Lamezia Terme - Si è parlato di meridionalista alla presentazione del libro di Giuseppe Fontana “Piante Medicinali nel Meridione d’Italia”, edito da Aracne Editrice srl. Gli organizzatori dell’incontro Italia Nostra, nella persona del suo presidente cittadino nonché responsabile ambiente regione Calabria Giuseppe Gigliotti e Unione Mediterranea rappresentata dal coordinatore del circolo UM “Federico II” di Lamezia Terme Roberto Longo si sono incontrati per discuterne sul corso Numistrano. Presente l’autore del libro Giuseppe Fontana, la dott.ssa Pedrelli, omeopata, direttrice del reparto biologico dell'ospedale Ciaccio Pugliese di Catanzaro che accompagna Fontana nelle presentazioni del libro, la pittrice Giovanna Capraro. Ai saluti dei due moderatori Gigliotti e Longo é seguita l’introduzione di Giuseppe Gigliotti che ha preceduto l’intervento dell’autore che ha poi raccontato come il libro sia nato da diverse passioni che si sono unificate in un unico progetto che nasce dalla passione dell’autore verso la Natura e verso la Scienza e la Mitologia.
Dopo approfonditi studi storici si conclude che molte piante medicinali non solo crescono nel nostro Sud, ma che molte sono comuni, altre sono meno comuni o rare e sono riscontrabili in diversi ambienti come boschi, prati, ruderi. Altre piante possono essere coltivate o lo sono. Le piante medicinali sono caratteristiche di determinati ambienti che vanno conosciuti a livello ecologico e biologico e conservati. La Natura coi suoi boschi e i suoi prati era sicuramente l'antica farmacia dell'uomo. E’ per questo che il nostro ambiente va preservato e protetto e rappresenta per noi del Sud un’importante risorsa da gestire e promuovere. “Purtroppo, sempre più spesso - come sottolineano Gigliotti di Italia Nostra e Longo di Unione Mediterranea - l’ambiente è assoggettato a violenze e aggressioni trasformandolo in discariche di rifiuti tossici, distruggendo gli alberi per produrre biomasse, cementificando le aree costiere, deturpando le nostre colline con le pale eoliche. Si fa osservare come la Calabria produce il 66% in più dell’energia elettrica di cui necessita e nonostante ciò la linea ionica rimane non elettrificata. Insomma, l’area Sud, la Calabria viene prima avvelenate e distrutte nell’ambiente e nell’agricoltura e poi private della sanità e delle infrastrutture di trasporto necessarie allo sviluppo. E’ tipico delle economie coloniali”.
Seguono gli interventi tecnici della dott.ssa Pedrelli sull'omeopatia e le piante e le squisite considerazioni artistiche della pittrice Capraro. Interviene nella discussione anche il dott. Pino Marino, informatore scientifico, ora titolare della DERMAR, produttore e curatore di derivati di piante medicinali, che riferisce sull'uso di medicamenti naturali a fini medicali e cosmetici.
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