
Lamezia Terme - Il dottor Giuseppe Colangelo, medico cardiologo, originario di Lamezia Terme, da anni impegnato nella prevenzione dell’arresto cardiaco improvviso e nella promozione dei dispositivi salvavita DAE (Defibrillatori Automatici Esterni), da Cava de’ Tirreni dove lavora lancia un appello accorato alla comunità lametina: “non dimenticare l’importanza di tutelare e mantenere attivi i presìdi DAE già installati sul territorio”.
“In questo periodo ho osservato, da lontano, con amarezza - dichiara il dott. Colangelo - le dirette social e le live, che potrebbero essere strumenti di sensibilizzazione, non vengono usate per ciò che conta davvero: la salvaguardia delle postazioni DAE inaugurate a Lamezia. Ho partecipato a riunioni, ho fatto sacrifici per venire da Cava, perché amo la mia città. Ma vedere questi strumenti abbandonati a se stessi è doloroso. La gente deve essere informata, coinvolta e responsabilizzata. Inoltre, manca una segnaletica chiara che indichi la posizione dei DAE, fondamentale soprattutto per chi non è di Lamezia. Per questo motivo ho già fatto numerosi appelli, ma purtroppo la situazione non è ancora cambiata”.
Il dott. Colangelo precisa con forza: “non ha alcun interesse personale o economico, come qualcuno potrebbe pensare. Il suo unico interesse è la salvaguardia della vita e l’amore autentico per la sua terra. Fate live per denunciare l’abbandono di questi presìdi salva-vita. Non per cercare like, ma per difendere la vita: quella dei vostri familiari, dei vostri amici o anche di uno sconosciuto. Amo la mia terra, sono calabrese e fiero di esserlo, e continuerò a impegnarmi perché sogno una società attiva, fattiva e solidale”.
In un rinnovato appello, il dott. Colangelo invita il Sindaco di Lamezia Terme, i nuovi consiglieri regionali, il mondo dell’associazionismo, l’imprenditoria locale e tutti i cittadini a unirsi in uno sforzo comune per la tutela della salute pubblica e la valorizzazione dei presidi salvavita: “È il momento di dimostrare concretamente amore per la nostra città. I DAE non devono essere strumenti ornamentali, ma presìdi attivi e funzionanti, pronti a salvare vite. La segnaletica chiara è essenziale per rendere immediatamente accessibili i dispositivi, soprattutto per chi non conosce la città. Chiedo alle istituzioni, alle associazioni, agli imprenditori e ai cittadini di farsi carico della responsabilità: informare, formare, mantenere e valorizzare questi strumenti è un dovere morale verso la comunità. Solo così potremo costruire una Lamezia Terme più sicura e consapevole”.
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