Roma - Si svolgerà il 24 e 25 gennaio l’anteprima del Festival di Giornalismo Investigativo. In queste due giornate che anticiperanno il Festival vero e proprio che si terrà a Settembre del 2014 , verranno presentate al largo pubblico, così come a quello degli addetti ai lavori, nuove metodologie di giornalismo investigativo coinvolgendo esperti sia italiani che internazionali. Tra gli ospiti anche la giornalista lametina di “La stampa” Rosaria Talarico, insieme a Miranda Patrucic Giornalista investigativa del Center for Investigative Reporting di Sarajevo; Andrea Palladino Giornalista de L’Espresso e de ilfattoquotidiano.it; Domenico Raguseo Direttore della Divisione Sistemi di Sicurezza di IBM; Francesco Corona Retek Research; Roberto Pennisi Direzione Nazionale Antimafia; Federico Sesler Retek Research; Anatolij Guliaev Commissione etica giornalistica bielorussa; Alberto Cisterna Magistrato; Maria Antonietta Calabrò Giornalista del Corriere della Sera; Luciano Scalettari Giornalista di Famiglia Cristiana; Marianna Vintiadis Country Manager di Kroll, divisione Business Intelligence and Investigations; Riccardo Staglianò Giornalista di Repubblica; Alberto Spampinato Direttore di “Ossigeno per l’Informazione”; Giovanni Rossi Presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana e Leonida Reitano Presidente della Associazione di giornalismo investigativo.
“Il festival - spiegano gli organizzatori - nasce con l’ambizione di contribuire allo sviluppo di un modello di giornalismo orientato all’analisi accurata e documentata dei fatti sociali e politici e di una riflessione sulle caratteristiche e sugli strumenti intellettuali e documentali necessari al giornalismo d’inchiesta. Il mondo del giornalismo e in particolare del giornalismo d’inchiesta, sta conoscendo un’evoluzione vertiginosa. Informatica e giornalismo si stanno intrecciando sempre di più, aprendo spazi di indagine prima impensabili. Insomma, il quadro strategico dell’informazione del futuro vede ormai una presenza massiccia di abilità relative al Data Journalism, l’Open Source Intelligence, il Computer Assisted Reporting e in linea generale l’uso di tool informatici per estrarre, manipolare e analizzare dati e informazioni. Tale scenario rende chiaro il fatto che è ormai maturato il passaggio a una dimensione del giornalismo significativamente diversa dalla concezione tradizionale del reporting, nella quale il giornalista non è solo quello che controlla i fatti e li riporta (magari con più profondità nel caso di un’inchiesta giornalistica), ma è al contempo un data analyst, un esperto di hacking, di tecniche di intelligence e di organizzazione di grandi set di dati, di uso dei social network, di strumenti di promozione e diffusione tipici del marketing virale”.
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