L'artista Giuseppe Spatola dona opera d'arte al Giardino delle Arti di Catanzaro

artista.jpg

Catanzaro - L’artista Giuseppe Spatola, nonchè Professore di Plastica Ornamentale nel corso di Decorazione all'Accademia di Belle Arti di Catanzaro, ha donato al museo “Il Giardino delle Arti” dell’Associazione Karol Woytjla di Catanzaro un suo recente lavoro e ha raccontato come nasce la sua arte.

“In famiglia siamo tre fratelli sin da piccoli appassionati d'arte. Andavamo - ha confidato - tutto il giorno in giro per cartolibrerie per comprare colori, cartoncini, pennarelli, per costruire i nostri giochi e le nostre istallazioni fiabesche. Da qui la scelta di iscrivermi all'Istituto d'Arte di Palermo e in seguito all'Accademia di Belle Arti di Catanzaro dove ho potuto esprimere al meglio la mia creatività. In Accademia ho inventato i lavori che hanno suscitato l'ammirazione dei miei compagni di corso e dei miei professori. Finiti gli studi ho insegnato a Palermo e poi a Catanzaro città, nella quale ho avvertito un  gradevole senso d'accoglienza ed ospitalità nei miei confronti da parte dei suoi abitanti che mi ha fatto stare bene facendomi sentire a casa anche se quando posso scappo nella mia Palermo che ha segnato la mia infanzia e il mio modo artistico. Tutto - ha aggiunto l’artista - è cominciato grazie a mio fratello maggiore che ha sempre avuto una gran vena artistica. Da qui sono passato alla pittura figurativa e, in seguito al collage utilizzando prevalentemente ritagli di giornali.  Altro momento molto significativo, dal punto di vista artistico, l'ho vissuto esprimendomi attraverso la realizzazione di soldatini fatti in resina, stagno, piombo, plastica, ecc… con annesse ambientazioni scenografiche, vale a dire: guerrieri greci in miniatura, gladiatori e centurioni romani inseriti in montagne, colline e vallate dove si svolgono imprese della mitologia e di eroi epici.

opera-02272017-101249.jpg

Finendo per sognare, anche di notte, schiere di soldati che si incontrano e si scontrano in  fiabeschi duelli. Di recente focalizzando il mio percorso artistico è come se mi fossi rituffato nel passato riscoprendo miti e personaggi dell'antico oriente che hanno segnato sempre la mia infanzia di cui tante tracce sono presenti nella mia Sicilia e nella mia Palermo. Ecco, quindi, che riaffiorano nei miei lavori le guglie presenti sulla porta antica che da accesso al vecchio mercato di Palermo che fin da bambino ho sempre ammirato incuriosito. E ancora, amo rendere pregni i miei lavori di suoni, colori, odori presenti nelle casbe di tutte le bellissime città d'oriente. Ancora, al centro d'ogni mia scultura, come dentro una finestra che si apre al mondo, amo inserire diverse figure di eroi dell'antichità e del presente, tingendo lo sfondo dove sono collocati di nero per dare profondità, quindi centralità, alle figure che ho scelto di narrare, mentre prevale puro all’esterno il candore del colore bianco. Per di più, mi piace rappresentare fantasiosi castelli con i suoi Aladini, principi e principesse, intercalati da eroi della mitologia greca quali Achille e Ulisse o ancora, personaggi metà uomini e metà divinità presenti sia in epoca greca e sia romana. Assieme ad altri come Budda e Cristo o i più contemporanei Batman e Superman. Quello che lega e contraddistingue i miei personaggi è che, pur essendo presenti nelle vicende umane, mantengono inalterata la loro dimensione divina. Quindi, sono dei supereroi venuti a scontrasi, in un contesto fiabesco, con le vicende umane evidenziandone le proprie precarietà e fragilità”

operaBis.jpg

© RIPRODUZIONE RISERVATA