Lamezia, Mascaro replica all’amministrazione: “Nessuna polvere sotto il tappeto. Basta offese, si lavori seriamente”

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Lamezia Terme – In riferimento alle varie dichiarazioni in merito ai conti del Comune, interviene anche l’ex sindaco Paolo Mascaro che ritiene opportuno fare alcune precisazioni.

“Anzitutto - scrive l’avvocato Mascaro in una nota - appare superfluo commentare le dichiarazioni del consigliere comunale Gennarino Masi stante la figuraccia rimediata dal medesimo essendo stato immediatamente smentito anche dal suo stesso partito; in ogni caso, per come si specificherà in prosieguo, le dette dichiarazioni costituiscono unicamente un mix tra ignoranza assoluta dei principi della contabilità pubblica e non conoscenza degli atti di cui si scrive e discute. La vicenda è di semplicità assoluta essendosi in presenza dell’approvazione del più banale tra gli atti finanziari, e cioè il bilancio consolidato, che incomprensibilmente non è giunto all’esame del consiglio entro la data prevista del 30 settembre. Il detto bilancio si limita a riportare, e quindi a consolidare, le risultanze dei bilanci sia dell’ente locale che delle partecipate Lamezia Multiservizi e Lamezia Europa, bilanci tutti conclusi con risultanze altamente positive a riprova dell’ottimo lavoro svolto sino all’anno 2024”.

Con riferimento al bilancio consolidato, precisa “il Collegio dei Revisori ha espresso parere favorevole ed ha ribadito una prescrizione già inserita nel parere sul rendiconto approvato con delibera consiliare del 06 giugno 2025 e cioè la necessità di conciliare i conti con la Lamezia Multiservizi. Al riguardo, occorre rilevare che, grazie all’operato della precedente amministrazione, si è proceduto in occasione del rendiconto da ultimo approvato  a conciliare svariate pendenze che risultavano sussistere da decenni in ordine ad alcuni servizi svolti dalla società in house, per i quali vi erano state specifiche contestazioni, ed a risolvere l’importante tematica degli interessi moratori relativi ai periodi passati in cui purtroppo l’ente locale non aveva i tempi di pagamento positivi dell’amministrazione Mascaro (23 giorni da ricevimento fatture) ma tempi biblici con conseguente maturazione di poste passive. La prescrizione dei revisori ha riguardato la necessità di procedere a definire vicenda che nasce durante epoca commissariale tramite determina dirigenziale che ha compensato alcuni crediti vantati dalla Lamezia Multiservizi con il credito a sua volta vantato dal Comune di Lamezia Terme con riferimento alle sentenze che avevano disposto la rivalsa in suo favore di somme dovute a titolo di risarcimento danni derivanti da sinistri stradali verificatisi nel periodo in cui la manutenzione della sede stradale ricadeva sulla predetta società. Stante detta prescrizione, pur ritenendosi che il credito del comune di Lamezia Terme sia documentalmente ed incontestabilmente provato, negli ultimi giorni dell’amministrazione Mascaro si è concordato con gli uffici di dirimere al più presto la vicenda che riteniamo possa essere anch’essa definitivamente chiarita in pochissimo tempo ed in senso favorevole al Comune. Né detta definizione porterà ripercussione negativa sul bilancio della Lamezia Multiservizi in quanto la medesima, governata negli ultimi anni in maniera impeccabile dall’amministratore unico dott. Bevivino e dai suoi collaboratori, ha già svalutato totalmente il suo credito nel bilancio da ultimo approvato”.

Alla luce di quanto esposto, prosegue l’ex primo cittadino: “che - sottolinea - potrà con semplicità essere accertato da chiunque abbia un minimo di competenza in materia, sono veramente e totalmente fuori luogo sia le accuse ai Revisori dei Conti, che stanno svolgendo il loro compito in maniera ineccepibile con doverosa terzietà rispetto all’ente, sia i timori sulla tenuta del bilancio comunale, che in nulla sarà intaccato dalla riconciliazione che avverrà di certo nei prossimi giorni, e sia i timori sulla Lamezia Multiservizi in quanto ha già svalutato il credito nel bilancio da ultimo approvato. Ciò indiscutibilmente chiarito, è però doveroso evidenziare quanto sia inaccettabile il comunicato dell’amministrazione Murone che ancora una volta si distingue per essere generico, fumoso ed offensivo senza essere in grado di dire una sola parola sul merito della vicenda. Invero, è offensivo affermare che vi sia “polvere sotto il tappeto” che “Lamezia avrà finalmente un bilancio serio, leggibile, rispettoso della comunità” che si sta facendo “un lavoro durissimo volto ad un risanamento vero” che stanno emergendo “partite pregresse e criticità serie e risalenti nel tempo che purtroppo non si limitano alle sole questioni oggetto di dibattito”. Trattasi solo di vuote parole di chi pensa di poter governare con il fumo, con le chiacchiere e con le offese ma che non sa e non riesce ad indicare nulla di ciò che contesta. La realtà invece si deduce con chiarezza dagli atti e dei documenti che non si sanno o non si vogliono leggere: si è ereditato un Comune che ha tempi medi di pagamento fatture di giorni 23, che ha disponibilità libere sul conto corrente per svariati milioni di euro immediatamente spendibili nell’ambito degli appositi capitoli di bilancio e che dal 2019 non ha fatto ricorso per un solo giorno ad anticipazioni di tesoreria: si è quindi ereditato un Comune nel quale l’amministrazione ha svolto un lavoro durissimo di risanamento di un ente che aveva tempi di pagamento superiori all’anno, che ricorreva ad anticipazioni di tesoreria per 360 giorni all’anno e che aveva saldo negativo di conto corrente di euro 11.800.000, risanandolo totalmente, in trasparenza e senza lasciare polvere sotto il tappeto".

"Le criticità dell’ente  - conclude Mascaro - che ad oggi persistono sono sotto gli occhi di tutti e dovevano essere conosciute se chi si è candidato a ruoli di responsabilità avesse un po’ approfondito invece di improvvisarsi: carenza di personale (e la nuova amministrazione rimodulando il fabbisogno di personale inspiegabilmente diminuisce da 34 a 31 le assunzioni a tempo indeterminato nel 2025) ed obbligo di rimborso annuale di oltre 10 milioni di euro, per mutui, prestiti obbligazionari, debito idrico e decreto salva imprese, a cui silenziosamente l’amministrazione Mascaro ogni anno ha ottemperato pur avendoli ereditati. Farebbe bene quindi l’amministrazione a lavorare seriamente invece di offendere chi ha duramente operato per consegnare amministrazione totalmente diversa da quella ereditata: lavorando duramente e seriamente, l’amministrazione in carica avrebbe evitato di arrivare al 19 ottobre senza aver ancora approvato il consolidato e senza aver speso una parola a spiegare il motivo di tale gravissimo ritardo che oltre a dare una immagine negativa dell’ente impedisce ad esempio di poter usufruire gratuitamente delle prestazioni di un funzionario specialista ambientale, come evincesi dalla determinazione dirigenziale n. 1762 del 15 ottobre 2025, arrecando quindi grave nocumento all’ente del quale è doveroso rendere conto. Ovviamente, il sottoscritto è disponibile ad ogni pubblico confronto sui detti temi e sulle criticità che, a leggere il comunicato, starebbero “emergendo” e come tali sarebbero quindi state tenute nascoste da chi ha in precedenza amministrato”.

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