I Festival della rinascita: i progetti e le idee dei giovani per valorizzare i borghi del Lametino

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Lamezia Terme - Noemi, Gaetano, Alessio, Antonella, Francesco, Carmine, Paolo… sono i nomi di alcuni giovani che hanno deciso di dedicare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei loro amati paesi di origine, nell’hinterland Lametino. Ognuno con progetti diversi, dall’arte alla musica, dalla letteratura all’ambiente, ma con un unico obiettivo: far rivivere e valorizzare i piccoli borghi. Comunità che combattono, a suon di nuove idee, allo spopolamento delle aree interne e aprono ai visitatori i loro scrigni di cultura, tradizioni e bellezza. Negli ultimi anni, infatti, sono stati realizzati diversi Festival (nel periodo estivo e non solo), volti alla riscoperta di un turismo lento e legato ai territori. Valorizzare i borghi calabresi ricchi di cultura, tradizioni e risorse è lo scopo principale. A idearli sono giovani resilienti che non si rassegnano a vedere i propri paesi morire. E la percezione è che ci stiano riuscendo.

I vari eventi organizzati con cura e passione, infatti, non si esauriscono nelle sole giornate dei vari Festival estivi ma vanno e segnare profondamente i territori. Accade, quindi, che un visitatore che arriva nel borgo per partecipare alle iniziative, resti affascinato del luogo e magari decide di ritornare altre volte con più calma chissà, con altri amici o parenti. Una catena virtuosa che va a influire positivamente e ad arricchire il territorio. Nasce, quasi inconsapevolmente, un nuovo modello di sviluppo locale che dà vita ad un processo di rigenerazione, tiene vive le comunità e genera valore sociale ed economico. La Calabria - ricordano questi ragazzi - non è solo le rinomate mete turistiche ma è tanto altro. Ci sono anche i piccoli paesi interni che conservano tradizioni secolari dal cuore antico ma che guardano al futuro con gli occhi dei loro giovani figli. Lo sa bene Giovanni Renda che nel suo libro “Anacleto e il paese del asini volanti” racconta un viaggio alla scoperta dei borghi dimenticati della Calabria. La sua associazione, “Borghi da Rivivere”, è da tempo impegnata nella valorizzazione identitaria dei borghi della regione e si batte contro l’abbandono e lo spopolamento di luoghi meravigliosi dei veri “tesori nascosti”. Luoghi che con impegno e amore potrebbero divenire ambite mete turistiche, non solo estive. O l’associazione lametina “Icica”, che si occupa di riqualificare e riscoprire alcune zone apparentemente dimenticate nel cuore di Lamezia Terme con il suo presidente Paolo Caserta. Diverse anche le iniziative dedicate al Trekking urbano che uniscono lo sport alla riscoperta dei luoghi e della natura.

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Il riscatto dei piccoli borghi

Molto spesso ci si lamenta che nei paesi non c’è niente. Da questa “antica arte” che è il lamento e per superare questo stato che accompagna la vita di ognuno, ci hanno pensato alcuni giovani di Soveria Mannelli, in particolare Gaetano Moraca, che ha ideato, giunto alla seconda edizione, il Festival del Lamento dall’1 al 4 agosto nel bel mezzo della Calabria. Quest’anno si presenta con un ricco programma: nei pomeriggi incontri con giornalisti, registri e spettacoli per concludersi con il live set di Serafine, vincitrice di X Factor.

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Spegne le dieci candeline Felici & Conflenti. Lo fa in cinque giornate – dal 23 al 27 luglio – di musica, incontri, laboratori, seminari, escursioni, mostre e la partenza di un nuovo progetto: la nascita dell’archivio sonoro del Reventino-Savuto, il primo fondo del nascente Archivio Sonoro della Calabria che entrerà a far parte della rete nazionale degli Archivi Sonori. In questi primi 10 anni il festival di riscoperta di musiche e danze tradizionali è cresciuto fino a diventare appuntamento fisso per ricercatori, suonatori, musicisti e danzatori da ogni parte d’Italia e d’Europa. Quest’anno si apre allargandosi fino a San Mango d’Aquino in un “abbraccio collettivo”. Si illuminano di colori le vie di Conflenti con “Momenti Festival” che quest’anno conclude la sua terza e ricca edizione tra incontri, presentazioni di libri, spettacoli e arte. Ideato dai ragazzi di Libramenti che hanno realizzato il sogno di un museo a cielo aperto con decine di murales realizzati nel paese del Reventino da artisti internazionali e locali. E, ancora, dopo il successo delle edizioni invernali “Presepi nel borgo” propone anche un evento estivo (il 16 agosto) alla riscoperta del centro storico di Conflenti.

Partito a giugno, con la settimana edizione, il Festival delle Erranze e della Filoxenia. Una kermesse itinerante che coinvolge più paesi, enti e associazioni dal monte Reventino al Mancuso. Gli eventi del Festival di quest’anno si svolgeranno nei comuni di Decollatura, Falerna, Lamezia Terme, Platania, Serrastretta, Soveria Mannelli e coinvolge associazioni, enti e Proloco dei vari territori in un abbraccio comune.

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Ricchi calendari di eventi estivi sono partiti per allietare l’estate in tutti i comuni dell’hinterland lametino come a Platania con “Borgo delle radici”, Martirano, Motta Santa Lucia, San Mango d'Aquino, con eventi che vanno dalla gastronomia alla cultura tra divertimento, sport e natura. Puntano alla valorizzazione dei propri paesi attraverso la musica i giovani di Martirano Lombardo dove il nome del paese è ormai legato al “Rock on”. Manifestazione che attira visitatori da varie parti della regione e non solo e che continua a stupire e divertire con eventi e concerti. Aprono il territorio al divertimento a alla musica anche a Cortale con il ritorno del “Cortale Colours Fest” il 6 agosto. Ritorna anche il “Curinga Music festival” il 28 luglio. Un evento ormai storicizzato è “Passaggio in festa” a Decollatura che ritorna il 16 e 17 agosto oltre agli eventi invernali.

Festival ed eventi all’insegna della tradizione con le idee e il cuore dei giovani del posto che, facendo rete, tra associazioni, enti e realtà presenti nei territori ridanno vita ai loro amati borghi, non solo d’estate. Puntano, infatti, ad un turismo lento durante tutto l’arco dell’anno per aprire i piccoli centri ai visitatori e regalare emozioni ed esperienze immersive. Fare rete e aprirsi agli altri seppur restando aggrappati alle proprie radici, conservando e tramandando le proprie tradizioni: questa la chiave per combattere lo spopolamento dei borghi calabresi intrapresa sempre più da tanti giovani che praticano la “restanza”.

R. V.

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