Lamezia Terme - Un inizio in sordina per la stagione lametina dei saldi fra i negozi del centro città, dove ancora poca gente si affaccia alle vetrine del Corso per visionare la merce in sconto. Una situazione in evoluzione, o almeno così si spera dall’altra parte del bancone di cassa. “Il caldo non aiuta - dicono i gestori - e soprattutto sabato scorso, quando siamo partiti, è stato praticamente il deserto”. Fanno eccezione i negozi di fast fashion, di accessori moda e casalinghi, dove al di là del decremento nelle ore più calde, il flusso di acquirenti si è mantenuto costante, e dove gli articoli più quotati sono proprio quelli necessari a far fronte alle temperature: cappelli, ventilatori, articoli d’abbigliamento in lino leggero e T-shirt, calzature aperte. Ma se ci si sposta nei negozi dei grandi marchi del pret-a-porter, molto diffusi in centro ma fuori dal campo degli articoli di prima necessità, la musica purtroppo cambia. “Sta andando male, c’è molta meno gente dell’anno scorso” dicono francamente gli esercenti, qualcuno anche con dati alla mano. “Rispetto al 2024 registriamo una perdita del 47% negli ingressi, e siamo sotto del 33% con gli incassi” racconta una giovane imprenditrice. Il motivo? A parte il caldo, qualcuno fa ipotesi sul minore afflusso di turisti, sulla necessità di incrementare i voli low cost per Lamezia, e soprattutto sul bisogno di attuare politiche che favoriscano il commercio locale.
“Ci siamo già interfacciati con la nuova amministrazione per sollecitare l’organizzazione di eventi che possano animare il centro città, in modo da richiamare visitatori”, spiega un’esercente, “I B&B sono pieni, ma la verità è che i turisti usano Lamezia solo come punto d’appoggio per spostarsi verso Tropea e le altre località di mare, che specie con il caldo attirano di più: e se il corso è vuoto è normale che la gente non entri e non compri. Come componente di “Condominio Lamezia”, realtà nata per tutelare gli interessi dei commercianti lametini, ci siamo attivati per chiedere misure che possano incidere su questa situazione, ma la giunta si è appena formata, e ormai per questa stagione di saldi è andata così. D’altronde come commercianti non possiamo sempre investire noi per risolvere il problema, anche perché siamo davvero con l’acqua alla gola”.
Giulia De Sensi
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