Roma - Le misure sui migranti varate dal Consiglio dei ministri di oggi, ossia l'allungamento a 18 mesi del tempo massimo di trattenimento per il rimpatrio e la previsione di nuovi Cpr, entrano all'interno del decreto legge per il Sud già approvato il 7 settembre, quello che tra le altre cose istituisce la Zes unica per il Mezzogiorno e stanzia dei fondi per Lampedusa. "Porteremo una modifica del termine di trattenimento nei Centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia - ha spiegato la premier Meloni - che verrà alzato al limite massimo consentito dalle attuali normative europee: 6 mesi, prorogabili per ulteriori 12, per un totale di 18 mesi. Quindi tutto il tempo necessario, non solo per fare gli accertamenti dovuti, ma anche per procedere con il rimpatrio di chi non ha diritto alla protezione internazionale".
A quanto si apprende da fonti di governo, in Consiglio dei ministri c'è stata una nuova delibera su quel provvedimento, che non era ancora stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. Come spiegato dalla premier Giorgia Meloni, si dà "mandato al Ministero della Difesa di realizzare nel più breve tempo possibile le strutture per trattenere gli immigrati illegali", da realizzare "in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili". I criteri per individuare le aree interessate, a quanto si apprende, saranno definiti da un Dpcm di prossima uscita.
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