Carabinieri uccisi nel brigantaggio: lo storico Cardamone chiede verità sulla lapide a Soveria Mannelli

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Soveria Mannelli - Lo studioso di storia Filippo Cardamone, interviene su una ricerca condotta circa la lapide posta nella chiesa di San Giovanni Battista a Soveria Mannelli in onore di due carabinieri uccisi durante il brigantaggio. "Il libro di Mario Felice Marasco “Soveria e il suo territorio del 24.4.1969” recita a pag. 111: “caddero a Soveria Mannelli nella lotta contro il brigantaggio il carabiniere a cavallo Piermattei Ettore Adamo 24.2.1864 e il carabiniere a piedi Panni Antonio 24.4.1865 entrambi sepolti nella chiesa di San Giovanni a Soveria Mannelli”. Il Libro del Marasco continua parlando delle gesta della giubba rossa Pietro Bianco ma non gli attribuisce la paternità dell’uccisione di questi regii carabinieri. Neanche il processo a Pietro Bianco tenuto a Catanzaro nel 1867 attribuisce al garibaldino la paternità dell’uccisione di questi carabinieri. Passò alla storia come un delinquente comune con alle spalle cento omicidi, degno di stare nel museo dell’Ombroso a Torino dove attualmente si trova il suo teschio. Di questi regii carabinieri il popolo di Soveria Mannelli non sapeva nulla, sino a quando in seguito a lavori di restauro avvenuti nel 1992, parroco Don Natale Colafati, venne fuori una lapide che non si leggeva bene nascosta dal confessionale".

Nel libro di Carla Colombo Marasco “Storie senza filo del novembre del 2020”, ricorda: "si parla a pag. 26 della delibera comunale relativa alle spese di funerale del carabiniere a cavallo Mario Silvestro ucciso in un conflitto a fuoco in contrada Vaccarizzo in territorio di Soveria Mannelli che porta la data del 26 dicembre 1866. Ed è con il restauro della chiesa di San Giovanni del 2020 che la lapide ritorna al suo vecchio splendore e si scopre che i regii carabinieri morti di morte violenta erano tre e si scopre che la lapide è modificata in relazione alla data di morte del secondo carabiniere Panni Antonio da Senigallia che risulta adesso 24 aprile 1868. Fare luce su questi nomi e su queste date significa fare luce, sulla storia truce di Soveria Mannelli che non va nascosta da una statua di qualsiasi Santo. Il Dott. Filippo Cardamone tramite l’associazione Calabria in armi presieduta dal generale Martinello tramite il Museo Storico dell’arma dei Carabinieri di Roma ha appurato che: Piermattei Ettore Adamo da Staffalo (Ancona) è deceduto a Soveria Mannelli il 28.2.1864; Panni Antonio da Senigallia (Ancona) è deceduto a Soveria Mannelli il 24.4.1865; Mereu Silvestro è deceduto per ferite di arma da fuoco a Soveria Mannelli il 20.8.1866". 

In attesa dei fogli matricolari dei su detti regii carabinieri il Dott. Filippo Cardamone chiede "che la targa sia corretta alla luce di quanto risulta al museo storico dell’arma dei carabinieri di Roma e chiede che la lapide sia visibile e non nascosta da suppellettili religiose".

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