Lamezia Terme - Con la chiusura "obbligata" delle scuole, si scopre un nuovo modo di intendere la didattica che proietta, per certi versi, il mondo dell'istruzione in avanti. Quanto profetizzato fino a poco tempo fa, con il Dpcm del Governo Conte dello scorso 4 marzo, di fatto si materializza anche se per causa di forza maggiore. Se pur per un lasso di tempo "emergenziale", la scuola italiana scopre dunque un nuovo approccio con la didattica a distanza che va al di là delle comunicazioni scuola-famiglia-docenti-alunni attraverso il Registro elettronico.
Anche a Lamezia, gli Istituti superiori e non solo, si attrezzano e già da ieri, primo giorno di chiusura "forzata", in alcune scuole sono state attivate le procedure - peraltro obbligatorie come da Decreto - per tenere lezioni a distanza che saranno via via attivate in tutti gli Istituti a partire da lunedì. Fra chi ha già avviato tali procedure, troviamo l'Istituto Professionale "Einaudi" diretto dalla dirigente Rosanna Costantino. Abbiamo interpellato una sua stretta collaboratrice, la professoressa Emanuela De Luca. "Noi già da ieri abbiamo dato il via alle lezioni a distanza attraverso il sistema Dad". Come funziona? "C'è una piattaforma on-line dove attraverso una voce specifica si possono scaricare link, documenti, video e il docente spiega gli argomenti. I ragazzi sono tenuti a prendere visione e svolgere i compiti assegnati. Noi utilizziamo la piattaforma Argo. La dirigente ha emanato una circolare interna dando opportune indicazioni. Naturalmente la didattica a distanza ci permette di proseguire le lezioni ma ovviamente non sostituisce il rapporto che esiste tra docente e alunno di persona. Trovandoci in una situazione di emergenza, il metodo usato ora è quello che permette di tenere desta l'attenzione degli alunni e di proseguire comunque il programma".
Anche al "De Fazio", i docenti sono in contatto con i ragazzi fin dal primo giorno. Qui si è avviato lo stesso metodo dell'Einaudi, attraverso le lezioni con l'utilizzo di un'area apposita del Registro elettronico col sistema Dad, Didattica a distanza. Gli alunni seguono le indicazioni dei docenti e interagiscono con essi. "Naturalmente - spiega la dirigente Simona Blandino - dobbiamo adattarci a questa situazione che speriamo possa finire presto. La nostra scuola comunque sta ottemperando a tutte le disposizioni del Dpcm, sia quello del 1 marzo che quello più recente del 4 marzo. Altro Istituto, il Liceo Campanella. Qui, per esempio le lezioni si svolgono attraverso Google Suite che consente di poter attivare lezioni a distanza e conferenze, con l'utilizzo di Google Meet, Google Classroom. In pratica si assegnano i compiti e si interagisce con il docente che invia il materiale specifico su cui l'alunno deve lavorare. Identica soluzione è adottata al Liceo Classico. per quanto riguarda il Liceo Scientifico "Galilei", anche in questo Istituto, diretto da Teresa Goffredo, si utilizza la piattaforma Argo che consente di avviare le lezioni interattive con gli alunni. "A seguito dell’incontro avvenuto con la dirigente, si rende noto che, in merito alla continuità didattica, il nostro Istituto seguirà le indicazioni fornite dal ministero. Pertanto ogni docente potrà utilizzare la piattaforma del registro elettronico Didup (o piattaforme affini) per condividere con gli studenti nuovi contenuti di studio o per ripetere parte del programma già svolto". Così, il testo pubblicato sul Registro elettronico a firma dei coordinatori dei dipartimenti, Prof.ssa Pasqualina Bagnato, Prof.ssa Lina Proto e Prof. Emanuele Goffredo Cartella e che di fatto avvia il percorso delle classi virtuali con Google classroom.
Per ciò che riguarda gli Istituti comprensivi, il "Nicotera Costabile", recependo anch'esso le indicazioni contenute nel Decreto governativo del 4 marzo 2020 ha dovuto, fanno sapere dall'Istituo, "a malincuore rimandare le attività e i progetti di ampliamento dell’offerta formativa precedentemente calendarizzati: così per il progetto Indovina chi viene in classe? con l’artista Maurizio Carnevali (previsto per il 12 marzo) e con la scienziata Amalia Bruni; così anche per il progetto di filosofia con i bambini denominato La biga Alata, con i ragazzi del Liceo classico F. Fiorentino in attività di PCTO e un formatore dell’Associazione Amica Sofia, e ancora per i laboratori già attivati con Avis, Libera Contro le mafie e Trame". Nel frattempo, a vantaggio dell’apprendimento a distanza, si sta attivando in queste ore, nell’istituto, la nuova didattica gestita attraverso la piattaforma GSuite Education di Google, una piattaforma completa di numerosi applicativi che consentirà agli utenti, alunni, famiglie e docenti di non interrompere il dialogo educativo intrapreso e i flussi di lavoro esistenti. Le diverse applicazioni, Goolge classroom, Drive, Moduli, Jamboard etc., buone pratiche già variamente in uso all’interno della scuola, saranno ora ottimizzate ed organizzate grazie alla piattaforma GSuite e consentiranno la trasmissione agli allievi della scuola primaria e secondaria di brevi video lezioni, materiale didattico e compiti da svolgere, che saranno restituiti agli alunni, dopo essere stati corretti e valutati dall’insegnante. Anche alla scuola dell’infanzia, utilizzando la medesima piattaforma, le maestre cercheranno di proseguire il lavoro già avviato con i bambini dai 3 ai 5 anni, inoltrando sulle classi virtuali contenuti multimediali e facili consegne, contando sulla fattiva collaborazione dei genitori. Le famiglie della scuola secondaria di I°potranno continuare a consultare regolarmente anche il registro elettronico per l’assegno quotidiano dei compiti e per leggere comunicazioni e avvisi del Dirigente o dei docenti. In tal modo si conta di assicurare all’utenza un’attività didattica ricca e regolare, anche al di fuori delle aule, che non disperda il rapporto diretto fra docenti e alunni costruito con mesi ed anni di frequentazione quotidiana e rinsaldi lo spirito dell’intera comunità educante in tempi di emergenza.
Anche l’Istituto Comprensivo "Ardito Don Bosco" non ha perso tempo per garantire la continuità didattica ai suoi alunni. Il dirigente scolastico, Lorenzo Benincasa, supportato dai suoi Collaboratori, ha divulgato, già nella mattinata di giovedì 5 marzo, le direttive necessarie per coordinare i docenti nell’elaborazione delle strategie necessarie ad assicurare agli alunni la prosecuzione delle attività didattiche da casa, secondo quanto previsto dal Dpcm del 4 marzo. Anche il personale Ata, sotto la guida di Laura Ferrise, si è attivato per supportare tecnicamente tali iniziative. "Tutte le componenti dell’Istituto - dichiarano dalla scuola - hanno saputo, in un momento in cui la responsabilità e la condivisione è fondamentale, fare squadra e creare occasioni. Ogni insegnante si è prodigato ad approfondire le potenzialità dei software già in uso nella scuola, come Atgo, per condividere materiali, comunicare con alunni e famiglie, e a fare rete con i colleghi dei consigli di classe per gestire ambienti di apprendimento innovativi. Sono state infatti promosse le classi virtuali, tramite Edmodo o Google classroom, in cui è in atto lo scambio di materiale, ricerche, compiti e in cui ogni docente può correggere i compiti in tempo reale". Con le classi virtuali, i docenti hanno altresì la possibilità di parlare agli alunni, di interagire con loro, di verificare il grado di apprendimento. Per le classi terze la scuola garantirà anche, tramite Meet, la possibilità di avviare le videoconferenze. In un video messaggio, pubblicato nel sito della scuola, il dirigente ha invitato tutte le componenti dell’Istituzione scolastica a continuare a lavorare in stretta sinergia per garantire la prosecuzione del percorso formativo di ogni allievo. Per coloro che seguono percorsi individualizzati, i docenti hanno provveduto per tempo a contattare le famiglie, a proporre soluzioni didattiche adeguate ai vari casi e ad utilizzare i device come strumenti aggregativi ed inclusivi.
Tutti gli Istituti, in ogni caso, già ieri hanno provveduto, attraverso il Registro elettronico, ad assegnare compiti. Da lunedì, comunque si attiveranno, oltre agli strumenti sopra citati, anche ulteriori metodi con l'utilizzo di App specifiche e senza escludere l'ormai irrinunciabile uso di Whatsapp. Insomma, ciò che sta accadendo oggi potrebbe preludere ad un nuovo modello di didattica negli anni a venire che potrebbe cambiare le nostre abitudini?
Antonio Cannone
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