Lamezia, il "Vocabolario Calabro" di John Trumper presentato in città

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Lamezia Terme - Sabato 15 febbraio 2025 nella Libreria Ubik di Lamezia Terme è stata presentata l'opera monumentale curata da John Trumper in cinque volumi “Vocabolario calabro.  Laboratorio del Vocabolario Etimologico Calabro” (Edizioni dell'Orso). Il Professore che ha insegnato all'Università della Calabria per oltre 35 anni dagli anni '80 è stato coadiuvato dal Marta Maddalon, anche lei già docente alla stessa università, e sua consorte, unito ad un gruppo eccellente di ricercatori: Giovanni Belluscio, Cinzia Citraro, Michele Cosentino, Leonardo Di Vasto, Antonio Mendicino, Nadia Prantera, Pierluigi Grottola e Anna Scola. Filippo D'Andrea, filosofo e scrittore, ha introdotto i lavori sottolineando “il valore nazionale ed internazionale del linguista e dialettologo, che ha guidato per vent'anni la realizzata del Dizionario partendo dagli appunti inediti sociolinguistici ed etnolinguistici di Vincenzo Padula, letterato di Acri, ed attraversando il dizionario di Luigi Accattatis di Aprigliano Silano".

Continuando D'Andrea ha citato anche “il prestigioso dizionario di Gerhard Rohlfs, che viaggiava tra i paesi calabresi da cui raccoglieva l'idioma locale. Il prof. Trumper per via della sua permanenza fin dai primissimi anni '80 ha avuto modo di studiare con maggiore profondità il dialetto calabrese riuscendo a guidare la pubblicazione del più completo e scientifico dizionario del vernacolo esistente”. Il prof. Trumper prendendo la parola ha raccontato “il percorso di ricerca affermando che le aree linguistiche della Calabria non sono due, come credeva Rohlfs: una greca ed un'altra latina, ma ben cinque o sei e diverse zone di transizione, ovvero in cui convivono differenti variazioni linguistiche”. È seguito l'intervento della prof.ssa Maddalon che ha spiegato come “il rapporto tra oralità e scrittura del dialetto resta molto aperto e complesso per cui l'atteggiamento più saggio è lasciare che ogni scrittura dialettale segua la mano individuale, e l'imposizione, anche poco praticabile, di un metodo che catturi la fonetica così variegata sarebbe inappropriato”.

“La comunicativa simpatica - raccontano in una nota - del professor Trumper e puntuale della prof.ssa Maddaloni ha reso l'incontro piacevole ed amichevole al punto che gli interventi (Nella Fragale di Graficheditore, Giacinto Gaetano direttore del Sistema Bibliotecario Lametino ed altri) nel dibattito sono stati culturalmente molto pertinenti e arricchenti. Il moderatore Filippo D'Andrea ha letto alcune tra le più antiche poesie dialettali dell'area lametina dal suo volume “La Terra dentro. I poeti dialettali del Lametino” (Graficheditore) arrivato alla terza edizione: una di Antonio Marasco del diciassettesimo secolo e l'altra di Lelio Antonio Pirri del diciottesimo secolo, ambedue di Motta Santa Lucia”.

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