Lamezia Terme, 11 maggio – Alla fine, quello che sembrava solo un pourparler ha trovato concretezza oggi in quel di Reggio Calabria. Qui, infatti, alla presenza del Presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, del segretario e del presidente regionale, il senatore Gino Trematerra e Marisa Fagà, del segretario cittadino di Lamezia Terme Giancarlo Nicotera e del portavoce Nicola Mazzocca si è tenuto un incontro tra il segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa, i due dirigenti Salvatore De Biase, Pasqualino Scaramuzzino ed i due consiglieri comunali Francesco De Biase e Francesco Chirillo, tutti ex Pdl, al termine del quale si è formalizzata l'adesione all'Udc dei quattro ex Pdl.
Nell’incontro, è stato manifestato l’apprezzamento del partito per la volontà di adesione del “gruppo dei dissidenti Pdl” all’Udc, una scelta apprezzata dalla dirigenza regionale del partito in quanto “scevra da logiche mercantili e lontana da qualsiasi scadenza elettorale che avrebbe potuto offuscare quella che è stata, solo e soltanto, una scelta di tipo politico nell’accezione più nobile del termine”.
Il Presidente Talarico ha espresso la propria soddisfazione, manifestando l’auspicio che “con l’ingresso di forze nuove e d’intelligenze vive l’Udc saprà rafforzare la propria presenza sul territorio, accrescendo ancor di più la qualità della proposta politica di centro che, peraltro, è già elevatissima in ragione di una classe dirigente che si sta quotidianamente spendendo per il bene di Lamezia Terme e della regione Calabria, raggiungendo risultati importanti sia per i calabresi che per tutto il partito”.
Dello stesso avviso il segretario Nicotera, che ha parlato di “un’adesione naturale ad un progetto e ad una casa comune da parte chi ha voluto e saputo spendersi quotidianamente per una politica moderata, competente, propositiva e densa di contenuti”.
I quattro nuovi aderenti all’Udc hanno dichiarato che con questa scelta “si sentono in perfetta linea con la propria formazione culturale e politica” e aggiungendo congiuntamente di “esser certi di poter dare il nostro contributo con umiltà e determinazione in un partito nel quale, da sempre, vigono criteri di lealtà e merito”.
Secondo gli ex Pidiellini “L’Udc rappresenta un’area nella quale sarà possibile continuare il servizio che ciascuno di noi ha da tempo messo in campo per la comunità, senza che ciò possa essere ostacolato da comportamenti ostruzionisti ed irrazionalmente autolesionistici quali quelli vissuti all’interno del Pdl”.
I quattro, infine, si sono dichiarati “autenticamente onorati per l’attenzione con la quale i vertici locali, regionali e nazionali dell’Udc hanno inteso salutare l’adesione” rimarcando “il pieno e leale impegno nell’affermazione di quei valori cristiani e moderati che costituiscono l’ossatura culturale dell’Udc. Dopo un fitto colloquio tra i presenti, l’onorevole Cesa che ha espresso il suo “compiacimento per l’ingresso dei citati dirigenti”, rilevando come “l’Udc calabrese conferma, ancora una volta, di essere un esempio di politica inclusiva, capace di attrarre sempre più persone per la bontà della proposta politica e per la diffusa presenza sul territorio”.
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