Curinga - Con la sua Radical SR4 Suzuki Schillace sbaraglia il campo nella nona prova del campionato italiano della specialità, la prima a coefficiente maggiorato di 1,5. Il pilota siciliano, fa segnare il tempo di 2’10” e 46 centesimi siglato al termine della seconda manche, la sua migliore in una giornata che lo ha visto chiudere davanti a tutti due delle tre salite in programma. “Sono contentissimo di questo risultato”, commenta il vincitore a fine giornata. Seconda piazza, a soli trentaquattro centesimi di distacco dal vincitore, per il corregionale Gerolamo Ingardia che, con il tempo della seconda manche corsa al volante della sua Formula Gloria B5 Suzuki, conquista il primo posto in Gruppo E2 SS. Gradino più basso di un podio racchiuso nell’arco di poco più di mezzo secondo per Salvatore Venanzio, il Campione Italiano Slalom e vincitore a Curinga nell’edizione del 2024.
Per il pilota campano buona la terza manche al volante della sua Radical SR4 Suzuki, circa tremila metri corsi in un tempo che vale 130,97 punti e un pizzico di delusione. Alle spalle del podio, quarta e quinta posizione per due piloti a bordo di altrettante vetture del Gruppo E2 SC: quarto è il calabrese Gaetano Rechici su Elia Avrio ST09 Suzuki; quinto il campano Pasquale Amatruda su Radical SR4 Suzuki. Spettacolare e avvincente il duello per la vittoria in Gruppo KC dove ad avere la meglio è Giuseppe Esposito, sesto assoluto al volante di uno Speed Car Xtrem Evo davanti a Fabio Gargiulo, settimo, su Kamikaz2. Bastano due manches a Giuseppe Catalano per conquistare l’ottavo posto in classifica assoluta e fare sua, oltre alla vittoria in Gruppo E2 SH su Chevy Sedan Yamaha, quella nella classifica Under 23. Chiudono la top ten dello Slalom Curinghese i “Miglionico Brothers”, Pasquale, nono assoluto su Radical SR4 Suzuki, davanti a Saverio, decimo e mattatore assoluto in Gruppo E1 Italia al volante della sua Autobianchi A 112 Abarth. Da un mattatore all’altro, ad interpretarne il ruolo in Gruppo Speciale Slalom è Alfredo Giamboi che chiude sul gradino più alto del podio al volante della sua Fiat X 1/9, la stessa compatta due posti disegnata da Bertone con cui Angelica, la figlia, si piazza al secondo posto firmando la terza manche di gara e portando a casa una meritata vittoria tra le dame davanti a Filomena Palumbo su Viali Suzuki. Annunciato alla viglia, è puntualmente andato in scena per tutta la giornata lo spettacolare duello in Gruppo Racing Start Plus tra piloti al volante di Peugeot 106 Rallye con Antonino Marzuillo primo, per una manciata di centesimi, davanti a Carmelo Cugno. Mai in discussione la vittoria in Gruppo N di Giuseppe Aricò, per tre volte in altrettante salite davanti a tutti al volante della sua Peugeot 106 Super 1600. E ancora una “piccola” della Casa del Leone, quella condotta da Francesco Scaramozzino, sale sul gradino più alto del podio di Gruppo Racing Start dove “King Dragon” su Mini Cooper JWC difende il tricolore. Parlo italiano i successi di Arturo Greco e Fausto Giacomo. Il primo, su Fiat Cinquecento Sporting, mette la firma sulla vittoria di Gruupo A; il secondo, su Fiat 126, lo imita tra le bicilindriche.
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