Lamezia, omicidio “Ciucciaro”: condannato a 24 anni Pasquale Torcasio

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Lamezia Terme – Una condanna a 24 anni perché ritenuto il mandante dell’omicidio di Giuseppe Torcasio, detto “Ciucciaro”, ucciso nell’ottobre 2003 all'interno del parcheggio di un supermercato a Lamezia, davanti a decine di persone.

È questa la sentenza di primo grado emessa dalla Corte di Assise di Catanzaro per Pasquale Torcasio, detto “Bonsai”, titolare di un noto ristorante in città e di un bar-pasticceria. A Torcasio, difeso dagli avvocati Salvatore Staiano e Armando Veneto, è stata esclusa l’aggravante della mafiosità e sono state concesse le generiche che hanno “bilanciato la premeditazione”. Arrestato nel marzo di tre anni fa, in quella che fu chiamata l’operazione “Perse”, è stato ritenuto dagli inquirenti, colui che ha comandato l’omicidio di Giuseppe Torcasio: le motivazioni sarebbero da ricercare in una vendetta personale non legata a questioni di 'ndrangheta ma messa in atto da affiliati alle cosche della città.

Le dichiarazioni del collaboratore Angelo Torcasio

A parlare delle responsabilità di Pasqualino Torcasio, che non sarebbe legato a cosche della 'ndrangheta lametina, è stato il cugino Angelo Torcasio, prima affiliato, poi diventato collaboratore di giustizia che, nel 2012, si autoaccusò proprio di questo delitto. Delitto comandato perché il “Ciucciaro”, era stato l’autore dell'omicidio di suo fratello Antonio, ucciso nel 1994.

Per quel delitto Giuseppe Torcasio fu arrestato il giorno stesso del fatto e poi condannato, grazie alla concessione del beneficio della seminfermità mentale, ad otto anni di reclusione, pena che aveva finito di scontare un anno prima di essere ucciso a sua volta.

 C.S.

piantina-omicidio_torcasio.jpgIl disegno fatto da Angelo Torcasio per illustrare l'omicidio di Giuseppe Torcasio detto "Ciucciaro"

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