Lamezia: presentato libro di poesie "D’Amore, di fede e di ciarpame" di Rocco Mangiardi

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Lamezia Terme - Diventa una manifestazione corale dal titolo “Liberi come l’aria” la presentazione del libro di poesie di Rocco Mangiardi “D’Amore di fede e di ciarpame”, inCalabria editore. Nella cornice naturale del parco Tramonte e Cristiano (ex parco Gancìa) i versi di Mangiardi hanno trovato corpo e voce nelle attrici de “Il Teatro che non c’era”, dirette da Francesco Pileggi, con la partecipazione straordinaria della cantastorie Francesca Prestìa. Versi da cui traspare l’onestà dell’intenzione di chi crea, una qualità che da sola può consentire la fruizione di un genere letterario che, come ricordato dall’editore Federico Arcuri, risulta spesso di difficile collocazione sul mercato editoriale. Ma Mangiardi riesce nell’intento, e lo ricorda Agnese Moro nella prefazione del volume, letta dalla giornalista Maria Scaramuzzino. Come sempre molto intenso e sentito l’intervento dell’autore, da anni collaboratore di giustizia ribellatosi al racket, che dichiara d’avere originariamente anteposto nel titolo la fede all’Amore, considerandola la guida fondamentale nel percorso che lo ha condotto ad un presente consapevole e radioso.  “Oggi – dichiara infatti con sincerità – io e la mia famiglia stiamo vivendo i momenti più belli della nostra vita”. L’Amore nella raccolta fa da collante con la sua valenza universale, e “quanto al ciarpame, – dice l’autore – quello l’ho sconfitto nelle aule di Tribunale”, ma ciò nonostante ritorna con rabbia in alcune liriche.

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“Non avrei mai dato i miei soldi al boss perché potesse adescare i ragazzi e mandarli a spacciare droga, compiere estorsioni, uccidere e morire o finire in galera”, dichiara a proposito. Fra i presenti alla manifestazione, conclusa da un reading collettivo, la senatrice Angela Napoli, con la quale Mangiardi sottolinea di condividere tre cose: una scorta, la speranza e la volontà di restare in Calabria, “perché sono i mafiosi che se ne devono andare”. Ancora Giovanni e Francesca Gabriele, genitori del piccolo Dodò, il sindaco Mascaro, il vicario della diocesi don Adamo Castagnaro, e i parenti delle vittime di mafia Tramonte e Cristiano cui è oggi intestato il parco gestito dall’associazione “Via degli Ulivi” di cui è responsabile Francesca Isgrò. Dopo il reading introdotto dalle attrici Barbara Campisano, Barbara Monterosso, Ilaria Pellegrino, Valentina Sirianni, Maria Concetta Ciliberti e Francesca Denisi, è stato offerto gratuitamente un rinfresco nel parco dall’azienda agricola Bacco.

Giulia De Sensi

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