Lamezia Terme - Serpeggia anche quest’anno fra i genitori degli studenti lametini e non solo il malcontento per il caro libri scolastici, e in generale per l’aumento progressivo dei prezzi degli articoli di cancelleria, indispensabili in vista dell’inizio imminente delle lezioni. Ma la situazione è davvero così preoccupante? “L’aumento che io ho potuto rilevare sui testi scolastici”, spiega il titolare di una grossa cartolibreria, “è circa del 3 o 4% rispetto allo scorso anno, in linea con i dati Istat. Questo finora non ha determinato da noi una deflessione nelle vendite, e i pronostici sono buoni.
Ci troviamo ancora in una situazione di benessere diffuso: i ragazzi comprano sneakers firmate e cellulari da migliaia di euro, e i libri sicuramente sono prioritari rispetto ad altro. Per quanto riguarda i casi limite, dell’acquisto di questo genere di articoli dovrebbe occuparsi lo Stato”. Ma senza scostarsi troppo dai dati numerici, c’è chi offre un punto di vista diverso. “L’aumento, per l’insieme dei libri testo di tutte le materie di ogni classe, ha subito un aumento che complessivamente va dalle 50 alle 100 euro in più” spiega un’altra addetta ai lavori, “Ciò significa che se una famiglia spendeva prima per ogni ragazzo circa 300 euro, oggi spende fra le 350 e le 400 euro. Ci sono problemi anche rispetto agli articoli di cancelleria: la carta è in spaventoso aumento, e se prima un quaderno costava un euro oggi il prezzo medio è di un euro e sessanta. In aumento quindi anche il prezzo dei diari, e le penne bic, che prima da noi costavano circa 25 centesimi, oggi sono passate a 35. Facciamo delle offerte cumulative, ma la differenza comunque si vede”.
Come ci si regola in città? “Ci stiamo orientando per l’acquisto di libri di seconda mano”, ammette una giovane mamma, “Proprio questa mattina siamo stati in cartolibreria, e nonostante le offerte i prezzi sono alti, soprattutto per chi deve fare un corredo completo”. Qualcuno ammette francamente di comprare il materiale di cancelleria negli shop cinesi, ma la maggior parte provvede direttamente su internet, dove si trovano offerte vantaggiose, soprattutto facendo ordini extralarge. Conviene davvero? “La qualità in genere è inferiore”, spiega un’addetta di cartolibreria, “e molta gente, dopo il primo ordine, insoddisfatta torna da noi”. “Certo”, aggiunge una mamma, “la differenza fra prodotti di prezzo diverso si vede: cambiano i colori, è diverso il marchio.
E chi se lo può permettere acquisterà articoli più performanti rispetto a chi deve risparmiare. Questo inevitabilmente crea dislivelli, già evidenti fra i banchi di scuola”. “Alcune scuole medie hanno cura di scegliere libri di testo che siano validi per tre anni, anche per non mettere in difficoltà i genitori, ed è un comportamento virtuoso che andrebbe imitato”, dice un’altra mamma. “D’altronde finché non saremo nell’era della digitalizzazione totale”, conclude una libraia, “gli insegnanti continueranno a ordinare i loro elenchi di libri e di materiale che, volenti o nolenti, le famiglie in qualche modo dovranno acquistare in serie completa: non sono ancora spese opinabili”.
Giulia De Sensi
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