Salerno - Da mercoledì Giuseppe Borrelli assumerà la guida della Procura della Repubblica di Reggio Calabria. Dopo cinque anni, dunque, il magistrato napoletano lascia Salerno. "Credo che sia andata bene", ha detto nel corso di un incontro con la stampa nel corso del quale ha tracciato un bilancio della sua esperienza. "Ho trovato un ufficio che funzionava di per sé bene. Ho avuto la possibilità anche di usufruire dei miglioramenti che sono stati correlati al trasferimento nel nuovo tribunale. Credo di aver portato qualcosa di nuovo e qualche miglioramento, come chi verrà dopo di me porterà nuove innovazioni e miglioramenti. Credo di aver lavorato bene, di aver fatto un lavoro di cinque anni che ora giunge anche alla sua conclusione fisiologica". Un lavoro intenso che, secondo Borrelli, ha consentito di ricostruire "quelli che sono gli assetti criminali, soprattutto, dell'Agro Nocerino Sarnese, trovando anche delle novità rispetto a quelle che erano le consapevolezze e le conoscenze iniziali". "Credo - ha aggiunto Borrelli - che la cosa importante sia stata da parte della Procura il migliorare la qualità dell'investigazione allo scopo di auto limitarsi soprattutto nell'esercizio dell'azione penale, cioè di essere in grado di anticipare quelle che erano le previsioni sulla possibilità di condanna dell'imputato, questo sia nel rispetto dell'imputato sia anche allo scopo di efficientare il funzionamento del dibattimento. Comunque il Tribunale di Salerno non sarà mai in grado di affrontare una sopravvenienza di 4000 procedimenti all'anno, però è in grado di affrontare una sopravvenienza di 1200-1300 procedimenti". Ora Borrelli si appresta ad iniziare una nuova esperienza in Calabria dove ha già lavorato a Catanzaro. "La Calabria è una terra che ho amato, è stato un posto dove credo di aver lavorato bene e di aver vissuto una delle esperienze più belle dal punto di vista professionale".
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