
Reggio Calabria, 15 marzo - La polizia ha condotto stamani un'operazione con l'esecuzione di 35 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti presunti affiliati alla cosca della 'ndrangheta dei Longo di Polistena. Nei provvedimenti, emessi dal Gip su richiesta della Dda, è stato contestato il reato di associazione mafiosa finalizzata al compimento di tutta una serie di reati. Nel corso dell'operazione la polizia di stato ha anche sequestrato beni per un valore complessivo attorno ai trenta milioni di euro. Tra gli arrestati c’è anche un ex consigliere del Comune di Fondi (Latina). L'uomo è proprietario di un’ impresa che ha vinto un appalto per alcuni lavori a Polistena. Appalto su cui si sono concentrate le attenzioni degli investigatori della polizia e dei magistrati della Dda di Reggio Calabria che avrebbero rilevato irregolarità. L’operazione odierna denominata Scacco Matto, guidata dalla Dda reggina con a capo Giuseppe Pignatone, coordinata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e condotta dagli investigatori del Commissariato della Polizia di Polistena, diretti dal questore Carmelo Casabona e dalla squadra mobile di Renato Cortese, hanno fatto luce su intimidazioni a giornalisti e a imprenditori nella piana di Gioia Tauro. Ne è emerso un quadro in cui il clan influenzava direttamente o indirettamente l’economia pubblica e privata dell’intera Piana. "Intercettazioni in carcere, telefoniche ed ambientali - ha sottolineato Pignatone - hanno permesso di costruire un mosaico preoccupante sull'attività della cosca Longo, che aveva monopolizzato di fatto ogni attività imprenditoriale in quel comune".
E il sindaco di Polistena, Michele Tripodi, appresa la notizia dell’operazione Scacco Matto ha voluto esprimere " profonda gratitudine nei confronti della Questura di Reggio e della Magistratura, protagonisti di un'operazione senza precedenti, contro la criminalità organizzata condotta nella città di Polistena". "Adesso tocca alla società civile, ai giovani, alla gente comune - prosegue il sindaco Tripodi - prendere coscienza e percorrere a testa alta la via della legalità e della giustizia.”
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