Lamezia Terme - "La odierne nomine assessorili apprese sulla stampa, ci lascia un retrogusto amaro in molti sostenitori del primo minuto. Nel Sindaco Murone si riponevano speranze e fiducia negli accordi di campagna elettorale, i quali prevedevano un assessore per ogni lista che lo ha sostenuto. Se questo è il "buongiorno" dell'amministrazione Murone, si è partiti nel peggiore modo possibile. Questa doveva essere una nuova era per la nostra città, improntata alla partecipazione e alla risoluzione delle problematiche più sentite, e si sta rivelando, dopo pochi giorni un percorso costellato di aspettative disattese" è quanto affermano in una nota Francesco De Sarro (delegato di lista Calabria Azzurra), Franco Mastroianni (delegato di lista Calabria Azzurra), Giovanni Paola (Candidato al Consiglio Comunale Calabria Azzurra), Valeria Martello (Candidata al Consiglio Comunale Calabria Azzurra), Vincenzo Cutrì (Candidato al Consiglio Comunale Calabria Azzurra).
"Durante la campagna elettorale - sottolineano - sono state delineate visioni ambiziose per il futuro della nostra comunità. Si è parlato di riqualificazione urbana, di potenziamento dei servizi, di maggiore trasparenza e di un dialogo costante con i cittadini. Sono impegni chiari, messi nero su bianco o pronunciati in pubbliche piazze, che hanno convinto molti a dare il proprio sostegno e la propria fiducia. Oggi, la domanda che ci poniamo è: Non mantenendo gli accordi con i partiti che lo hanno sostenuto, sarà in grado di mantenere le promesse fatte ai lametini?".
"La speranza, per il bene della nostra città e che molte di quelle promesse, che sembravano pilastri fondanti del programma di governo, possano essere realizzate. Ad oggi la percezione è quella di un tradimento delle aspettative, un mancato rispetto degli accordi impliciti ed espliciti con i propri sostenitori più stretti e quindi con il proprio elettorato. Questo scenario genera non solo delusione, ma anche un profondo senso di frustrazione e disaffezione verso la politica. La fiducia è un bene prezioso, difficile da costruire e fin troppo facile da erodere. Quando le parole non si traducono in fatti, il rischio è quello di alimentare un divario sempre più ampio tra i cittadini e le istituzioni, minando la partecipazione civica e la credibilità stessa della democrazia locale".
"È fondamentale che chi governa ricordi che gli accordi presi in campagna elettorale non sono mere enunciazioni, ma veri e propri patti con chi ti ha sostenuto. Il mancato rispetto di tali patti non solo delude chi ha riposto la propria fiducia, ma indebolisce l'intero tessuto sociale e politico della comunità. La speranza è che l'amministrazione attuale possa riflettere su queste criticità e intraprendere azioni concrete per ricostruire quel ponte di fiducia che, al momento, appare decisamente traballante. Avremmo meritano più chiarezza, onestà e, soprattutto, l'attuazione delle promesse su cui si è basata la campagna elettorale".
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