Curinga – “Ci sono serate che restano impresse. Non per gli effetti speciali, ma per gli sguardi, le voci, le emozioni condivise. Nella Villa Comunale di Curinga è andata in scena la conclusione di un viaggio lungo un’estate, fatto di sogni, incontri e radici: “Il Viaggio del Piccolo Principe e le Radici del Cuore”, il percorso promosso dal Progetto SAI-Sistema Accoglienza Integrazione e realizzato dalla Cooperativa Futura, con il sostegno dell’Amministrazione Comunale e del ricco tessuto associativo locale” è quanto si legge in una nota.
“Una serata – spiegano - pensata per celebrare insieme la Giornata Mondiale del Rifugiato e del Migrante ma, soprattutto, per restituire alla comunità il valore profondo di un’esperienza che ha coinvolto circa 200 bambini, italiani e migranti, in un percorso educativo, artistico e umano. La villa comunale si è trasformata in un teatro a cielo aperto, dove i bambini sono stati i veri protagonisti: hanno letto ad alta voce i pensieri tratti dal “Piccolo Principe”. A seguire – aggiungono - la proiezione di un documentario, realizzato da Nazareno Suriano, ha raccontato il percorso del campus: laboratori creativi, giochi, incontri, scambi. Voci e volti di chi ha vissuto sulla propria pelle il significato dell’accoglienza. Un racconto corale che ha fatto vibrare la comunità, mostrando come l’integrazione non sia solo possibile ma profondamente arricchente”.
“La consegna degli attestati, poi, ai piccoli partecipanti: una cerimonia simbolica ma intensa, dove ogni nome pronunciato è stato un applauso alla diversità che costruisce ponti. A chiudere la serata, il concerto coinvolgente del cantautore Mimmo Cavallaro, ospite speciale e anima musicale dell’evento. Le sue note, radicate nella tradizione calabrese e aperte al mondo, hanno dato voce a tutto ciò che le parole non riescono a dire: la nostalgia, la speranza, la gioia dell’incontro.”
“Cavallaro – fanno sapere - ha dialogato con il pubblico anche attraverso un momento di confronto sul tema delle “Radici e Migrazioni”, toccando corde profonde e offrendo uno sguardo umano sul significato del partire e del ritornare. Sono intervenuti il sindaco di Curinga, Carmelo Elia Pallaria, e l'assessore alla Pubblica Istruzione, alle Politiche Giovanili, alla Pari Opportunità e alle Politiche per l’Integrazione, Laura Panzarella, che hanno ringraziato “tutte le famiglie, gli educatori, i volontari, gli operatori SAI, la Cooperativa Futura e gli artisti che hanno reso possibile questo piccolo grande miracolo quotidiano. La comunità ha risposto con calore, confermando che l’accoglienza non è solo un dovere: è una bellezza. E' fondamentale investire nella scuola, nei giovani e nell’incontro tra culture come strumenti reali di integrazione e crescita per tutta la comunità”.
Teresa Cefalì, operatore del progetto SAI – Sistema Accoglienza Integrazione per la Cooperativa Futura ha sottolineato come “Le Radici del Cuore” non sia stato solo un evento: “è stato un atto d’amore collettivo. Un progetto in cui bambini e migranti non sono stati “ospiti” ma co-autori, artisti, testimoni. Insieme hanno costruito un messaggio potente: che la diversità non è una barriera, ma un’occasione per fiorire. Futura, come ente del Terzo Settore, è impegnata in un ampio lavoro di rete volto a promuovere l'inclusione e l'integrazione. Attraverso attività laboratoriali, creiamo spazi di incontro e dialogo tra culture diverse, con l’obiettivo di favorire una reale coesione sociale. I laboratori rappresentano solo una parte del nostro impegno quotidiano: ci occupiamo anche di insegnamento della lingua italiana, tutela dei diritti, supporto psicologico e sanitario, orientamento al lavoro e accompagnamento all'autonomia. Siamo una grande famiglia che lavora con passione per il benessere delle persone accolte e che ha a cuore la valorizzazione e lo sviluppo del territorio in cui opera”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA