A 48 anni dalla tragedia a Girifalco l'Arma e la cittadinanza ricordano i Carabinieri caduti a Monte Covello

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Girifalco - Si è appena conclusa la commemorazione dei Carabinieri Caduti a Monte Covello di Girifalco, dove 48 anni fa, in un tragico incidente aereo, persero la vita sei Carabinieri, il Generale di Corpo d’Armata Enrico Mino, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, il Colonnello Francesco Friscia, Comandante della Legione Carabinieri di Catanzaro, il Tenente Colonnello Luigi Vilardo, Aiutante di Campo del Generale Mino, il Tenente Colonnello Francesco Sirimarco, Comandante del Centro Elicotteri Carabinieri di Pratica di Mare, il Tenente Francesco Cerasoli, pilota della Base Elicotteri di Vibo Valentia e il Brigadiere Costantino Di Fede del Centro Elicotteri di Pratica di Mare.

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La cerimonia

Questa mattina, a quarantotto anni dall’incidente, l’Arma, a Girifalco, ha ancora una volta ricordato i suoi Caduti. La commemorazione si è svolta dapprima nella chiesa di San Rocco con una messa, officiata dai parroci Don Antonio DE GORI e Don Paolo Calabretta, nonché dal Cappellano Militare della Legione Carabinieri “Calabria” Don Vincenzo RUGGIERO, alla presenza del Comandante Interregionale Carabinieri “Culqualber” Generale di Corpo d’Armata Claudio Domizi, del Comandante della Legione Carabinieri “Calabria”, Generale di Brigata Riccardo Sciuto e di una folta rappresentanza dell’Arma di Catanzaro. Presenti i Sindaci di Girifalco e di Amaroni, i familiari dei Carabinieri caduti, i delegati delle Associazioni Professionali a carattere Sindacale fra Militari, i Carabinieri Forestali, le rappresentanze dell’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia, dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione Nazionale Forestali. Al termine della celebrazione il Generale Sciuto ha sottolineato il profondo legame che da sempre unisce la comunità girifalcese all’Arma dei Carabinieri, testimoniato dall’intensità della partecipazione della popolazione alla commemorazione, a 48 anni di distanza dal tragico evento. Il Generale Sciuto, nel ringraziare tutti i presenti e la massima Autorità dell’Arma, ha inoltre evidenziato il valore del sacrificio dei Caduti, che persero la vita nel corso di un importante attività di servizio volta ad effettuare ricognizioni sui territori caratterizzati dalla presenza di consorterie criminali di tipo ‘ndranghetistico. La cerimonia è poi proseguita a Monte Covello con gli onori ai Caduti e la deposizione di due corone d’alloro al Monumento, realizzato sul luogo della tragedia.

La storia

 Quel 31 ottobre del 1977, erano da poco passate le 15, quando si interruppe il contatto radio con l’elicottero AB 205 su cui viaggiavano il Generale di Corpo d’Armata Enrico Mino, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, il Colonnello Francesco Friscia, Comandante della Legione Carabinieri di Catanzaro, il Tenente Colonnello Luigi Vilardo, Aiutante di Campo del Generale Mino, il Tenente Colonnello Francesco Sirimarco, Comandante del Centro Elicotteri Carabinieri di Pratica di Mare, il Tenente Francesco Cerasoli, pilota della Base Elicotteri di Vibo Valentia e il Brigadiere Costantino Di Fede del Centro Elicotteri di Pratica di Mare. Il Generale Mino si trovava in Calabria per conoscere di persona i luoghi dove muovevano le cosche della ‘ndrangheta, all’epoca particolarmente attiva nei sequestri di persona e, insieme ai suoi collaboratori, stava effettuando una ricognizione sorvolando i territori di Rosarno, Taurianova e Reggio Calabria. A tarda sera furono trovati i resti del velivolo che era precipitato nella nebbia, alle pendici del versante est di Monte Covello, in località Rimitello, senza superstiti.

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