De Sensi (Pd) scrive ai parlamentari calabresi: “Aiutiamo le imprese”

Gabriella-De-Sensi.jpgLamezia Terme - Il consigliere comunale del PD Gabriella De Sensi interviene sulla problematica delle Imprese che “pur vantando crediti cospicui dallo Stato si trovano - spiega - in posizione debitoria con il fisco rappresenta un vero e proprio cappio al collo al sistema economico e potrebbe, a mio avviso, richiamare la politica a “fare” quadrato su alcuni aspetti già previsti dal decreto del fare (D.M. 6.11.2013)con riferimento ai piani di rateazione. In presenza di gare d'appalto o di crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione per lavori e servizi già erogati, attualmente si registra il paradosso che vede le imprese che si trovano in una situazione regolarmente rateizzata di importo rilevante (superiore a 10.000 euro), figurare nell'attestazione di regolarità fiscale come soggetti morosi. Con la grave conseguenza derivante dallo status di “debitore” che comporta l'esclusione da gare d'appalto e il non pagamento dei crediti vantati con un ente pubblico, quindi il collasso delle stesse”.

“Poiché la situazione evidenziata - continua la consigliera del Pd - è del tutto incongruente alla volontà di rilancio dell’economia e alla necessità di adeguare il sistema burocratico alla vitalità delle imprese, si rende a mio avviso urgente valorizzare quanto stabilito dal decreto in materia laddove riconosce al contribuente il diritto a non perdere il beneficio della rateazione fino al mancato pagamento di 8 rate, per evidente situazione di difficoltà economica, affiancando alle procedure in capo agli Uffici dell'Agenzia delle Entrate e dall'Inps, in presenza di mancato pagamento fino a un massimo di 8 rate (fin quando la rateazione rimane in piedi), una certificazione liberatoria che allinea lo stato degli obblighi con lo stato dei diritti e consenta di accedere alla riscossione dei crediti vantati verso la Pubblica Amministrazione per i lavori e servizi espletati e per l'accesso a gare di appalto pubbliche. Dalla quotidiana esperienza col mondo delle imprese - conclude - sono certa che una piccola riforma in questa direzione aiuterebbe tutti ad uscire da una condizione di frustrazione che nuoce anche alla politica dalla quale i cittadini e le imprese hanno bisogno di riconoscersi ed essere rappresentati”.

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