI Cesare, alias "U' Bruttu", "U' Pazzu";
12.GUALTIERI Nicola, inteso "Bomboletto";
13.FESTANTE Peppino;
14.RAINIERI Ottorino;
15.MURACA Gennaro;
16.VILLELLA Antonio, inteso "Crozza”;
17.GULLO Giuseppe;
18.CARNOVALE Pasquale;
19.PAONE Paolo;
20.PARADISO Antonio, alias "Zu' Toto";
21.LAROSA Gaetano;
22.VACCARO Lucia;
23. TORCASIO Rita;
24.TORCASIO Angela;
25.RAINIERI Aurora;
26.TORCASIO Angelina;
27.GUALTIERIAntonia, intesa "Antonella;
28.CERRA Nino;
29.TORCASIO Pasquale;
30.TORCASIO Domenico, inteso "U' Mongolo", `Mito e Micariellu;
31.TORCASIO Giovanni, inteso "U' Craparu", e "padre di Vincenzo;
32.GUALTIERI Federico, inteso "U' Zuppariellu;
33.GUALTIERI Antonio;
34.GUALTIERI Francesco;
35.GUALTIERI Cesare, inteso «U' Bruttu";
36.GUALTIERI Nicola, inteso, "Zu' Nicola", "il vecchio padre di. Gianni";
37.RAINIERI Giuseppe;
38.CIMINO Luciano; -
39.CHIRUMBOLO Giancarlo;
40.PARADISO Angelo Francesco inteso "Ciccio e Ciccuzzu";
41.CRAPELLA Massimo;
42.PUZZO Giancarlo;
43.DURANTE Alessandro;
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