
Lamezia Terme - Sceglie Lamezia, nella location del Chiostro Caffè Letterario, il Congresso Regionale ADI Calabria (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica) dal titolo “La nutrizione al centro della salute: nuove frontiere per l’obesità tra dieta chetogenica, farmacologia, stile di vita e regionalità”, un incontro sul tema della nutrizione e del cibo sano cui aderisce anche Coldiretti, membro di ADI, presente al Chiostro con due stand di prodotti tipici a tema natalizio e degustazioni. L’evento si è strutturato in tre sessioni: “Salute e benessere durante le festività e prodotti tipici regionali”; “Nuove frontiere in nutrizione”; “Nutrizione e ambiti correlati”, con l’intervento di esperti in nutrizione e dietisti.
“L’obesità rappresenta oggi una condizione complessa, multifattoriale e richiede nuove soluzioni accessibili”, dichiara Giuseppe Fortugno, presidente ADI Calabria, “Il congresso affronta le nuove strategie, integrando dieta chetogenica, approcci farmacologici moderni, modifiche dello stile di vita e valorizzazione delle specificità regionali, con particolare attenzione al periodo delle festività natalizie, momento critico per la gestione del peso. La ricerca scientifica ha aperto nuove prospettive, evidenziando come solo un approccio integrato e multidisciplinare possa garantire risultati efficaci e duraturi”.

“Per me è un enorme piacere essere fra i relatori di questo convegno - sottolinea la dietista lametina Martina Di Cello - come dietista impegnata in Calabria, e in particolare a Lamezia Terme, sento la responsabilità di trasformare le evidenze scientifiche in azioni concrete sul territorio. Insieme ai colleghi portiamo avanti progetti di divulgazione e educazione alimentare che valorizzano le risorse locali, la tradizione mediterranea e le diversità regionali, integrandole con le più moderne conoscenze della nutrizione clinica. Partecipare a questo congresso rappresenta per me un’occasione per rafforzare un messaggio fondamentale: la salute si costruisce attraverso una rete di competenze che dialogano tra loro, e il nostro compito, come dietisti, è tradurre la scienza in pratiche quotidiane che abbiano un impatto reale sulla salute delle persone e delle comunità”.
“Partecipare come relatrice al Congresso Regionale ADI Calabria rappresenta per me un’importante opportunità di confronto su temi che considero centrali per la salute” accorda la dietista Anna Pirillo, “Ѐ un momento di dialogo tra professionisti, ma anche un’opportunità per valorizzare il legame tra scienza, territorio e stile di vita, un aspetto che in Calabria rappresenta una risorsa straordinaria”. “In linea con il tema del congresso ADI Calabria, dedicato all'evoluzione degli approcci nutrizionali nella cura dell'obesità” spiega la dietista e relatrice Caterina Rosselli, “la relazione che presento affronta il ruolo della dieta chetogenica come approccio nutrizionale sempre più centrale nel trattamento dell’obesità, non solo come strumento per la perdita di peso, ma come vera e propria strategia metabolica. Verrà illustrato il razionale scientifico che ne guida l’applicazione clinica e sarà presentato, in sintesi, il nostro studio sull’ottimizzazione della risposta chetogenica attraverso specifiche strategie nutrizionali. L’obiettivo è offrire una visione moderna, integrata e basata sull’evidenza di un approccio in continua evoluzione”.

Presenti per Coldiretti anche il presidente interprovinciale Pietro Bozzo, il presidente zonale Michelangelo Notarianni, il segretario zonale Luca Meringolo, con il loro staff. “Da tempo partecipiamo a iniziative in partnership con ADI”, spiega Bozzo che, aggiunge: “infatti i dietisti svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere un’alimentazione a base di cibi sani. Nell’ultimi periodo ci siamo occupati tanto del problema dei cibi ultraprocessati, o cibi sintetici, e di quei cibi d’importazione che vengono da paesi diversi dal nostro. Quando si parla di sana alimentazione, Coldiretti è pronta a scendere in campo a favore dei prodotti a chilometro zero, del made in Italy, degli alimenti sani e genuini del territorio, onde evitare che il cibo sintetico sostituisca quello vero”. Concorda il presidente di zona Notarianni: “Coldiretti porta avanti da anni la battaglia contro il cibo ultraprocessato, e siamo riusciti a far diventare Legge il divieto di produrlo in Italia, visto che non sono ancora del tutto noti i suoi effetti sul nostro organismo. Vogliamo promuovere le imprese che producono a chilometro zero, la tracciabilità dei prodotti, la filiera corta, a favore della salute e del bene comune”.
Giulia De Sensi

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