“Sant’Antonio naufraga a…Lamezia”: collegamento dal Santuario di Padova per ricordare il viaggio che portò il Santo nella Piana

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Lamezia Terme - Arriva nella città della piana l’evento “Sant’Antonio dal naufragio a… Lamezia”, parte di un percorso in 10 tappe organizzato in occasione dell’ottavo centenario dal viaggio che portò il Santo di Padova dalla Sicilia ad Assisi, dopo il naufragio che mise fine alla sua esperienza di missione in Marocco, conducendolo alla sua vera vocazione di predicatore. È durante questo viaggio che Sant’Antonio ebbe modo di fermarsi sulla piana di Sant’Eufemia, dando origine ad un culto che portò alla costruzione dell’omonimo Santuario a lui dedicato. L’iniziativa, che si è svolta nella forma di diretta streaming in collegamento fra Lamezia e la Basilica di Padova, prelude ad un vero e proprio cammino di pellegrinaggio organizzato a tappe fra Capo Milazzo e Assisi, posticipato causa Covid alla primavera del 2022. 

L’evento, partito dall’iniziativa di tutte le realtà Francescano-Antoniane che ruotano attorno al Santuario di Padova, è stato condotto dal giornalista del Messaggero di Sant’Antonio Alberto Friso, con la regia di Andrea Canton. Ad intervenire da Padova, frate Paolo Floretta dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, coordinatore del progetto. Da Lamezia, insieme al Vescovo Giuseppe Schillaci, il guardiano del Convento di Sant’Antonio frate Giuseppe Sinopoli dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, il ministro dell’Ofs Calabria e presidente del consiglio d’amministrazione di Casa Tamburelli Vincenzo Alampi, il capo degli Statuari di Sant’Antonio Franco Caruso, il commissario prefettizio della città Giuseppe Priolo che ha offerto il tradizionale cero votivo al Santo affidandogli la città. Una città documentata nella sua storia e archeologia da bellissime immagini, che partendo dal centro, e quindi soffermarsi sul ponte e sull’arco secentesco di Sant’Antonio, hanno portato l’attenzione verso il Santuario e la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, raccontata poi nei suoi dettagli artistici e strutturali anche dalle parole di frate Sinopoli.

Si è soffermato invece sulla predicazione di Antonio, Monsignor Schillaci, ovvero sulla “necessità ed urgenza di annunciare il vangelo, in quanto discepoli missionari, lasciandoci raggiungere dalla sua freschezza e novità per portarlo a tutti, all’insegna della Misericordia, come ricorda Papa Francesco”. Il Vescovo si è poi soffermato sul passaggio di Sant’Antonio in queste contrade, dove è stato accolto “malato e straniero”, e ha rimarcato l’auspicio dell’attenzione ai poveri, agli ultimi, ai sofferenti. L’evento è stato concluso dal canto tradizionale “13 stelle” eseguito dal Coro Frate Sole diretto dal Maestro Sara Saladino con l’accompagnamento del Maestro Diego Apa, seguito da un momento di preghiera guidato dalla voce di Salvatore D’Elia. Sui titoli di coda hanno cantato invece gli Statuari, con una performance in dialetto nicastrese di una canzone tipica risalente alla fine dell’800. "L'ultima clip sull'affresco del naufragio nell'abside di Santa Maria degli Angeli è stata realizzata da Giampiero Scarpino."

Giulia De Sensi

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