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Licata - Colpo d’ala dell’Fc Lamezia Terme che riscatta il mezzo passo falso interno di domenica scorsa andando a violare il “Dino Liotta” di Licata nella gara valevole per il nuovo turno infrasettimanale del girone più meridionale della serie D. Vittoria sofferta, come al solito, ma preziosissima poiché consente di restare ancora agganciati al treno promozione, anche alla luce dell’inattesa caduta della lanciata Cavese al “Regionale” di Giarre. Quarta affermazione consecutiva, invece, per l’Acireale, impostosi 2-1 in casa della Polisportiva Santa Maria. La classifica vede sempre la Gelbison, che oggi ha osservato il proprio turno di riposo ma che deve sempre recuperare il match con il Trapani, in testa con 49 punti, nuova vice-capolista diventa l’Acireale (che al pari della battistrada, e a differenza, invece, di Cavese e Lamezia, si è già fermato in questo girone di ritorno) a quota 46. Un punto in meno per Corapi e compagni, quindi Cavese, ma deve a sua volta recuperare la sfida interna con il Trapani, con 44 e, staccato, il Paternò a 38 punti.
Gli agrigentini sono la prima squadra che Corapi e compagni riescono a battere sia all’andata che al ritorno. S’interrompe, come già anticipato, la lunga striscia utile della Cavese, affondata dal gol del giarrese Baglione a fine primo tempo. La serie positiva più lunga resta quella del Città di Sant’Agata, con quattro affermazioni e altrettanto pareggi. A seguire Gelbison e Lamezia, entrambe arrivate a sette risultati utili consecutivi. Se in tale lasso temporale i rossoblù campani hanno tuttavia racimolato sei successi ed un solo pari, i lametini hanno invece riportato quattro vittorie e ben tre divisioni della posta. Tornando alla sfida odierna in quel di Licata, a risolverla è stato un lampo di Rusescu quasi al termine del primo tempo. Secondo centro stagionale per il centravanti rumeno, ch’era già andato a segno, ma su rigore, in occasione dell’altrettanto vittoriosa trasferta dello scorso 28 novembre a Sant’Agata.
La vittoria dell’undici di Campilongo è stata comunque agevolata dal fatto che i locali sono rimasti in dieci dopo neanche mezzora di gioco a seguito dei due cartellini gialli rimediati dall’esterno sinistro Cappello. Superiorità numerica che il Lamezia non ha però saputo sfruttare adeguatamente nella ripresa, allorquando, soprattutto negli ultimi 20-25’ ha subito il forcing finale dei siciliani. La difesa, grazie pure all’ottima prova dei centrali Sirignano e Sabatino, ha tuttavia retto. Nell’unico vero pericolo ci ha pensato Lai, con un grande intervento, a salvare i suoi dal possibile 1-1. Gialloblù calabresi che, tenendo la gara in bilico fino alla fine, hanno insomma rischiato di subire una sorta di replay di quanto accaduto nella trasferta di Troina. Per poter ambire a qualcosa di veramente importante questo gruppo deve diventare più concreto e lucido nel saper chiudere le gare, nel far male al momento opportuno. Gelbison, Acireale e la stessa Cavese finora hanno dimostrato qualcosa in più in tal senso. Nota poco lieta di giornata l’infortunio accusato da Corapi in seguito ad un contrasto di gioco, tanto d’aver dovuto abbandonare il rettangolo di gioco dopo appena 9’.
La cronaca dell’incontro
Rispetto all’undici titolare di domenica scorsa, le novità sono rappresentate da Tipaldi, rientrante dal turno di squalifica, in difesa, Tringali e Maimone in mezzo, e da Rusescu e Umbaca davanti. Il primo sussulto è proprio opera di Umbaca, la cui conclusione finisce di poco alta. Quasi immediata la risposta locale. Tiro-cross di Minacori sul quale Samakè non arriva per poco. Al 14' Minacori serve in velocità Cappello che controlla e scocca un gran sinistro, sfera fuori di un soffio. Inizia a crescere il Lamezia. Al 21' gran tiro di Tipaldi, a raccogliere una respinta della difesa isolana, che Truppo è bravo ad addomesticare. Tre minuti più tardi è Lai reattivo nel chiudere in uscita su Samake. Al 25' Cappello, già ammonito, commette fallo su Bollino nella trequarti del Lamezia e rimedia il secondo giallo. Mister Romano ridisegna la sua squadra con un 4-3-2, lasciando coraggiosamente i due bomber li davanti. Galvanizzato dall’uomo in più, l’Fc Lamezia accelera. Dapprima sinistro dalla distanza di Umbaca che impegna Truppo. Quindi, al 42’ Bollino inventa per Rusescu il quale sfonda dal vertice destro d’attacco, e la mette forte sotto la traversa, tra palo e portiere.
I calabresi iniziano bene anche la ripresa. Umbaca imbecca Bollino che però calcia troppo debolmente. Al 13’ botta imprecisa di Currò dal limite. Quindi la grande chance per chiudere la gara. Il colpo di testa ravvicinato di Sabatino s’infrange contro la traversa. Scampato il pericolo, i padroni di casa iniziano a prendere in mano le redini del gioco. Traversone di capitan Caccetta e stacco centrale di Samake bloccato facile da Lai. Sul ribaltamento di fronte è stavolta Terranova a rendersi insidioso in area agrigentina, ma Truppo salva. Alla mezzora è invece il Lamezia a rischiare seriamente. Minacori riceve da Samake, si libera della marcatura del difensore e lascia partire un maligno diagonale sul secondo palo che Lai è bravissimo a disinnescare. Romano tenta il tutto per tutto gettando in campo tutti gli elementi offensivi a sua disposizione. In pieno recupero, sugli sviluppi di un corner, ancora Minacori tenta il destro a giro deviato ancora in angolo dalla difesa lametina.
Sala stampa
A fine gara mister Campilongo non è completamente soddisfatto della gara dei suoi. “I tre punti oggi per noi erano fondamentali. Non vincere avrebbe significato dover definitivamente abbandonare le speranze di vittoria finale. Contro il Giarre abbiamo giocato ad una porta e non siamo riusciti a raccogliere l’intera posta, stavolta undici contro undici paradossalmente abbiamo fatto una grossa prestazione, mentre una volta che il Licata è rimasto in dieci ci siamo un po’ smarriti, non facendo più girare la palla come prima e non avendo la serenità necessaria a chiudere la partita in quelle due-tre occasioni in cui potevamo farlo. Faccio i complimenti al Licata perché vincere su questo campo è molto difficile. Mister Romano ha messo su una bella squadra che lotta e sa stare bene in campo. E’ anche vero che Lai ha dovuto compiere un solo grande intervento, ma ci hanno tenuto in apprensione fino alla fine. Forse, memori di quanto ci era successo a Troina, è subentrata un po’ di paura in noi. Questa squadra è come se avesse sempre l’ansia di fare qualcosa in più. Per quanto hanno fatto vedere sotto l’aspetto caratteriale, della cattiveria e dell’attenzione, i miei ragazzi meritano comunque un plauso”. A chi gli fa notare la grande prestazione del duo Sirignano – Sabatino, il tecnico partenopeo risponde che “non era facile contro i loro due attaccanti, ovvero la coppia più prolifica del campionato, e in generale contro la squadra che ha segnato più gol assieme alla Gelbison. Bene noi nel primo tempo. Abbiamo segnato un bellissimo gol con Raul (Rusescu ndr) che oggi ha dimostrato di essere ritornato il calciatore che tutti conoscono”.
Lamezia obbligato a vincere sempre d’ora in avanti. “Vincere tutte le partite non è facile. Oggi il Giarre ha battuto la Cavese e noi domenica contro i catanesi abbiamo giocato ad una porta senza però riuscire a far neanche un gol. Non c’è nessuna gara facile per le squadre di testa. Qui a Licata prima di noi aveva vinto solo la Gelbison. Non bisogna pensare che si possa vincere 3-0 ogni partita sciorinando sempre un calcio champagne. In questa categoria nessuno può farlo”. Rammaricato ma comunque soddisfatto della prova dei suoi il trainer licatese Pippo Romano. “Giocato per quasi un’ora in dieci contro una grande squadra. E’ chiaro che a simili avversari non puoi fare regali del genere. Abbiamo comunque fatto una prestazione gagliarda anche in inferiorità numerica, provandoci fino all’ultimo. Ai miei ragazzi devo solo fare i complimenti avendo dato tutto”.
Licata – Fc Lamezia Terme 0-1
Licata (3-5-2): Truppo; Calaiò, Brunetti, Orlando (42’st Soure); Mazzamuto (25’st Giordano), Currò (33’st Ficarra), Caccetta (42’st Aprile), Candiano (19’st Gueye), Cappello; Minacori, Samake. In panchina: Moschella, Rubino, Lanza, Saito. Allenatore: Romano
Fc Lamezia Terme (4-3-3): Lai; Miliziano, Sirignano, Sabatino, Tipaldi; Maimone, Corapi (9’st Salandria), Tringali (21’st Schimmenti); Bollino (21’st Da Dalt), Rusescu (33’st Haberkon), Umbaca (10’st Terranova). In panchina: Gentile, Miceli, De Marco, Amenta. Allenatore: Campilongo
Arbitro: Torreggiani di Civitavecchia (Rastelli di Ostia Lido e Jorgji di Albano Laziale)
Marcatori: 42’pt Rusescu
Note: al 26’pt espulso Cappello (L) per doppia ammonizione. Ammoniti Currò (L), Tringali (LT). Angoli 7-6
Ferdinando Gaetano
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